Lunedì all’Umg tavola rotonda “Per un invecchiamento sano e attivo”

Lunedì 16 dicembre, a Catanzaro, alle 14.30, nell’Aula ‘Salvatore Venuta’ del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro si svolgerà la tavola rotonda dal titolo “Per un invecchiamento sano e attivo: il nuovo campo della Gerontologia sociale”.

L’incontro è organizzato dal Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Invecchiamento Sano e Attivo (C.R.I.S.A.) con il patrocinio della Sezione di Sociologia della Salute e della Medicina – Associazione Italiana di Sociologia (AIS) ed è fruibile anche online .

L’evento è rivolto ai professionisti sanitari e sociali (MMG, geriatri, infermieri, assistenti sociali, educatori professionali, fisioterapisti, psicologi) che operano nei servizi per gli anziani in quanto mira ad approfondire il nuovo approccio per un invecchiamento sano e attivo promosso dalla Gerontologia sociale.

Dopo i saluti del Magnifico Rettore, prof. Giovanni Cuda, Guido Giarelli, docente ordinario di Sociologia all’Università “Magna Græcia” e direttore del C.R.I.S.A., introdurrà i lavori a cui parteciperanno: il dott. Dario Leosco, professore ordinario di Geriatria all’Università “Federico II” di Napoli e presidente della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (S.I.G.G.), il dott. Antonino Cotroneo, vice-presidente dell’Associazione Geriatri Extra-Ospedalieri (AGE); la dott.ssa Lucia Muraca, referente del presidente nazionale della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (S.I.M.G.); il dott. Cosimo Cicia, vicepresidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI); la dott.ssa Elma Battaglia, referente del presidente del Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali (CNOAS); la prof.ssa Angela Sciacqua, ordinario di Geriatria dell’Università Magna Græcia; il prof. Andrea Corsonello, aggregato di Geriatria dell’Università della Calabria e Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani (INRCA) di Cosenza; la dott.ssa Saveria Cristiano, dirigente dell’Unità Organizzativa Autonoma “Assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale – Programmazione e integrazione socio-sanitaria” del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria.

A seguire, sono in programma gli interventi dei componenti del Consiglio Scientifico del C.R.I.S.A.: prof.ssa Donatella Bramanti, ordinaria di Sociologia della Comunicazione e dei Processi Culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, prof.ssa Giuseppina Cersosimo, ordinaria di Sociologia dell’Università di Salerno, prof.ssa Rita Biancheri, associata di Sociologia della Comunicazione e dei Processi Culturali all’Università di Pisa,prof. Carmine Clemente, associato di Sociologia all’Università di Bari.

Le conclusioni dell’evento sono affidate al dott. Pietro Gareri, geriatra dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e co-direttore del Master in “Gerontologia sociale per le professioni sanitarie e sociali” dell’Università “Magna Græcia”. (rcz)

All’Umg successo per la tre giorni sulle patologie vascolari

Si è svolta, all’Università Magna Graecia di Catanzaro, la seconda edizione del Congresso Internazionale sulle Patologie Vascolari.

Una tre giorni che ha raccolto centinaia di adesioni ed ha visto al tavolo dei relatori, esperti e professionisti del campo medico e scientifico internazionale. Ma non solo. Concretamente coinvolti anche i professionisti del futuro: tanti gli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia che hanno presenziato tanto alle conferenze quanto ai wet-lab a margine delle relazioni in Auditorium. 

Un approccio multidisplinare alla materia che ha aperto ad un’analisi meticolosa e completa, consentendo di affrontare ogni argomento in modo mirato e dettagliato, spaziando tra argomenti di attualità alle ultime tecniche chirurgiche mininvasive ed endovascolari per il trattamento delle vascolopatie.

«Mi ritengo veramente soddisfatto di queste tre giornate che hanno favorito il confronto tra i vari professionisti della salute che si occupano di patologie vascolari», ha detto il professore Raffaele Serra, titolare della cattedra di Chirurgia vascolare dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e organizzatore del congresso. 

Predizione e prevenzione i concetti principali che scaturiscono nel bilancio di questa tre giorni. Concetti imprescindibili per la tutela dei pazienti.

«I sistemi di predizione dovranno consentirci di riuscire a predire le patologie vascolari prima ancora che inizino a causare i loro danni» ha specificato il professor Serra, sicuro, altresì, che prevenire sia sempre meglio che curare: «oggigiorno, purtroppo, il paziente vasculopatico attraverserà delle fasi di cronicità che lo accompagneranno per tutto il resto della vita».

Per far fronte, dunque, a questi concetti, Serra non vede altra strada se non quella del binomio cure and care: una cura attiva ed interdisciplinare accompagnata dal prendersi cura, a 360° del paziente. 

Una seconda edizione innovativa, resa ancora più originale dagli interessanti laboratori nonché dall’attenzione all’internazionalizzazione dell’evento favorita dalla partnership con la British School di Soverato.

Una seconda edizione pienamente riuscita che ha portato lustro all’ateneo catanzarese, mantenendo alto lo spessore del dibattito scientifico sulle patologie vascolari e sulla medicina. (rcz)

L’Università Magna Graecia istituisce l’Osservatorio sulla criminalità economica e il lavoro non dignitoso

All’Università Magna Graecia è stato istituito l’Osservatorio sulla criminalità economica e il lavoro non dignitoso. Una iniziativa nata dalla proposta avanzata dal dott. Salvatore Curcio, procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, nel corso del seminario sulle tutele penali dei diritti dei lavoratori svoltosi all’Ateneo.

A relazionare assieme a Curcio, il dott. Giuseppe Falcone, sostituto procuratore di Lamezia Terme. Una proposta che è stata accolta immediatamente dall’Umg, guidata dal Rettore Giovanni Cuda, che ha ringraziato il dott. Cuda «per aver scelto l’Università di Catanzaro e per aver lanciato proprio da qui, durante il seminario del corso tenuto dal prof. Viscomi, la proposta di costituire e avviare un Osservatorio sulla criminalità economica e il lavoro non dignitoso».

«L’Università accoglie e fa propria la proposta del dott. Curcio – ha proseguito il Rettore – offrendo le necessarie competenze interdisciplinari e impegnando a tal fine il Centro di ricerca “Digit Lab Law – Transizione digitale, autonomie negoziali e relazioni di lavoro” guidato dal prof. Antonio Viscomi».

«Questa iniziativa, come ha ricordato nel corso dell’evento il procuratore Curcio – ha sottolineato Cuda – nasce dalla necessità di conoscere sempre meglio le reali dinamiche di impresa e di evitare che comportamenti illegali, o anche solo opportunistici, impediscano il pieno sviluppo economico del territorio».

«Mi auguro – ha concluso il Rettore dell’Umg – che l’invito venga accolto anche dalle organizzazioni rappresentative di interessi e anche da altre amministrazioni pubbliche, e che possano essere acquisite adeguate risorse per svolgere attività di ricerca, divulgazione e formazione da condividere con la comunità scientifica e professionale».

Per il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese, «la proposta del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Curcio, di istituire un Osservatorio sulla criminalità economica e il lavoro non dignitoso si configura come una risposta incisiva alla crescente problematica dello sfruttamento del lavoro e delle pratiche illegali, che in Calabria e in altre regioni d’Italia continuano a compromettere sia il benessere e la dignità dei lavoratori che la sostenibilità di un’economia sana e prospera».

Una proposta avanzata nel corso di un seminario organizzato dall’Università Magna Graecia di Catanzaro.

La Cgil Area Vasta, ritiene che «l’istituzione dell’Osservatorio – ha sottolineato Scalese – possa rappresentare una risposta necessaria ai gravi fenomeni di sfruttamento che colpiscono quotidianamente lavoratori in numerosi settori, come l’agricoltura, il turismo, il commercio e altri comparti, dove il lavoro nero, il mancato rispetto dei contratti collettivi e le condizioni di lavoro non dignitose sono all’ordine del giorno. La diffusione di situazioni di lavoro grigio e nero, danneggia la qualità del lavoro e minano la competitività dell’intero sistema economico»

«Il nostro impegno sarà costante – ha ribadito – affinché questa iniziativa possa portare a una maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine, delle istituzioni e delle altre parti sociali nel contrastare le illegalità e nel garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori. Mettiamo a disposizione dell’Osservatorio la nostra esperienza quotidiana nel difendere i diritti dei lavoratori, e rafforzando ulteriormente il suo ruolo nel contesto territoriale e nazionale. Un sistema di monitoraggio e di azione congiunta, che coinvolga le istituzioni, gli ispettorati del lavoro e le forze dell’ordine, è fondamentale per rispondere alla drammatica situazione che interessa numerose realtà lavorative in Calabria e in altre regioni».

«Questa iniziativa, che vede il coinvolgimento anche delle università e delle realtà di ricerca – ha proseguito – è un’opportunità per rafforzare il nostro impegno verso il rispetto della legalità e, soprattutto, per garantire la dignità dei lavoratori, attraverso il monitoraggio e l’emersione di pratiche illegali e di sfruttamento».

«La Cgil continuerà a lavorare a fianco dell’Osservatorio e delle altre forze sociali – ha concluso – per assicurare che il lavoro in tutte le sue forme sia rispettoso dei diritti e delle condizioni di dignità per ogni lavoratore, nel rispetto delle normative e dei contratti nazionali». (rcz)

All’Umg il corso di perfezionamento in “Maintenance Management: modelli, processi e tecnologie innovative”

Ci si può iscrivere gino al 20 gennaio 2025 al corso di Perfezionamento post-Laurea “Maintenance Management: modelli,  processi e tecnologie innovative” inserito nell’offerta formativa A.A. 24/25 della Scuola di Alta  Formazione dell’Università Magna Græcia (UMG) di Catanzaro. 

Il corso, diretto da Alessio Merola, prof. associato in Automatica presso l’Università di Catanzaro, vuole essere un trampolino di lancio per il percorso professionale e lavorativo di Laureati in Ingegneria.

Il principale obiettivo del Corso è la formazione di professionisti di elevata qualificazione, capaci di  stare sulla cresta dell’onda del mercato professionale e lavorativo – in forte crescita – nel settore del Management della Manutenzione, nonché in grado di sfruttare un approccio integrato e innovativo  all’organizzazione e alla gestione delle attività di manutenzione di infrastrutture e impianti nei vari  aspetti ingegneristici, normativi, di sicurezza e innovazione tecnologica, oltre che di etica  professionale e soft skills. 

Non di secondaria importanza è la diffusione della Cultura della Manutenzione, fondamentale per  scongiurare tragici eventi come, ad esempio, il crollo del Ponte di Genova nel 2018 ed incidenti sul  lavoro in tutti i settori. Una pianificazione ottimizzata della manutenzione garantisce infatti che le  infrastrutture ed impianti siano sempre in condizioni ottimali, riducendo così il rischio di incidenti sul  lavoro e migliorando la sicurezza per i lavoratori.  

Il Management della Manutenzione rappresenta il futuro per diverse ragioni fondamentali. Una manutenzione efficiente contribuisce alla sostenibilità ambientale, aumentando la produttività e  l’efficienza operativa, fattori quest’ultimi fondamentali in un mercato globale sempre più competitivo. La manutenzione preventiva e predittiva, inoltre, permette una riduzione dei costi, evitando guasti  improvvisi e prolungando la vita utile di attrezzature, impianti e infrastrutture. Più di recente, strategie  di monitoraggio e diagnosi di guasti, basate sull’adozione di robot e tecnologie dell’Automazione,  sull’Internet of Things (IoT) e sull’analisi dei dati della manutenzione, permettono di monitorare e  prevedere guasti in modo più preciso e tempestivo. 

Il percorso didattico è finalizzato a fornire ai partecipanti un bagaglio completo di competenze  aggiornate ai modelli, processi e tecnologie più attuali. Anche in occasione della presentazione di  casi studio, durante il Corso sarà possibile confrontarsi direttamente, su hot topic in Maintenance  Management, con Docenti universitari e Manager di Imprese di rilievo nazionale ed europeo, nonché  con Dirigenti e Funzionari di Enti pubblici, con l’utile fine di conferire ai partecipanti competenze che  li renderanno più appetibili al mercato del lavoro. 

La frequenza del Corso è resa compatibile con l’attività lavorativa; sarà possibile seguire le lezioni  in presenza o da remoto, in quest’ultimo caso sia in modalità sincrona che asincrona. Ai partecipanti  che seguiranno il corso da remoto sarà comunque reso possibile interagire con i docenti e gli altri  frequentanti attraverso momenti di confronto e attività dedicate, favorendo altresì occasioni di  networking professionale. 

Il Corso amplia l’offerta formativa in area ingegneristica che già comprende, ormai da circa un  ventennio presso l’UMG di Catanzaro, un Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e Biomedica,  un Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica e un Corso di Dottorato di Ricerca. (rcz)

 

Parte a Crotone il terzo polo di Medicina della Calabria

«L’istituzione del terzo polo di medicina a Crotone rappresenta un successo per tutta la regione». È quanto ha dichiarato il Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, all’inaugurazione, a Crotone, del primo anno accademico del corso di laurea in Medicina.

Un evento che segna l’apertura di un nuovo capitolo nella formazione medica in Calabria, posizionando Crotone come il terzo polo della formazione medica regionale, accanto a Cosenza e Catanzaro.

L’ufficialità è arrivata il 9 ottobre scorso, quando il consiglio direttivo dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), dopo la visita degli ispettori, ha espresso parere positivo sul nuovo corso, accreditando il polo di Crotone come sede didattica decentrata dell’Università della Calabria e assegnando all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro la sede amministrativa, come richiesto dai due atenei.

«L’Unical ha investito risorse considerevoli – ha spiegato – per realizzare un centro didattico all’avanguardia, attrezzandolo  con le più moderne strumentazioni tecnologiche, come il tavolo anatomico 3D arrivato appositamente dagli Stati Uniti. Offriamo un corso di alta qualità e, al tempo stesso, garantiamo tutti i vantaggi del settore pubblico: dalle borse di studio all’esenzione delle tasse, che rimangono comunque molto contenute  anche per le fasce di reddito più elevate».

Assieme a Leone, il rettore dell’UMG, Giovanni Cuda, insieme al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari e al commissario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla, che hanno portato i loro saluti. La presentazione del corso è stata a cura del professor Marcello Maggiolini, mentre le conclusioni sono state affidate al presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

«Siamo orgogliosi di annunciare l’avvio delle lezioni di questo corso di laurea  – ha detto Cuda – che consentirà a moltissimi giovani di restare nella nostra Calabria per proseguire gli studi. Il corso preparerà i futuri medici e garantirà una formazione di eccellenza grazie a strumentazioni e didattica all’avanguardia».

«L’avvio di questo corso – ha concluso – rappresenta un’assoluta innovazione in ambito sanitario e siamo felici di essere riusciti a implementare la nostra offerta con questa straordinaria opportunità di formazione».

«L’avvio del corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Crotone è un’ottima notizia per la Calabria – ha affermato Occhiuto –. Purtroppo, per troppo tempo, i nostri giovani laureati in Medicina sono stati costretti a cercare opportunità di lavoro fuori regione o addirittura all’estero, anche a causa della mancanza di posti di specializzazione nel nostro territorio. Quando sono diventato presidente, in Calabria c’era solo il corso di laurea in Medicina di Catanzaro».

«Oggi abbiamo tre poli universitari – ha aggiunto –: uno a Catanzaro, uno a Cosenza e uno a Crotone. Poli universitari di alto livello, capaci di fornire un’istruzione d’avanguardia ai nostri futuri medici. Grazie all’apertura di queste nuovi corsi di laurea e all’ampliamento dell’offerta formativa, non solo formeremo un numero maggiore di medici, ma offriremo opportunità reali di lavoro qualificato nella nostra regione».

«Un ringraziamento – ha concluso il Presidente – al rettore dell’Università della Calabria di Cosenza, Nicola Leone, al rettore dell’Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro, Giovanni Cuda, al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, con i quali abbiamo lavorato in squadra per offrire al territorio crotonese e alla Calabria questo importante presidio di saperi in campo medico».

Un corso unico per competenze in Intelligenza artificiale e Bioinformatica

Il corso di laurea, che conta già nel primo anno su 84 posti disponibili, è stato illustrato dal professore Unical Marcello Maggiolini, presidente della Commissione paritetica interateneo, composta da 4 docenti dell’Unical e 4 docenti di Unicz.

In particolare, Maggiolini ha sottolineato come l’obiettivo del corso di laurea sia la formazione di medici in grado di integrare e potenziare le classiche abilità professionali in ambito assistenziale con competenze che consentano di utilizzare in maniera ottimale le tecnologie digitali che, progressivamente, hanno acquisito un ruolo indispensabile nei vari settori della medicina. Pertanto, lo studio delle materie di base e pre-cliniche sarà integrato con importanti conoscenze di intelligenza artificiale.

«Concorreranno a tale progetto innovativo nella formazione medica – ha sottolineato Maggiolini – sia l’Unical, i cui docenti erogheranno prevalentemente le attività didattiche del primo triennio, che Unicz i cui docenti erogheranno le attività didattiche del secondo triennio del corso di laurea».

Il professore, concludendo con una citazione storica di Erodoto – “I medici di Crotone sono i primi nel mondo, secondi sono quelli di Cirene” –, ha ribadito come «questa giornata non segna l’avvio di una scuola medica crotonese, ma un ritorno poiché Crotone è stata la migliore scuola medica dell’intero occidente nei secoli VI e V a.C. dalla quale ebbe origine la medicina come scienza e ricerca con medici del valore di Alcmeone, Callifonte e Democede, conosciuti in tutto il mondo antico». (rkr)

All’Umg l’iniziativa divulgativa sul diabete di tipo 1

All’Università Magna Graecia di Catanzaro, nei giorni scorsi, si è svolta un’iniziativa divulgativa sul tema organizzata per conoscere, condividere e crescere nell’utilizzo delle nuove tecnologie, strumenti che servono per migliorare il compenso glicemico e soprattutto ridurre gli eventi ipoglicemici particolarmente dannosi per le persone con diabete. 

Il progetto è stato finanziato attraverso un Bando dell’Ateneo e curato dalle professoresse Concetta Irace e Elena Succurro, docenti dell’Università Magna Graecia di Catanzaro che, insieme ai colleghi Marta Letizia Hribal e Gian Pietro Emerenziani, hanno fornito elementi per un’autogestione sicura ed efficace della malattia.

«Il progetto nasce dalla volontà di creare un percorso educativo che passa attraverso la gestione dei pasti a differente contenuto di nutrienti, gestione dell’attività fisica nella quotidianità e gestione dell’esercizio fisico, il tutto utilizzando le tecnologie moderne», hanno spiegato le professoresse Irace e Succurro.  

Secondo le ultime stime contenute nel sedicesimo Rapporto sul Diabete in Italia sono 300mila le persone convivono con il diabete di tipo 1, una patologia cronica che comporta il rispetto quotidiano di diverse regole e attenzioni. Le persone con diabete tipo 1 devono affrontare ogni giorno una serie di sfide essenziali per la buona salute, fondamentali per prevenire complicanze pericolose oltre che costose. Un controllo glicemico ottimale potrebbe portare a un risparmio sui costi sanitari fino a €1.700 a persona all’anno. Negli ultimi anni, sono stati sviluppati diversi strumenti per migliorare la gestione del diabete di tipo 1: dai dispositivi che integrano la gestione dell’insulina e il controllo glicemico fino allo sviluppo di applicazioni e piattaforme digitali per la condivisione dei dati tra medici e pazienti.

Il professor Emerenziani, insieme alla docente Francesca Greco dell’Università di Roma, ha condotto sessioni pratiche per spiegare quali sono i diversi livelli di attività fisica e come essi impattino sulla glicemia. 

L’evento si è concluso con i tavoli di lavoro interattivi focalizzati sulla gestione delle situazioni particolari, oltre a dimostrazioni pratiche su sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia e microinfusori. (rcz)

Giovedì all’Umg la tavola rotonda online sulle cure domiciliari

Giovedì 19 settembre, dalle 17 alle 19, si terrà, in forma online, la tavola rotonda “Ripensare i ruoli professionali nell’équipe multiprofessionale di cure domiciliari”.

L’evento, che rientra nell’ambito del master in Gerontologia sociale per le professioni sanitarie e sociali” dell’Università Magna Græcia di Catanzaro, diretto dal prof. Guido Giarelli, è organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Assistenti sociali della Calabria, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), l’Associazione Geriatri Extra-ospedalieri (Age) della Calabria e la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) della Calabria. 

A introdurre e moderare i lavori, il dott. Pietro Gareri, geriatra e co-direttore del Master in “Gerontologia sociale per le professioni sanitarie e sociali” dell’Umg; alla tavola rotonda interverranno in qualità di relatori Pasquale Colurcio, Vice-presidente dell’ Ordine degli Assistenti Sociali (Ordas) della Calabria; Stefano Moscato, Presidente dell’ Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Vibo Valentia; Vincenzo Nociti, Presidente dell’Associazione Geriatri Extra-ospedalieri (AGE) della Calabria; e Piero Vasapollo, Presidente della Società Italiana Medici di Medicina Generale (SIMG) della Calabria; al termine degli interventi programmati seguirà un dibattito aperto. 

Come specificato nelle recenti “Linee di indirizzo per l’attuazione del modello organizzativo delle case della comunità hub”, elaborate dall’ Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), l’assistenza primaria dovrà essere erogata nelle Case della Comunità attraverso un’équipe multiprofessionale e multidisciplinare, principalmente costituita dal Medico del ruolo unico di assistenza primaria/Pls, dallo Specialista Ambulatoriale interno e dipendente, dall’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFoC), dall’Assistente Sociale del SSN e degli Enti Locali e dal personale di supporto (sociosanitario, amministrativo). 

Le cure domiciliari rappresentano un percorso assistenziale a domicilio costituito dall’insieme organizzato di interventi medici, riabilitativi, infermieristici e di aiuto infermieristico necessari per stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita delle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità, con patologie in atto o esiti delle stesse, anche mediante l’utilizzo della telemedicina. L’assistenza domiciliare sanitaria deve avere sempre la possibilità di integrarsi con l’assistenza domiciliare sociale erogata dagli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) e i protocolli di intervento devono essere unici o almeno unificati. Come tutto ciò possa concretamente avvenire e quali problematiche comporti nel contesto del sistema sanitario e dei servizi sociali calabresi sarà precisamente l’oggetto della tavola rotonda, che vuole quindi offrire un primo contributo di riflessione in grado di potersi poi tradurre operativamente nelle diverse realtà della nostra regione. (rcz)

 

 

L’OPINIONE / Giovanni Cuda: L’Università Magna Graecia manterrà la propria presenza nel centro storico

di GIOVANNI CUDANel suo discorso d’insediamento, dopo aver prestato giuramento come 35° Presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, rivolgendosi a tutti i cittadini americani ed agli amministratori della cosa pubblica, proclamò la famosa frase: «Non chiedete cosa può fare il vostro Paese per voi, chiedete piuttosto cosa potete fare voi per il vostro Paese».

Vorrei partire da questa citazione per rispondere con toni pacati – al contrario di quanto mi pare facciano i due consiglieri comunali Corsi e Costanzo – al presunto tradimento perpetrato dal sottoscritto ai danni della città in qualità di Rettore dell’Università Magna Graecia.

Come ho avuto modo di spiegare ai giornalisti da cui sono stato contattato, le ragioni che mi hanno convinto a riportare presso il Campus di Catanzaro il corso di laurea in Sociologia nulla hanno a che fare con improbabili strategie di desertificazione del centro storico, ma sono piuttosto dettate da uno sforzo di razionalizzazione ed ottimizzazione delle strutture didattiche attualmente a disposizione del nostro Ateneo, che vedono diversi corsi “in sofferenza” di aule e che potranno trovare allocazione presso la sede di Via degli Eroi, che ha una capacità di circa 400 posti, ben superiore agli studenti del corso di laurea in Sociologia.

Non comprendo, onestamente, le ragioni sulla base delle quali i due consiglieri sostengono che «Umg vuole arroccarsi al campus e magari guardare verso Lamezia Terme»; nessuna iniziativa in questa direzione è attualmente in corso di programmazione; fra l’altro, come Corsi e Costanzo dovrebbero sapere, è operativo da anni presso l’ospedale di Lamezia il corso di laurea in professioni sanitarie infermieristiche, e non mi pare che per questo si sia gridato allo scandalo. 

Quanto allo “smantellamento” della Facoltà di Medicina, trovo del tutto anacronistici i ragionamenti campanilistici dei nostri disattenti interlocutori: la Scuola di Medicina di Catanzaro è un patrimonio non cittadino, ma di tutta la Calabria, e la possibilità di decentrare il primo triennio del corso di laurea interateneo in Medicina e Chirurgia e Tecnologie Digitali da Arcavacata a Crotone, trasferendo contestualmente la sede amministrativa presso Umg, è un’iniziativa virtuosa perché consentirà ad 84 studenti di frequentare questo corso presso una città, Crotone, che vanta un’antichissima tradizione medica e che ha un estremo bisogno di rivitalizzarsi sotto l’aspetto culturale e sanitario.

Concludo questo mio intervento rassicurando, non Corsi e Costanzo, ma i miei concittadini, che l’Ateneo che ho il privilegio di guidare manterrà e, sperabilmente, potenzierà la propria presenza nel centro storico.

Quanto all’intimidatoria “chiusa” dei nostri interlocutori, ritornando al mio incipit, suggerisco che, piuttosto che “vigilare sull’evolversi della vicenda”, essi dovrebbero domandare a sé stessi non cosa l’Università possa fare per la città, ma cosa loro avrebbero dovuto fare e faranno per la crescita del nostro Ateneo. 

Non mi risulta che i loro sforzi in questa direzione siano stati numerosi ed efficaci. i(gc)

[Giovanni Cuda è Rettore dell’Umg]

I consiglieri di CZ Corsi e Costanzo: L’Umg ha tradito la città

I consiglieri comunali Antonio Corsi e Sergio Costanzo hanno evidenziato come «la chiusura della sede di sociologia in via Eroi, al di là del numero degli iscritti che ovviamente non risolve la progressiva desertificazione del centro storico, è però gravissima perché scava un solco profondo tra l’ateneo e la città».

Per Corsi e Costanzo, dunque, «l’Università Magna Graecia ha tradito Catanzaro» e  «a questo punto ci chiediamo: cosa serve alla Città la “cenerentola” delle Università italiane?», si sono chiesti, sottolineando come «ormai ci troviamo di fronte a due disegni diversi e confliggenti tra loro: l’Umg vuole arroccarsi al campus e magari guardare verso Lamezia Terme, la Città vuole e pretende la presenza dell’Università in centro».

«L’Umg a trazione PD (chi ha preso questa decisione è la professoressa Villella, nota esponente democratica di Lamezia Terme) – hanno proseguito Corsi e Costanzo – continua a produrre danni e ad autodissolversi. Mentre Arcavacata ormai ha assunto una dimensione internazionale e comanda tutte le classifiche delle Università italiane, l’Umg langue e perde ogni anno attrattività.
«Con chi dovrebbe prendersela il Rettore Cuda se la Facoltà di Sociologia non ha più iscritti? Se questo è, perché non chiuderla e pensare a corsi di laurea più attrattivi e legati al mondo del lavoro? E che dire del ”capolavoro” di smantellare la facoltà di medicina che, da sede unica, è passata ad avere altre due sedi (Cosenza e Crotone) e che presto ne avrà una terza (Reggio Calabria)? Di questo passo, l’Umg sarà declassata a sede staccata di Arcavacata».
«Ora noi pretendiamo dal sindaco Nicola Fiorita e dall’assessore Donatella Monteverdi – hanno detto – una forte presa di posizione contro l’Umg e la pretesa di un intervento importante nel centro storico, non le solite chiacchiere che stiamo sentendo da tempo, anche alla luce dell’accordo “Città che Studia”, controfirmato dall’ateneo, che a questo punto rischierebbe di diventare carta straccia.
«Non sappiamo se e come il sindaco Fiorita riuscirà a comporre la sua nuova giunta – hanno concluso –, ma fin d’ora gli chiediamo che, chiunque sarà delegato ai rapporti con l’Università, faccia valere il potere contrattuale del Comune. Il sindaco Fiorita si gioca tutto sulla ripresa del centro storico e non sarà con la politica delle parole di miele che l’Umg rivedrà la sua scellerata strategia di accorpare tutto al campus, staccandosi definitivamente dalla città. Su questo punto vigileremo con la massima attenzione sull’evolversi della vicenda, senza fare sconti a nessuno». (rcz)

All’Umg torna la Summer School di Microfluidica

Dal 9 al 13 settembre all’Università Magna Graecia di Catanzaro si terrà la quinta edizione della Scuola Estiva Europea di Microfluidica, un evento formativo di eccellenza organizzata dall’Umg seguito della partecipazione dello stesso Ateneo di Catanzaro al progetto Eurombr, conclusosi nel 2017 e coordinato dall’Università Tecnica della Danimarca (Dtu) e che vedrà docenti, ricercatori ed esperti di fama internazionale prenderanno parte a cinque giornate di studio e ricerca sullo sviluppo dei bioprocessi e sulle applicazioni mediche nella microfluidica. 

Il progetto ha, infatti, dato vita a una piattaforma di mobilità e formazione di giovani ricercatori, attraverso progetti di ricerca personalizzati, scambio di know-how tra ricercatori e partner, partecipazione a workshop e seminari. Dall’esperienza del progetto EUROMBR, e grazie alla creazione di una virtuosa rete transeuropea di specialisti per supportare i processi di produzione innovativi a base biologica, nasce la Summer School Europea di Microfluidica che renderà protagonista l’Università Magna Graecia di Catanzaro a livello internazionale. 

«Siamo molto contenti e orgogliosi di poter ospitare nel nostro Ateneo questo prestigioso evento scientifico – ha dichiarato il Magnifico Rettore dell’Università Magna Graecia, prof. Giovanni Cuda –. Questa iniziativa consolida la vocazione internazionale dell’Ateneo di Catanzaro e siamo certi che farà apprezzare ulteriormente ai tanti esperti che vi parteciperanno la qualità della nostra ricerca, i laboratori all’avanguardia di cui è dotata la nostra università e lo splendido territorio che ci ospita”.

«Il nostro Ateneo –  ha dichiarato il prof. Gerardo Perozziello, docente UMG e responsabile della quinta edizione della Scuola Estiva Europea di Microfluidica – si è fatto conoscere e apprezzare nell’ambito del progetto Eurombr. Grazie all’esperienza pregressa e al qualificato lavoro svolto a livello internazionale, la quinta edizione della Summer School è stata organizzata nell’Università di Catanzaro».

«Questa settimana – ha concluso Perozziello – rappresenterà per tutti una ulteriore e preziosa occasione utile, in una ottica internazionale, per proseguire nell’attività di approfondimento sulle applicazioni mediche e per lo sviluppo di bioprocessi nella microfluidica».