Via libera alla Scuola di Specializzazione dell’area medica in “Patologia clinica e biochimica clinica” all’Unical

Il Ministero dell’Università ha dato via libera alla Scuola di Specializzazione dell’area medica in “Patologia clinica e biochimica clinica” dell’Università della Calabria consentendo a chi ha superato i test di ammissione nazionali di poter scegliere, a partire dal 26 settembre, di iscriversi a tale scuola dell’Ateneo di Arcavacata.

Dopo l’istituzione dei corsi di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali) e Infermieristica, l’offerta formativa in area medica dell’Università della Calabria si arricchisce ulteriormente con l’attivazione della Scuola di specializzazione in “Patologia clinica e biochimica clinica”, che afferisce all’area Servizi clinici, classe della Medicina diagnostica e di laboratorio. 

La Scuola sarà diretta da Stefania Catalano, professoressa ordinaria di Patologia Clinica e primario del Laboratorio di analisi dell’Annunziata, e si articolerà in 4 anni. La rete formativa della Scuola è costituita dalle strutture di sede (Azienda ospedaliera di Cosenza), collegate (ospedale Rossano-Corigliano e Paola-Cetraro) e complementari (Centro sanitario- Unical, Inrca Ircss (Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico – Istituto nazionale di ricovero e cura per anziani).  

L’accesso per i laureati in Medicina e chirurgia è subordinato al superamento della prova di ammissione nazionale per titoli ed esami, bandita dal ministero dell’Università e della ricerca, che si è già svolta il 14 luglio. L’accesso è riservato ai soli medici che hanno superato il test di ammissione, che avranno la possibilità di scegliere la sede Unical dal 26 settembre al 5 ottobre.  

«Il progetto Unical per la sanità – ha commentato il Rettore Nicola Leone procede spedito. Dopo l’istituzione dei corsi di studio in Medicina e in Infermieristica, che hanno avuto un vero e proprio boom di domande, centriamo ora l’obiettivo dell’attivazione della prima Scuola di Specializzazione di area Medica, ottenendo l’accreditamento ministeriale. Si aggiunge così un tassello importante al nostro progetto».

«Infatti, le scuole di specializzazione Unical avranno sede formativa all’Annunziata e nelle strutture ospedaliere della provincia: da una parte consentiranno ai giovani laureati in medicina di svolgere il loro percorso di specializzazione in Regione – ha proseguito – dall’altra arricchiranno gli ospedali con la presenza di medici specializzandi che costituiranno un prezioso supporto ai reparti. Favoriranno, inoltre, la diffusione negli ospedali della cultura medico-scientifica che deve permeare la nostra sanità per migliorarla. Puntiamo ad attivare ulteriori scuole in specialità mediche fondamentali già nel prossimo anno, ritenendo che possano costituire una chiave di volta per rilanciare la sanità del territorio».

Sbocchi professionali

La Scuola offre degli ottimi sbocchi professionali. Consente l’accesso ai ruoli di dirigenza nelle strutture del Sistema sanitario nazionale, ai laboratori diagnostici di Medicina di laboratorio, sia privati che convenzionati con il Ssn (direzione e/o collaborazione), alle attività di Specialistica ambulatoriale nelle strutture del Ssn. Inoltre consente di ricoprire il ruolo di consulente tecnico nel campo della Medicina di laboratorio per enti pubblici e privati (tribunali, ecc.) e la possibilità di svolgere attività di ricerca presso strutture universitarie e centri di ricerca.

In breve bisogna pur dire che questa Scuola parte con la denominazione “Scuola di Specializzazione in Patologia Clinica”, istituita nell’anno accademico 1995/1996 dalla Facoltà di Farmacia, con Preside il prof. Sebastiano Andò, che aveva all’epoca soltanto due corsi di laurea:   Farmacia, nonché Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Una specializzazione che consentiva agli allievi di diventare un professionista medico – sanitario europeo, componente dello staf medico, capace di sviluppare in modo originale l’interfaccia esistente tra momento prescrittivo, farmaco-terapeutico, ed il suo monitoraggio laboratoristico in rapporto al profilo clinico-metabolico del paziente. Un professionista capace  di essere un analista consapevole del progetto tecnologico della strumentazione e della qualità dei dati di laboratorio, ma anche un prezioso informatore del paziente per una consapevole esecutività di ogni test farmaco-diagnostico.

 In venti anni questa Scuola ha rilasciato all’incirca 400 titoli di specializzazione e questi nuovi professionisti hanno trovato i loro opportuni e qualificati sbocchi occupazionali nel sistema sanitario calabrese e non solo.

La prima seduta di conferimento dei titoli rilasciati dalla Scuola di Specializzazione in “Patologia Clinica” si svolse il 18 dicembre 2002  premiando i dottori: Carmela Bianchi, Antonella Blandi, Pierluca Forestieri, Luisa Gallo, Maria Elena Gentile, Anna Gigliotti, Emilia Imbrogno, Rosaria Ruffolo, Brunella Piro e Carmela Oriolo.

Con l’istituzione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie Digitali), in accordo con l’Università “Magna Grecia” di Catanzaro, tale Scuola di Specializzazione assume la nuova denominazione Scuola di specializzazione in “Patologia clinica e biochimica clinica”, ottenendo l’accreditamento da parte del Ministero proprio in questi giorni come sopra annunciato, aprendo nuove strade ai fini professionali ed occupazionali. (fb)

Il docente Unical Giuseppe Passarino è il nuovo presidente dei genetisti italiani

di FRANCO BARTUCCI – Il prof. Giuseppe Passarino, docente di Genetica, direttore del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (Dibest) dell’UniCal, è il nuovo presidente dei genetisti italiani.

È stato eletto dal vertice dell’Associazione Genetica Italiana (Agi), la cui assemblea si è svolta nei giorni scorsi a Cortona (Arezzo). Il neo presidente, che assumerà la carica a partire dal gennaio 2024 per la durata di un triennio, sarà chiamato a coordinare e valorizzare i diversi contributi che arriveranno dai genetisti italiani, dalla conservazione della natura alla medicina di precisione. 

«A livello personale – ha commentato il prof. Passarino – la cosa mi riempie ovviamente di grande orgoglio ed emozione. Allo stesso tempo non mi sfugge che questo non è solo un prestigioso incarico ma soprattutto un riconoscimento alla genetica dell’Università della Calabria, che negli anni è cresciuta e ha conquistato visibilità nazionale ed internazionale. È quindi doveroso da parte mia condividere la soddisfazione per questa nomina con i colleghi che hanno contribuito a tale successo».

Laureatosi all’Unical nel 1988, Giuseppe Passarino ha proseguito la sua formazione a Pavia e ha successivamente lavorato a Leiden (Paesi Bassi), presso la Stanford University in California e, per un breve periodo, ad Addis Abeba, in Etiopia. Dal 2001 è docente di Genetica presso l’Università della Calabria e dal 2009 coordina i gruppi di Genetica dell’ateneo.

Da anni  il prof. Passarino è coinvolto in diversi progetti nazionali ed internazionali per lo studio dell’invecchiamento e della longevità. Nei giorni scorsi a Firenze, nell’aula magna dell’Università, è stato presentato il percorso di AGE-IT, il più grande polo di ricerca nazionale sui temi dell’invecchiamento finanziato dal Piano Nazionale di Recupero e Resilienza (Pnrr) con 114 milioni di euro, che vede l’Università della Calabria, con il coinvolgimento diretto del prof. Passarino, tra i principali partners del progetto,  che vedrà impegnati 17 gruppi di ricerca dell’Università della Calabria.

Il progetto si avvale della partecipazione di ben 350 esperti nei diversi settori scientifici impegnati da tempo nelle diverse sfide poste dall’invecchiamento della popolazione italiana ed europea. Un raggruppamento vastissimo di competenze, quindi, al lavoro per studiare l’evoluzione della nostra società disegnando le possibili linee di intervento, da tutti i punti di vista: sociale, economico, biomedico e tecnologico.

Una ricerca sul campo che darà indicazioni utili, a livello internazionale, alle società e popolazioni che vivono lo stesso trend demografico e analoghi problemi. Sarà organizzata in 10 grandi sfide articolate nei vari settori disciplinari, con un’attenzione particolare a temi trasversali come il trasferimento tecnologico e il ruolo dell’apprendimento nell’invecchiamento attivo.

Ci sono limiti all’aumento della sopravvivenza in Italia? Quale è stato l’impatto del Covid-19? Perché la fecondità dell’Italia è tra le più basse al mondo? Qual è il ruolo delle politiche? Le migrazioni possono contrastare il processo di invecchiamento? Come cambiano le dinamiche sessuali e le dinamiche di formazione e scioglimento delle unioni in una società in cui viviamo sempre più a lungo? Qual è l’impatto del cambiamento climatico e dell’inquinamento sulla salute degli anziani? Che ruolo avrà la Silver Economy? Sono queste alcune delle questioni che saranno affrontate, con l’obiettivo di fornire delle risposte sulla base delle evidenze scientifiche e delle previsioni di sviluppo delle conoscenze e nell’ottica di trovare le migliori soluzioni tecnologiche, sociali, medico-assistenziali e di policy per il benessere.

L’Università della Calabria partecipa, come già detto sopra, con 17 diversi gruppi di ricerca afferenti ai diversi ambiti del progetto. Sono infatti presenti gruppi di ambito biomedico, coordinati dallo stesso Giuseppe Passarino, di scienze sociali, coordinati da Domenico de Giovanni e Patrizia Ordine, ed attinenti al settore tecnologico, coordinati da Sandra Costanzo.  Da sottolineare poi il supporto tecnico dell’Area ricerca dell’ateneo ad un’iniziativa complessa che, come tutti i progetti PNRR, presenta non poche difficoltà di tipo gestionale. (fb)

Una Festa per il 52° anno accademico dell’UniCal

di FRANCO BARTUCCI – Il 52° anno accademico dell’Università della Calabria, inaugurato nell’aula magna del Centro Congressi “Beniamino Andreatta”, è stato all’insegna, nella parte iniziale della cerimonia, della figura del primo Rettore Beniamino Andreatta, come nella parte finale della relazione del Rettore, prof. Nicola Leone, all’istituenda laurea magistrale in “Medicina e Chirurgia/TD” e di Scienze Infermieristiche, i cui corsi di laurea prenderanno il via con il nuovo anno accademico 2023/2024, in stretta collaborazione con l’Azienda Ospedaliera “Annunziata” di Cosenza e dell’Asp provinciale.

Felice il Rettore Nicola Leone, con la sua relazione, nel parlare della meta raggiunta  dall’Università nell’essere ormai un punto di riferimento internazionale come auspicato dal Rettore Andreatta nella fase iniziale dei corsi di laurea; come lo stesso presidente della Giunta regionale, on. Roberto Occhiuto, presente alla cerimonia inaugurale, che con soddisfazione ha tenuto a precisare: «Come Andreatta sognava oggi la Calabria ha un Presidente della Regione ed un Rettore della prima Università calabrese entrambi laureatisi in questo Ateneo».

Ma la cerimonia si è pure caratterizzata quando il Rettore Leone parlando del “Progetto UniCal per la Sanità calabrese”, in stretto rapporto di collaborazione con il Presidente della Giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, ha annunciato, attirando un forte applauso del vasto pubblico presente in aula, che da pochi minuti era arrivata la notizia che il Ministero dell’Università ha accreditato  la Scuola di specializzazione in Patologia Clinica e Biochimica Clinica, attivata nell’anno accademico 1995/1996 dalla Facoltà di Farmacia e Scienze della Nutrizione e della Salute, guidata dal Preside, prof. Sebastiano Andò, aprendola ufficialmente a medici e fare ingresso nell’Ospedale “Annunziata”,  consentendo quindi la prima “clinicizzazione” dei reparti ospedalieri.

La cerimonia si era aperta, in attesa dell’arrivo del Ministro all’Università e Ricerca Scientifica, Anna Maria Bernini, con la tradizionale sfilata dei direttori di dipartimento dell’Università e dei componenti del Senato Accademico, nonché del dirigente amministrativo, Giancarla Masè, dei Pro Rettori  Francesco Scarcello e Patrizia Piro, con delega al Centro residenziale , nonché dei diciotto Rettori ospiti provenienti da varie università italiane. Si notavano in sala in prima fila: il presidente Roberto Occhiuto con accanto l’arcivescovo di Cosenza, monsignor Giovanni Checchinato, ed a seguire alcuni parlamentari: Mario Occhiuto, Simona Loizzo, Anna Laura Orrico; nonché il presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, con il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, e di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo, nonché vari consiglieri regionali.

Tra il corpo accademico dell’Università si notavano i Rettori: Rosario Aiello, Giuseppe Frega, Giovanni Latorre, Gino Mirocle Crisci; mentre in un’area attigua vi erano vari dirigenti ed impiegati amministrativi e tecnici dell’Università, dove aveva trovato pure posto il primo laureato dell’UniCal in Scienze Economiche e Sociali, dott. Sergio Chiatto.

Attesa, dopo l’esecuzione dell’inno nazionale, eseguita dal coro del “Conservatorio Giacomantonio” di Cosenza, la relazione del Rettore Nicola Leone, che presente il Ministro Bernini, ha relazionato sul tema: “Un Campus internazionale aperto al territorio”, facendo un resoconto di un triennio di lavoro partendo dal 2019 fino ai nostri giorni, in rapporto a situazioni degli anni precedenti, il cui contesto culturale ed economico era molto svantaggiato.

«Nel corso degli anni – ha detto il Rettore Leone – l’UniCal è cresciuta notevolmente diventando una delle università più grandi e a maggior impatto del Sud Italia».

«La nostra Università – ha proseguito – è un centro di ricerca di spicco, impegnato in progetti innovativi che affrontano le sfide globali. L’UniCal è un Campus verde e sostenibile, costantemente impegnato nell’efficientamento energetico per la riduzione di consumi e l’uso di fonti rinnovabili».

Altro capitolo del suo intervento  ha riguardato l’internazionalizzazione dell’offerta formativa con l’attivazione di 13 corsi di Studio internazionali, divenendo la prima università del Mezzogiorno per studenti stranieri iscritti, attirando l’interesse del prof. Georg Gottlob, che dall’Università di Oxford si trasferirà a fine anno all’UniCal, come sede d’insegnamento e ricerca.

Il Rettore Leone ha poi proseguito parlando di ciò che l’Università ha fatto a sostegno dell’impresa e dell’innovazione grazie all’impegno e funzione del TechNest (Incubatore Imprese Innovative) che ha promosso l’attivazione di ben 47 Spin-off, di cui 13 imprese high-tech e 37 famiglie brevettuali. Ha ricordato il progetto Tech4You che ha coinvolto l’Università di Potenza (Basilicata) e l’UniCal, classificandosi al secondo posto in Italia ottenendo un finanziamento di 119 milioni di euro con l’assunzione di oltre 250 ricercatori; nonché 21 milioni di euro per le aziende meridionali. In ultimo ha pure ricordato l’accordo raggiunto con il Comune di Cosenza per insediare nel centro storico un “Open Incubator” per il settore culturale e turistico con la individuazione e messa in opera di ben 10 start-up, che finanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo potranno essere attivi fino al 2025.

Altri argomenti trattati hanno riguardato le iniziative sociali, culturali e sportive svolti sul territorio; nonché la sinergia creata con il mondo della scuola sia a livello di studenti che docenti. Ampio il capitolo dedicato al Progetto “UniCal per la Sanità”, del quale si è parlato all’inizio del servizio facendo rilevare, tra l’altro, la forte domanda di interesse espressa dagli studenti calabresi per questo corso di laurea voluto per ridurre la migrazione sanitaria e studentesca.

«L’UniCal – ha detto il Rettore Leone – con tale progetto mira a ridurre la migrazione sanitaria e studentesca. L’UniCal si apre ancor di più al territorio be compie pienamente la sua “missione sociale» a beneficio della comunità e del potenziamento dell’organico ospedaliero. Quattro unità operative complesse dell’ospedale sono già passate a guida dell’UniCal: Chirurgia, Ematologia, Laboratorio di Analisi, Geriatria. Ci sono poi il Tavolo anatomico 3D, già disponibile e proficuamente utilizzato dal prof. Nardo per l’asportazione di tumori di dimensioni eccezionali; il Robot chirurgico “Da Vinci” fondamentale in Urologia, Ginecologia e Chirurgia; un sistema robotico mobile di imaging 2d-3d per la neurochirurgia.

«L’Università della Calabria – ha precisato il Rettore Leone – va assumendo sempre più una sua caratteristica internazionale, scientificamente attirando anche l’attenzione di docenti e studenti da tutto il mondo, come di apertura al territorio con l’eccellente rapporto di collaborazione attivato con la Regione e con le principali istituzioni calabresi».

Ha terminato la sua relazione rivolgendo infine un appello al Ministro dell’Università e al Presidente della Regione auspicando un sostegno a favore delle università della Calabria, un investimento sul reclutamento di qualità e sulla ricerca, garantendo alloggi e borse di studio per tutti gli studenti idonei approvando una nuova legge regionale sul Diritto allo Studio.

«È proprio il sistema universitario calabrese – ha concluso il Rettore Nicola Leone – che potrebbe favorire il rilancio e la crescita del territorio, proiettando la Calabria verso il futuro».

Il saluto dei rappresentanti degli studenti, Gaia Izzo, e del personale amministrativo, Mario Muto

 Dopo il Rettore ha preso la parola la giovane Gaia Izzo, “studentessa eccellente” di Ingegneria edile-architettura premiata con i fondi del 5×1000 destinati all’Università della Calabria.

«L’Unical è immersa nel verde e dispone di biblioteche, sale studio, residenze universitarie, mense, e tanti spazi di aggregazione. Abbiamo un Centro Universitario Sportivo – ha detto la studentessa –  che è fondamentale per il benessere psicofisico di noi studenti. I momenti di studio sono intervallati da svariate attività ricreative, da innumerevoli iniziative sportive, musicali e teatrali, che vedono coinvolti non solo noi studenti ma anche i docenti e il personale tecnico amministrativo, rafforzando così il rapporto intergenerazionale. Nel suo complesso questa università è un “ambiente”, è un ecosistema, un luogo in cui il confronto e la condivisione non avvengono solo nelle aule universitarie ma in ogni angolo del Campus».

«In una giornata così importante – ha concluso la studentessa Izzo – mi sento fiera di far parte dell’Unical e dei traguardi che ha raggiunto e delle eccellenze che ha prodotto. Sono orgogliosa del ruolo propulsivo che svolge nel Mezzogiorno d’Italia dimostrando di essere in grado di affrontare tutte le sfide per puntare ad una generale crescita culturale».

A rappresentare il personale tecnico amministrativo dell’UniCal è intervenuto, Mario Muto, quasi prossimo al suo pensionamento dopo 43 anni di presenza e lavoro. Quale testimone privilegiato degli ultimi 40 anni di storia dell’ateneo ha tenuto a precisare: «Sono trascorsi più di 50 anni da quando la vita nel nostro Ateneo ebbe inizio, in una terra difficile dove il diritto allo studio era un’utopia e i giovani erano condannati a cercare fortuna altrove. In questi cinquanta anni noi, suoi figli, abbiamo saputo dimostrare quanto possiamo essere capaci, con competenza e spirito di innovazione. Questa Università ha saputo cambiare le sorti di tanti; e tra di essi anche la mia. È vero, ancora oggi sono troppi i giovani costretti a partire».

«L’Unical può e deve incidere sempre di più – ha sottolineato – ma queste migrazioni, almeno, non hanno più il sapore di un viaggio della disperazione e i nostri giovani vanno spesso ad occupare posizioni di prestigio e rilievo. Il nostro impegno deve essere di porre a sistema le buone pratiche, continuare a creare occasioni di crescita, a trasferire sul territorio il miracolo del Campus per eccellenza».

La lectio Magistralis di Georg Gottlob

Il momento atteso della giornata, per effetto del suo trasferimento dall’Università di Oxford all’UniCal, è stato esaudito con la lezione del prof.Georg Gottlob, che in 25 minuti ed in perfetto italiano ha parlato sul tema: “Intelligenza e ignoranza artificiale” , mostrandosi a proprio  agio durante la conversazione, ben consapevole che a fine anno l’UniCal lo annovererà tra i suoi docenti, dopo le numerose collaborazioni scientifiche avviate già da tempo.

Il prof. Gottlob è uno dei massimi esperti internazionali di informatica. Ha fornit o risultati fondazionali all’Intelligenza Artificiale, che gli sono valsi i più prestigiosi premi scientifici della comunità. I suoi lavori di ricerca hanno completamente trasformato la visione della disciplina, introducendo l’analisi della Complessità Computazionale nel design degli algoritmi di Intelligenza Artificiale. È considerato non silo un brillante ricercatore, ma un visionario innovatore che ha creato importanti realtà imprenditoriali di spin-off basate sulle soluzioni tecnologiche messe a punto negli anni.

La sua è stata una lezione, che partendo dalle origini dell’intelligenza artificiale è passato al suo sviluppo nei decenni fino ad arrivare alle sue applicazioni odierne  analizzandone i pro e i contro del supporto umano di cui ha pure  bisogno. Tecnologie che sono sempre più presenti nel nostro quotidiano.

«Non solo noi uomini ignoriamo certe cose, anche le macchine possono errare – ha evidenziato Gottlob –. Gli errori delle macchine che costruiamo devono essere studiati per migliorare. Oggi siamo arrivati a logiche di intelligenza artificiale molto efficienti che possono lavorare con big data e sviluppare ragionamenti piuttosto complessi, ma questa disciplina ha ancora bisogno di svilupparsi”. “Con l’AI simbolica – ha spiegato – abbiamo fatto grandi passi in avanti e ora sappiamo risolvere problemi con grandi vincoli, come nel caso delle tecniche utilizzate dalle grandi compagnie informatiche nel campo del chip design. Ma con l’AI subsimbolica, e in particolare con il deep learning, sono stati raggiunti risultati fantastici».

Le conclusioni del ministro Bernini

Il ministro Bernini, che ha rivelato di conoscere questa Università fin dalla sua fase istitutiva grazie alle frequentazioni familiari con il padre fondatore dell’Ateneo, Beniamino Andreatta, ha evidenziato come l’Unical si caratterizzi per: «un passato storicamente innovativo, radici profonde che guardavano al futuro, un hub che guardava già al Mediterraneo allargato, all’internazionalizzazione, ad un mondo in cui si può comunicare solamente parlando la stessa lingua culturale, con forte impatto non solo economico, finanziario, ma soprattutto sociale. Nelle parole del ministro il risalto per questo “intento visionario di fare dell’Università un unicum, un ecosistema, capace di mettere a regime tutti i talenti e di valorizzare tutte le capacità, le vocazioni, i desideri di crescita innovativi che animano i diversi protagonisti del grande mondo della formazione e della ricerca».

Riprendendo i temi della lectio magistralis di Gottlob, la responsabile del dicastero dell’Università e della Ricerca ha chiosato: «Non esiste intelligenza artificiale che possa prescindere dall’intelligenza umana, altrimenti diventa ignoranza artificiale. Sentire affermare a Georg Gottlob che l’Università della Calabria rappresenti il futuro dell’intelligenza artificiale significa aver raggiunto un risultato straordinario, di cui sarebbero orgogliosi i padri fondatori dell’ateneo; risultato che è frutto di un lavoro di squadra. Una Calabria che si racconta in maniera positiva, dinamica e vincente, rende positivo, dinamico e vincente tutto ciò che agisce al suo interno».

In conclusione secondo un giudizio espresso da un neo laureato dell’UniCal e studente per acquisire la laurea specialistica, Emanuele Macrì, il Ministro Bernini “ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza e la centralità dell’Università della Calabria nel contesto meridionale e non solo, ponendo un focus  sull’attenzione dell’ateneo al diritto allo studio, all’internazionalizzazione e alla ricerca, fondamentali per creare quello che ha definito «più di un semplice Campus, ma un vero e proprio Ecosistema” e acceleratore di una terra che ha bisogno di risollevarsi partendo dalle sue risorse migliori». (fb)

La Ministra dell’Università Bernini e lo scienziato di Oxford, Georg Gottlob, inaugurano il 52° anno accademico dell’UniCal

di FRANCO BARTUCCISi svolgerà venerdì 15 settembre 2023, nell’aula magna del Centro congressi “Beniamino Andreatta”, la cerimonia inaugurale del 52° Anno Accademico dell’Università della Calabria con una lezione magistrale del prof. Georg Gottlob sul tema: “Intelligenza e ignoranza artificiale”, alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica Anna Maria Bernini.

Il programma

L’inaugurazione dell’anno accademico prenderà il via con il corteo dei Rettori, ospiti della cerimonia, e proseguirà con l’esibizione musicale a cura del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza. 

Successivamente, nella relazione intitolata: Un campus internazionale e aperto al territorio,  il Rettore Nicola Leone illustrerà i risultati più recenti conseguiti dall’Unical e gli obiettivi da raggiungere nell’immediato futuro con le azioni messe in campo per lo sviluppo dell’ateneo.

Il Rettore si concentrerà sul valore strategico dell’internazionalizzazione , soprattutto, sull’apertura dell’università al territorio: dalle iniziative per il trasferimento tecnologico con incubatori di start-up innovative e spin-off alle sinergie con la Regione Calabria e il mondo della scuola, fino al progetto per la Sanità con l’istituzione del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie digitali), una tappa storica per la provincia e per la Calabria intera che rafforza la presenza dell’ateneo sul territorio fornendo enormi prospettive di crescita in campo sanitario, scientifico e occupazionale.

Secondo protocollo seguiranno una relazione di Mario Muto, in rappresentanza del personale tecnico amministrativo, testimone privilegiato degli ultimi quarant’anni di storia dell’UniCal; nonché di Gaia Izzo, in rappresentanza degli studenti, una ventunenne iscritta al quarto anno di Ingegneria edile-architettura che ha sostenuto tutti gli esami con una media voto superiore al 29. Una “studentessa eccellente” che riesce a coniugare la carriera universitaria con la passione per la musica che coltiva al Conservatorio di Cosenza dove studia pianoforte.

Sarà poi il momento della lectio magistralis del professor Georg Gottlob dal titolo Intelligenza e ignoranza artificiale. Lo scienziato austriaco – membro della prestigiosa Royal Society di Londra e dell’Accademia tedesca “Leopoldina”, tra i massimi esperti nel campo dell’intelligenza artificiale che ha deciso, come noto, a partire dal prossimo anno accademico 2023/2024, di trasferirsi dall’ Università di Oxford all’Università della Calabria Università come sede per le sue ricerche. 

Alla titolare del dicastero dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini saranno affidate le conclusioni dell’evento, prima della dichiarazione ufficiale dell’apertura dell’anno accademico 2023/2024 da parte del rettore Nicola Leone.

La lezione storica di Paolo Sylos Labini e Beniamino Andreatta per il 50° del primo anno accademico dell’UniCal 1972/1973   

Una cerimonia che cade quasi al termine del 50° del primo anno accademico 1972/1973 quando in quei mesi estivi  del 1973 il Comitato Tecnico Amministrativo e i Comitati Ordinatori delle quattro Facoltà svolgevano, presso la sede comunale di Castrovillari  (29 luglio 1973), la loro ultima riunione congiunta discutendo sulla evoluzione del progetto finalizzato a realizzare le strutture della sede del Campus universitario di Arcavacata e sul nuovo bando di ammissione ai corsi di laurea per l’anno accademico 1973/1974 che prevedeva l’attivazione dei corsi di laurea in lettere, filosofia, lingue moderne, matematica, scienze naturali in aggiunta ad ingegneria, fisica e scienze economiche e sociali, per un totale complessivo di mille posti.

Nella circostanza il Rettore Andreatta pubblica, inoltre, un bando rivolto agli studenti non residenti in Calabria. Attraverso il  quotidiano La Stampa dell’11 agosto 1973 chiarisce il perché: “Il primo problema da superare è il provincialismo: l’Università rischia di diventare un fatto esclusivamente cosentino, neppure calabrese. Noi non abbiamo mai pensato, venendo in Calabria – dice al giornalista Mimmo Càndito – di organizzare un’università paesana. Ecco perché abbiamo pensato a questo bando rivolto agli studenti non residenti in Calabria. La presenza di questi studenti, se ci sarà, può essere il primo contributo reale a una tendenza che contrasti la meridionalizzazione di Arcavacata».

«Non possiamo essere un’università paesana – ripete Andreatta – perché siamo rivolti al mercato nazionale e perché, per fare il nostro mestiere, per cooperare allo sviluppo, abbiamo bisogno d’innestare qui una struttura che sia profondamente inserita nell’Europa e nell’Italia moderna. Una struttura, quindi, che non abbia eccessive caratteristiche locali. Per la Calabria, l’università deve fare, su un certo piano, quello che l’autostrada ha fatto sul piano delle comunicazioni fisiche. Per tutto questo è importante che l’Università non si isoli, e che la componente calabrese non sia prevaricante”. Questo accadeva esattamente cinquant’anni fa e le parole di Andreatta rimangono alla luce dell’internazionalizzazione dell’UniCal che sta crescendo una base di valori ed aspettative su cui lavorare».

Altro argomento su cui riflettere lo porta alla luce il Presidente del Comitato Ordinatore della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali, prof. Paolo Sylos Labini, che allo stesso giornalista Mimmo Càndito, per un servizio pubblicato dal quotidiano La Stampa il 16 luglio 1973, con il titolo “Cosenza, l’università per vivere”, alla luce di una dichiarazione fatta da uno studente e riportata nel servizio: “Con l’Università si è iniziata la nuova storia della mia terra” , risponde affermando: «L’Università non ha e non può avere conseguenze taumaturgiche, e sarebbe assurdo pensarlo, L’Università da sola non può diventare un centro di trasformazione sociale. È uno dei temi di una dialettica sociale estremamente composita; sarà un tema importante in relazione alla serietà e alla tenacia non solo di coloro che sono dentro, ma anche di persone che sono fuori».

«Più ci si lavora tutti assieme e con convinzione, più cambia la storia della Calabria. Ma la gente di Calabria ha fame di illusioni, se queste sono le strade della speranza. Il primo rabberciato anno accademico ha detto ancora parole nuove e vecchie insieme, perché troppo si è subito pur di cominciare. Alla fine di questa lunga storia vitale c’è una società, rapporti umani, forme di presenza diversi da tutelare e valorizzare, come da conquistare».

Peccato, che dopo cinquant’anni di storia, non si ha contezza e consapevolezza certa che ciò sia avvenuto in quanto è mancato un riscontro reale con la realtà nel rapporto tra società e l’istituzione universitaria in modo coinvolgente, intenso ed umano per come veniva auspicato dai Padri fondatori. (fb)

L’Unical inaugura il 52esimo anno accademico con una lectio del prof. Georg Gottlob

di FRANCO BARTUCCIL’Università della Calabria si appresta a celebrare venerdì 15 settembre, con una sontuosa manifestazione, che si svolgerà nell’aula magna “Beniamino Andreatta”, il 52° anno accademico 2023/2024, con una “lectio magistralis del prof. Georg Gottlob sul tema ”Intelligenza e Ignoranza Artificiale”, uno dei massimi esperti al mondo di Intelligenza artificiale e membro della Royal Society, alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, on. Anna Maria Bernini.

Sono pochi gli scienziati di fama internazionale che hanno contribuito a sviluppare significativamente il mondo dell’informatica, dall’Intelligenza artificiale alla logica, alla teoria delle basi di dati: uno di questi è certamente Georg Gottlob, professore di Informatica alla prestigiosa Università di Oxford e “Fellow” del St John’s College di Oxford.

Per il rettore Nicola Leone la cerimonia inaugurale del 52° anno accademico dell’Università della Calabria costituirà una occasione per tenere la sua relazione sul tema: Un Campus internazionale e aperto al territorio, ma soprattutto per  presentare il professore Georg Gottlob alla comunità accademica, in quanto lo stesso  scienziato austriaco ha deciso di rispondere alla call dell’Unical per il reclutamento di docenti di chiara fama, mostrandosi interessato ad avere una cattedra nell’ateneo calabrese, che occuperà dalla fine di quest’anno.

La decisione di Gottlob di rispondere alla call lanciata dall’Unical è stata certamente influenzata dal fatto che alla guida dell’ateneo ci sia il collega Nicola Leone, con il quale ha condiviso collaborazioni e pubblicazioni scientifiche di alto prestigio. Dal 1994 al 2000 hanno lavorato insieme nello stesso dipartimento al Politecnico di Vienna, stabilendo una intensa collaborazione scientifica che si è rafforzata nel tempo, coinvolgendo tanti altri ricercatori calabresi. Gottlob è infatti coautore con numerosi docenti Unical in ben 104 pubblicazioni, con citazioni in più di 7000 ricerche. 

La scelta del professore di venire all’Unical è stata anche influenzata dalla consapevolezza di trovare un terreno fertile di collaborazione, considerato che il gruppo di ricerca in Intelligenza artificiale è ormai accreditato a livello nazionale ed internazionale e che all’Unical ci sono gruppi di ricercatori eccellenti di diverse altre discipline, con i quali Gottlob intende stabilire una collaborazione interdisciplinare.

Con la sua presenza il team si rafforzerà maggiormente, portando a quattro il numero di docenti Unical insigniti dell’EurAI fellowship, insieme al rettore Nicola Leone, al direttore dei Dipartimento di matematica e informatica Gianluigi Greco e al prorettore Francesco Scarcello. L’Unical diverrà, così, la prima in Italia in quanto a numero di EurAI fellow, solo La Sapienza di Roma – ateneo che ha oltre il triplo dei docenti dell’Unical – ne conta 4 al pari dell’Università della Calabria.

Note di merito del prof. Georg Gottlob 

È membro, inoltre, della esclusiva Royal Society di Londra che, insieme all’Accademia tedesca “Leopoldina” (di cui è membro), è la più antica società scientifica esistente al mondo, fondata al Gresham College nel 1660, di cui hanno fatto parte luminari quali Robert Boyle, Isaac Newton e Charles Darwin. Il docente è vincitore di progetti di ricerca da milioni di sterline finanziate dai bandi ERC (European Research Council), che seleziona i vincitori in base al solo criterio dell’eccellenza scientifica, ed EPSRC (Engineering and Physical Sciences Reasearch Council), è stato vincitore del premio Wittgenstein e ha collezionato innumerevoli riconoscimenti per le sue ricerche scientifiche. E da fine 2023 diventerà ufficialmente un professore di ruolo all’Università della Calabria.

Il commento del Rettore Nicola Leone

«Sono davvero felice – ha commentato il rettore Nicola Leone – che uno scienziato di altissima levatura professionale come Georg Gottlob abbia accettato l’invito ad entrare nella nostra comunità accademica. Il suo arrivo rappresenta un’opportunità unica per gli studenti che potranno ascoltare i suoi insegnamenti, e per dottorandi e ricercatori, che avranno l’opportunità di collaborare con uno dei massimi esperti al mondo nel settore. Gottlob è anche una persona dalle straordinarie doti umane, dall’umiltà propria di tutte le grandi menti. Sono certo che la sua presenza darà un’ulteriore spinta alla qualificazione scientifica dell’Unical».

L’attuazione di call internazionali – uno dei punti chiave del programma del rettore Leone – ha come obiettivo un reclutamento di qualità, sia per accrescere il profilo scientifico e culturale dell’ateneo che per offrire agli studenti una didattica di livello e arricchire le collaborazioni nella ricerca. L’arrivo di Georg Gottlob rappresenta la punta di diamante della call internazionale, conclusa a fine 2022, alla quale avevano aderito tantissimi docenti e studiosi internazionali. Presto l’università selezionerà nuovi docenti di alto profilo, tra coloro che hanno risposto alla call per “chiamata diretta” per studiosi con comprovata esperienza all’estero o insigniti di alti riconoscimenti scientifici in ambito internazionale, chiusa il 31 luglio scorso. 

Anche in questo caso le domande sono state numerose, a conferma di come il Campus di Rende sia diventato negli anni sempre più attrattivo, nonostante una collocazione territoriale che non sempre lo ha reso appetibile, e di come sia ormai riconosciuto come un ambiente ideale per la ricerca, come conferma la commissione europea che ha gli conferito l’award Hr Excellence in Research. L’Unical fa, infatti, parte dei soli 16 atenei italiani che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento. (fb)

L’Unical con la squadra di tennis del Cruc trionfa ai Campionati nazionali di Perugia

di FRANCO BARTUCCILa squadra di tennis del Circolo Ricreativo dell’Università della Calabria (Cruc) trionfa ai campionati nazionali di Tennis svoltisi a Perugia. Una storica affermazione della squadra, che guidata dal Rettore Nicola Leone, conquista nel 50° anniversario del primo anno accademico 1972/1973 la Coppa Athenaeum con due ori e due argenti. Per la rappresentativa dell’Università della Calabria è stata una prestazione da applausi.

Ha sfidato altri 20 atenei provenienti da ogni regione d’Italia nei Campionati nazionali di tennis Anciu. Il Circolo ricreativo dell’Unical (Cruc) è riuscito a piazzare ben quattro squadre in finale, una per ciascun tabellone presente: assoluti maschili, femminili, over 50 e over 60.

Un risultato che rende onore in un momento particolare, come la nascita dell’UniCal, alla propria storia di 34 anni di vita del Cruc, istituito con delibera del Consiglio di amministrazione della stessa Università, presieduto dal Rettore prof. Rosario Aiello,  che  nel mese di febbraio 1989 ne approva il regolamento e lo statuto predisposto e sollecitato da un consistente numero di docenti e non docenti sensibili ad avere all’interno dell’Università un’associazione che mirasse a sensibilizzare e svolgere delle attività culturali, di socializzazione e sportive, come prassi in campo nazionale tra diversi Atenei.

Ottenuta l’approvazione del regolamento e dello statuto viene subito costituito un comitato di gestione così composto: Carlo Ammirato (Presidente), Giovanni Anania e Pasquale Massaro (Vice Presidenti), Emma Lorenzi ( cassiere economo), Pietro Marino (segretario), Francesco Covello, Piero Fantozzi, Franco Gaudio, Giorgio Lo Feudo (membri consiglieri).

Attraverso regolari elezioni che si svolgono periodicamente Carlo Ammirato viene confermato nella carica di presidente per ben 23 anni fino al 2012; gli subentrerà per un triennio fino al 2015 Francesco Maio, dando spazio, quindi, alla dirigenza di Alessandro Sole, coadiuvato da un comitato direttivo molto attivo.

Pur coinvolti dagli anni della pandemia, che ha condizionato ogni attività interna ed esterna all’Università, il Cruc, guidato da Alessandro Sole, si è caratterizzato nella promozione delle proprie attività  turistiche/culturali e sociali con le tante gite, ma soprattutto nella partecipazione di campionati nazionali sportivi indetti dalla Federazione nazionale Anciu, conseguendo ottimi piazzamenti  nei tornei di Basket, Calcio a 5, Calcio da tavolo, ciclismo, Dragon Boat, Nuoto, Padel, Podismo ed in ultimo dello Sci invernale e del Tennis, per il quale ha conquistato la coppa nell’edizione di quest’anno che si è svolta nei giorni scorsi a Perugia.

Questo il risultato suddiviso per categoria: Oro negli assoluti femminili. Nel tabellone femminile assoluto, torneo con il più alto numero di squadre partecipanti, le tenniste cosentine Alberta Aiello, Liliana Martirano e Assunta Venneri, campionesse in carica, hanno confermato il loro talento e la loro forza, effettuando un percorso netto, vincendo tutti gli incontri per 3-0 e trionfando in finale contro la storica avversaria di Bologna.

Oro negli over 60. Nella categoria over 60, alla sua prima edizione, l’Unical è salita in cima al podio con il rettore, Nicola Leone, e i suoi colleghi Massimo Fragola, Nicola Silvestri e Antonio Scatena. In una competizione molto intensa, la nostra squadra ha conquistato l’oro sconfiggendo in finale l’Università di Salerno con un punteggio di 2 incontri ad 1. Il capitano dell’Unical, il magnifico Rettore Leone, ha trascinato la squadra vincendo tutti e cinque gli incontri disputati, sia di singolare che di doppio.

Argento negli assoluti maschili e negli over 50. Molto competitivi, come sempre, i tabelloni degli assoluti maschili. Nonostante la concorrenza fosse agguerrita, gli atleti Unical Stefano Aiello, Rocco Amato e Alessandro Cozza hanno ottenuto un meritato secondo posto, alle spalle dei padroni di casa di Perugia. Nella categoria over 50, invece, Nicola Folino, Antonio Mangione e Giuseppe Pellegrino, hanno ottenuto un altro prestigiosissimo secondo posto, dietro i fortissimi over di Bologna.

L’Unical alza la Coppa Athenaeum. Ma il successo più importante è arrivato nella speciale classifica delle università che tiene conto dei risultati ottenuti in tutte le categorie. L’Unical ha riconquistato, dopo averla sfiorato nelle precedenti edizioni, la Coppa Athenaeum, che inseguiva dal 2018. Un traguardo raggiunto grazie ai punteggi ottenuti da tutti i sette team dell’ateneo, comprese le seconde squadre negli assoluti femminili (Ilenia Gallo e Alessia Marino), negli assoluti maschili (Marco Papagno, Nicodemo Passalacqua, Francesco Salatino) e negli over 50 (Ivan Casaburi, Piero Guido, Vincenzo Pezzi) che hanno conquistato posizioni lusinghiere.

Vinta anche la Coppa dei Campioni nel doppio misto

Altro successo importante da rimarcare è stata la vittoria della Coppa dei Campioni, l’incontro di doppio misto che si disputa tra i vincitori degli assoluti maschili e femminili della precedente edizione. In questo caso Cosenza, vincitrice del torneo degli assoluti femminili a Francavilla al Mare, sfidava Bologna, che aveva invece vinto negli assoluti maschili: a scendere in campo i due fratelli Alberta e Stefano Aiello che hanno avuto la meglio per 2-0 su Andrea Versari ed Elena Piccolomini in un match molto spettacolare. Questa competizione ha il marchio Unical: in 5 edizioni su 6 la coppa è stata vinta dai tennisti calabresi.

Importante è stato il contributo offerto dagli sponsor NTT Data e Somos per la buona riuscita della spedizione Unical ai Campionati nazionali di tennis Anciu, ottimamente organizzati dal Circolo ricreativo universitario “San Martino” di Perugia.

Piena soddisfazione del Rettore Nicola Leone 

«I nostri risultati – ha commentato soddisfatto il rettore Nicola Leone – sono stati straordinari. Ringrazio il presidente del Cruc, Alessandro Sole, e il referente per il Tennis, Nicola Folino, per l’ottima organizzazione e per aver saputo creare un gruppo così coeso, affiatato e sportivamente competitivo. L’Unical è da sempre il “campus dello sport” e ancora una volta abbiamo toccato con mano l’enorme valore dell’attività sportiva come motore di aggregazione, capace di rafforzare il senso di appartenenza e di sviluppare relazioni trasversali, al di là dei ruoli e delle provenienze, all’interno della nostra comunità accademica e nel rapporto con gli altri atenei». (fb)

Unical: il Miur ratifica il corso di laurea in Medicina e Tecnologie digitali

Adesso è ufficiale: il corso di Tecnologie digitali della Facoltà di medicina di Cosenza ha ottenuto  l’accreditamento del Ministero dell’Università e della riserca Scientifica (Miur). Si parte già da quest’anno con 178 posti disponibili, dei quali 75 interateneo. È una data storica per la provincia di Cosenza e la Calabria intera che vede ratificare la nascita del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie digitali) dell’Università della Calabria.

Il ministero dell’Università e della ricerca ha, dunque, messo il sigillo finale alla lunga procedura necessaria per l’accreditamento del Corso di studio a ciclo unico, avvenuto a seguito della verifica del possesso di requisiti didattici e assistenziali, di qualificazione della ricerca, strutturali, organizzativi e di sostenibilità economico-finanziaria definiti dalla normativa di riferimento.

L’iter dell’approvazione
L’Università della Calabria ha bruciato le tappe per ottenere in pochissimo tempo tutte le autorizzazioni necessarie a far partire il corso di laurea nell’anno accademico 2023/2024. A fine dicembre del 2022, dopo l’approvazione all’unanimità degli organi interni dell’Unical, è arrivata quella del Coruc (Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi) e, pochi giorni dopo, la Regione Calabria, l’Unical e l’Azienda ospedaliera di Cosenza hanno sottoscritto il primo protocollo d’intesa. L’11 maggio 2023, gli ispettori dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) sono arrivati in ateneo per visionare strutture e documentazioni e, dopo qualche settimana, hanno dato la loro piena approvazione. Infine, con il via libera del ministero, il corso di laurea è stato ufficialmente istituito e partirà già da quest’anno accademico.

Il corso di laurea
Il percorso universitario è articolato in sei anni, al termine dei quali si consegue la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie Digitali). Inoltre, il corso permette di conseguire anche la laurea triennale in Ingegneria informatica, curriculum bioinformatico, con ulteriori 5 esami da sostenere nell’arco dei sei anni del corso di studi. Le lezioni si terranno presso il Polifunzionale dell’Unical, mentre le attività di tirocinio professionalizzante si svolgeranno principalmente presso l’Azienda ospedaliera di Cosenza, avvalendosi anche delle strutture sanitarie dell’Asp della provincia e nell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Inrca). I posti a disposizione sono 178, dei quali 103 per il corso esclusivamente Unical e 75 per il corso interateneo già attivo da due anni con l’Umg di Catanzaro. Gli studenti che supereranno i test di ammissione potranno scegliere se iscriversi al corso che si svolgerà interamente all’Unical o quello interateneo, che prevede, invece, i primi tre anni all’Unical e gli altri tre a Catanzaro presso UMG.

Progetto Unical per la sanità
«Il nostro progetto per la sanità – spiega il rettore Leone – vuole andare ben oltre l’attività formativa, prima missione delle università, abbracciando in pieno anche la ricerca e la terza missione, ovvero l’apertura verso il territorio. La sanità regionale, purtroppo, non riesce spesso a garantire servizi soddisfacenti e fa i conti con un tasso altissimo di migrazione: i calabresi si spostano per curarsi e, oltre al grave disagio per i pazienti, ne consegue un costo altissimo per la Regione e per le famiglie. L’ospedale dell’Annunziata, a pochi chilometri dal nostro ateneo, è tra i pochi hub della regione, l’unico della provincia di Cosenza, versa da molti anni in una situazione critica, nonostante il generoso impegno di tanti validi medici che vi lavorano. In questo contesto, l’Unical vuole offrire il proprio contributo per soddisfare due esigenze principali: da una parte, dare risposta alla crescente domanda di formazione sanitaria che arriva dagli studenti calabresi, oggi costretti ad emigrare per mancanza di posti, e dall’altra, andare in soccorso del territorio favorendo la crescita di competenza medico-scientifica e rafforzando l’organico in settori strategici della medicina. Così l’Unical è ancora più vicina al territorio, lo sostiene e rafforza il suo impegno nella missione sociale».

Supporto medico e strumentale all’ospedale
L’Unical ha investito nel processo di clinicizzazione dei primi reparti dell’Annunziata, assumendo ricercatori universitari di area medica, che si sono uniti ai docenti già in organico, per svolgere attività di ricerca in ateneo e servizio clinico in ospedale. Altri ne seguiranno, con un rafforzamento graduale di numerosi reparti e con l’obiettivo di permeare la sanità della cultura medico-scientifica e realizzare l’effettiva integrazione tra le attività di ricerca e didattico-assistenziali. Il percorso è iniziato a febbraio 2023, quando hanno preso servizio, presso l’ospedale dell’Annunziata, dieci tra docenti e ricercatori universitari, di cui 4 hanno assunto la guida di altrettanti reparti.

Inoltre l’Unical, sin da subito, ha condiviso strumentazioni mediche di avanguardia per ricerca, formazione e assistenza. Un esempio è il sistema robotico Da Vinci, il più evoluto per la chirurgia mininvasiva, installato presso l’ospedale dell’Annunziata e già utilizzato per interventi su pazienti oncologici della prostata e altre patologie, o il tavolo anatomico 3D per la simulazione e la verifica di fattibilità ex ante di interventi chirurgici, che ha consentito di asportare tumori di notevoli dimensioni, salvaguardando nel contempo tutti gli organi coinvolti. Sono, infine, in corso le procedure per l’acquisto del sistema robotico mobile di imaging 2d-3d intraoperatorio, corredato di tavolo operatorio radiotrasparente e del braccio robotico neuronavigato. (rcs)

Pubblicato il bando di alta formazione all’Unical

di FRANCO BARTUCCI Dopo i positivi riscontri degli scorsi anni, l’Università della Calabria ha predisposto  ancora una volta l’intera offerta formativa di master di I e II livello, corsi di alta formazione (Caf) e summer school in un unico bando, con iscrizioni tutte già aperte.

Il bando di ammissione, pubblicato sul portale dell’ateneo, contiene tutte le informazioni utili come la data di chiusura delle iscrizioni, posti disponibili, requisiti di partecipazione, tipologia di specializzazione, modalità di erogazione delle lezioni, crediti formativi, ore di lezione, costo ed eventuale presenza di borse di studio.

Un servizio fortemente voluto dal Rettore Nicola Leone, che consente ai laureati di programmare per tempo il percorso di specializzazione più indicato, pianificare l’iscrizione, conoscendo da subito tutta l’offerta di alta formazione attivata nel corso dell’anno accademico. Si tratta di un’opportunità che pochi atenei offrono per orientarsi nel migliore dei modi all’interno di un’offerta che comprende 35 tra master, corsi di alta formazione e summer school. Al master di primo livello può accedere chi è in possesso di una laurea di primo livello, mentre al master di secondo livello può accedere esclusivamente chi è in possesso di una laurea specialistica (o magistrale) oppure di una laurea “vecchio ordinamento”. La domanda di ammissione alla selezione deve essere trasmessa tramite l’apposita procedura on-line su Esse3 Unical.

Ogni master ha date di inizio e procedure di accesso diversificate. Si tratta di corsi di studio che consentono di acquisire una formazione professionalizzante spendibile sul mercato del lavoro, un aggiornamento scientifico, nonché una riqualificazione professionale per chi è già inserito nel mondo del lavoro. A tal proposito, i dipendenti pubblici hanno l’opportunità di partecipare ottenendo particolari agevolazioni grazie all’iniziativa “PA 110 e lode”, sottoscritta dall’Unical e dal Dipartimento della Funzione Pubblica. (fb)

Il presidente Mancuso: Più posti nei corsi di Laurea di Medicina negli Atenei regionali

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, ha evidenziato come «la scelta del Ministero dell’Università e della Ricerca di incrementare di oltre 4 mila posti quelli disponibili per gli studenti intenzionati a frequentare i corsi di laurea di medicina e chirurgia delle università, è un importante segnale lanciato dal governo  per contrastare le  sofferenze di personale nel Servizio sanitario nazionale».

«Di questo investimento – ha aggiunto – beneficeranno le università calabresi, che potranno assicurare maggiori opportunità ai nostri giovani di restare, studiare e formarsi nella nostra terra. Il nuovo corso dell’Unical, in fase di accreditamento, si affiancherà a quello dell’Universita Magna Graecia di Catanzaro che, rispetto al precedente anno accademico, potrà contare su circa 150 posti in più per un totale di 475 posti in Medicina e Chirurgia».

«Sono numeri solidi e significativi – ha evidenziato – per  una regione  che ha bisogno di unità d’intenti e non certo di competizioni campanilistiche. L’impostazione del governo Meloni è in linea con i progetti messi in piedi dalla Regione  che, in meno di un anno e mezzo, ha ottenuto ciò che  per venti anni nessuno era riuscito ad ottenere: la creazione dell’Azienda ospedaliero universitaria ‘Renato Dulbecco’. L’integrazione di due realtà importanti e diverse come Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, oltre a rafforzare l’assistenza sanitaria, si prefigge di consolidare la leadership nella didattica, nella formazione e nella ricerca in ambito sanitario dell’Ateneo di Catanzaro».

«Quest’ultimo, a differenza di altri – ha proseguito –, può contare su una ricca rete di scuole di specializzazione, aspetto su cui mi auguro il governo Meloni  faccia un ulteriore sforzo, per rovesciare la tendenza secondo cui  una bassa percentuale di laureati diventano specialisti, visto che sono poi quest’ultimi ad essere effettivamente impiegati negli ospedali pubblici. Sono convinto che la prossima campagna comune per salvare il Servizio sanitario sia contrastare la fuga dei medici, in particolari dai reparti dell’emergenza urgenza, e rendere questa professione più attrattiva rispetto alle attuali disagiate condizioni».

«La sfida che attende il nuovo Rettore e gli organismi di nuova elezione dell’Umg è impegnativa e stimolante – ha sottolineato –. Sarà loro compito garantire un’elevata qualità dell’offerta formativa. Una sfida che viaggia di pari passo con il progressivo avanzamento dello sviluppo della ‘Dulbecco’, che seguirà le scadenze fissate dal protocollo d’intesa Regione-Umg. A partire dal progetto di realizzazione di un nuovo pronto soccorso, necessario per il territorio e fortemente voluto dai pazienti». (rrc)

L’Unical sempre più presente sul territorio: Oltre 500 le iniziative

È un bilancio positivo quello dell’Università della Calabria che, nel 2022, ha organizzato 501 iniziative che ha visto coinvolti scuole, enti locali, ordini professionali, imprese, organizzazioni sociali. È quanto è emerso dal monitoraggio condotto nell’ambito del Percorso Partecipativo di Ricerca e Sviluppo del Public Engagement dell’Università della Calabria e presentato, nei giorni scorsi, ai delegati al Public Engagement delle strutture Unical.

L’Ateneo, infatti, ha organizzato durante il 2022 manifestazioni che vanno dagli eventi di divulgazione scientifica ai festival, dalla produzione di programmi radiofonici o televisivi a rassegne, mostre, attività educative e culturali, messe a punto dai dipartimenti, dal Sistema museale Universitario (Simu) e dal Polo universitario penitenziario (Pup).

Dati che dimostrano l’impegno dell’Unical verso a terza missione e il Public Engagement, su impulso del Rettore Nicola Leone, che ha portato a raddoppiare il numero di iniziative rispetto al 2019.

Le 510 iniziative sono state organizzate in prevalenza dall’Università della Calabria (64 per cento). Non è raro, tuttavia, il contributo dell’Unical ad iniziative promosse da enti esterni, pubblici o privati: nel 2022 questo è avvenuto una volta su tre.

Oltre 20.000 sono le persone raggiunte dalle diverse attività, secondo le stime fornite dai responsabili delle iniziative, che rilevano le presenze conteggiando gli accessi alle risorse web, la tiratura delle pubblicazioni divulgative e le iscrizioni online o con fogli firme.

In quasi il 70 per cento dei casi, le iniziative sono uniche, mentre mediamente due iniziative su dieci hanno cadenza annuale.

La modalità di svolgimento prevalente è tornata ad essere quella in presenza, per oltre quattro iniziative su dieci. La modalità solo online continua ad essere adottata per il 30,6 per cento delle iniziative, mentre oltre un quarto delle iniziative è svolta sia in presenza che online.

La gran parte delle iniziative afferisce all’area delle Scienze sociali e umanistiche, sebbene cresca il numero di attività di Public Engagement che coinvolgono anche le Scienze biologiche, le Scienze della terra e quelle Ingegneristiche.

A coinvolgere il territorio in attività culturali ed educative non sono solo i dipartimenti. Un’offerta rilevante proviene dal Sistema museale universitario, che nel 2022 ha registrato 54 iniziative aperte al pubblico, cui hanno preso parte circa 2.000 partecipanti.

Di grande rilievo anche le iniziative di Public Engagement realizzate dal Polo Universitario Penitenziario dell’Unical, in collaborazione con gli istituti di pena calabresi e con associazioni ed enti del territorio.

Il Public Engagement è una parte della terza missione delle università, che riguarda l’insieme di tutte le attività organizzate con valore educativo, culturale e di sviluppo della società, rivolte ad un pubblico non accademico.

«L’impegno del gruppo che ha realizzato il monitoraggio – ha commentato Antonio Costabile, delegato del Rettore per la Missione sociale dell’Unical – si è concentrato su due obiettivi: il primo riguarda la raccolta dei dati e la loro sistematizzazione, cioè il monitoraggio permanente delle attività di Public Engagement, il secondo riguarda l’analisi approfondita dei dati e delle attività di Public Engagement, così da giungere a definire delle linee strategiche riferite all’intera università».

«Desidero ringraziare – ha concluso Costabile – il gruppo di lavoro centrale che sta guidando e organizzando questa attività e tutti quanti i referenti del PE nelle diverse strutture dell’Unical che, con il loro impegno, stanno contribuendo a realizzarla». (rcs)