LAMEZIA – Il 30 marzo “L’internazionalizzazione per la crescita delle imprese calabresi”

La Calabria ha bisogno di nuovi strumenti per le sue imprese affinché queste possano affermarsi in ogni parte del mondo. Si terrà il prossimo giovedì 30 marzo a Lamezia Terme presso la sala conferenze di Unioncamere Calabria, con inizio a partire dalle ore 10:30, l’evento dal titolo L’internazionalizzazione per la crescita delle imprese calabresi: strumenti e servizi di Ice e del sistema camerale, promosso da Unioncamere Calabria – Desk enterprise Europe network, Camere di commercio calabresi e Ice agenzia.

Ice – Agenzia e Unioncamere Calabria, per conto del Sistema camerale calabrese, hanno sottoscritto una intesa operativa per sostenere in maniera sinergica i processi di internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale calabrese.

L’intesa nasce alla luce dell’accordo quadro stipulato tra Unioncamere nazionale, Assocamerestero e Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che ha posto nuove basi fra Ice e sistema camerale per fare sistema a supporto e a difesa del Made in Italy e operante nell’ambito del Patto per l’export – il documento strategico per l’internazionalizzazione del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

Attraverso l’Accordo i tre organismi hanno inteso individuare nuove linee di attività, nel rispetto delle rispettive competenze, per far crescere e consolidare la presenza delle imprese italiane nel mondo, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese e ai settori più colpiti dalla crisi economica.

L’evento, in agenda per il prossimo giovedì 30 marzo, prevede in apertura i seguenti saluti istituzionali: Antonino Tramontana, presidente Unioncamere Calabria e Camera di commercio di Reggio Calabria, Klaus Algieri, presidente Camera di commercio di Cosenza e Pietro Alfredo Falbo, Presidente Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

Seguiranno gli interventi tecnici a cura di: Erminia Giorno, Segretario generale Unioncamere Calabria; Pietro Turco, coordinatore del progetto Export flying desk (Efd) Elena Sapio, Efd Calabria; Sheila Fidelio, funzionario Agenzia Ice; Claudia Tola, funzionario Agenzia Ice.

La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione, entro il 29 marzo 2023 attraverso il seguente link.

E’ prevista, inoltre, la possibilità di richiedere un appuntamento, gratuito, con i funzionari di Ice -Agenzia, attraverso il seguente link (gli appuntamenti, max n. 8 imprese selezionate in base all’ordine cronologico di registrazione, si terranno dalle ore 14:00 alle ore 16:30). (rcz)

UNIONCAMERE INDICA LA BLUE ECONOMY
È NEL MARE LO SVILUPPO DELLA CALABRIA

Lo sviluppo del territorio reggino passa per la Blue economy. È quanto è stato rilevato dal rapporto nazionale sull’Economia del mare a cura di Unioncamere e il Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”, in cui viene evidenziato come la capacità moltiplicativa del valore aggiunto prodotto dalla blu economy sul resto dell’economia, per la Metrocity RC è è pari ad 1,9 (per ogni euro prodotto, se ne attivano altri 1,9 attraverso effetti di filiera. Il dato medio Italia è pari ad 1,7.

L’Economia del mare è, infatti, un sistema produttivo che genera ricchezza, nel quale rientrano sette filiere, individuate sulla base dei codici Ateco: filiera ittica; industria delle estrazioni marine; filiera della cantieristica; movimentazioni di merci e passeggeri; servizi di alloggio e ristorazione; attività sportive e ricreative; ricerca, regolamentazione e tutela ambientale. 

Lo studio condotto dalle Camere di commercio ha evidenziato che la blue economy è fortemente connessa con tanti altri settori e attività che contribuiscono alla sua realizzazione. Attraverso interazioni produttive a monte e valle, il “sistema mare” estende la capacità di produzione di ricchezza a numerosi altri settori. 

La risorsa mare, infatti, può essere una leva straordinaria per il rilancio del territorio metropolitano, grazie ai tanti km di costa: «Le stime e la potenzialità dell’economia del mare nel territorio reggino ancora non tengono conto di tutti quegli investimenti sulla Blu economy e sulla logistica previsti nel Pnrr», ha spiegato il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana.

«Si va dalla tutela della biodiversità, fino all’incremento delle energie rinnovabili marine e alla digitalizzazione della logistica portuale – ha aggiunto – con specifiche misure per il Porto di Gioia Tauro e la mobilità nell’area dello Stretto che potranno conferire al moltiplicatore economico stimato un rapporto ancora più soddisfacente».

Secondo l’ultimo rapporto realizzato da Unioncamere e dal centro studi Guglielmo Tagliacarne,  nel 2021 le imprese dell’economia del mare registrate a Reggio Calabria ammontano a 2.712 unità, rappresentando il 5% del totale imprese della provincia (Italia 3,7%). A livello regionale, Reggio Calabria è la seconda provincia per numero di imprese della Blue Economy, racchiudendo il 27,3% delle imprese blu calabresi.

Spicca la forte vocazione turistica di Reggio Calabria con quasi la metà delle imprese che appartengono ai servizi di alloggio e ristorazione (il 47,7%; 1.295 unità) e un altro 17,3% alle attività sportive e ricreative (469 unità). Di rilievo anche le imprese che operano nell’ambito della logistica e movimentazione merci via mare (117), anche per il numero di addetti che vi lavorano.

«Nel 2020 – viene rilevato nel rapporto – l’economia del mare italiana ha interessato 921 mila occupati, pari al 3,7% del totale, in flessione del -7,1% rispetto al 2019. In Calabria, gli addetti della filiera si attestano a 25,8 mila, pari al 2,8%, stabile rispetto al 2019. Nella Città metropolitana di Reggio Calabria gli occupati nella filiera si attestano a 9 mila nel 2020 (5,3%). I settori in flessione sono quelli legati ai servizi di alloggio e ristorazione (-21%) e alle attività ricreative (-17%)».

I 678 milioni di euro di valore aggiunto prodotti dall’economia del mare nella Città metropolitana di Reggio Calabria, pari al 8,2% del totale dell’economia locale (ottava provincia in Italia), sono stati realizzati prevalentemente grazie alla movimentazione merci e passeggeri che arriva a pesare per il 70% sul totale economia del mare locale.

«Il contributo di Reggio Calabria alla produzione del valore aggiunto – viene rilevato – è il più alto a livello regionale e si colloca al 8° posto nella graduatoria provinciale per incidenza del valore aggiunto prodotto dal “Sistema mare”».

Il 25,9% delle imprese della Blue Economy della Città Metropolitana di Reggio Calabria è guidato da donne. Un tasso di femminilizzazione, più elevato non soltanto rispetto a quello del sistema imprenditoriale locale nel suo complesso (24,9%), ma anche ri-spetto alle imprese blu a livello nazionale (tasso di femminilizzazione pari al 21,9%). Le imprese blu di under 35 reggine sono complessivamente 344, pari al 12,7% delle imprese dell’economia del mare della provincia, superando di oltre tre punti percentuali il peso che hanno nella Blue Economy a livello nazionale (9,4%). Decisamente più contenuto è il contributo delle imprese straniere. A Reggio Calabria si contano, nel 2021, 87 imprese blu condotte da stranieri, pari al 3,2% del totale imprese nell’economia del mare locale.

Ma non è la prima volta che si parla di Blue economy. A Roccella Jonica, nel mese di maggio, si è svolto un importante convegno promosso dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria.

In quest’occasione è stato evidenziato come la Blue Economy «è, senza dubbio, la risorsa più importante sulla quale poter fondare il rilancio e lo sviluppo della economia della nostra regione. Oggi, nel pieno degli sforzi per la ripresa, la nostra sfida è quella di considerare il “sistema mare” un alleato strategico per una competitività sostenibile, per la lotta al cambiamento climatico, per valorizzare la biodiversità, per vincere la battaglia dell’approvvigionamento energetico e idrico».

D’altronde, è stato ricordato, «è cresciuta la consapevolezza  della rilevanza delle attività legate al mare nel peso dell’economia del Mediterraneo e del suo potenziale sviluppo». Una consapevolezza che ha portato l’Unione Europea a promuovere la Blue Growth – Crescita Blu, una strategia a lungo termine per sostenere la crescita sostenibile nei settori marino e marittimo, che riconosce nei mari un motore per l’economia europea, con enormi potenzialità per l’innovazione e la crescita.

L’ultimo rapporto dell’Unione Europea sulla Blue Economy, infatti, restituisce la cifra di 218 miliardi di euro di valore aggiunto e 5 milioni di occupati; in Italia il valore aggiunto prodotto nel 2020 è arrivato a 47,5 miliardi di euro, pari al 3,0% del totale dell’economia italiana. E quello della Blu Economy è l’unico settore produttivo nel quale la Calabria a livello nazionale occupa i primi posti in termini di valore aggiunto prodotto, numero di imprese operanti e numero di occupati.

E tutto questo senza che siano state esplorate e soprattutto valorizzate tutte le potenzialità che derivano dall’eccezionale sviluppo costiero della regione, dall’affaccio su due bacini del Mediterraneo e dagli amplissimi margini di miglioramento delle performances di settore. (rrm)

Il 14 febbraio il webinar sul “Bilancio di sostenibilità” di Unioncamere Calabria

Il prossimo 14 febbraio, in modalità webinar, alle 11.30, si terrà il webinar Bilancio di sostenibilità – Che cos’è e perché è importante per le Pmi? di Unioncamere Calabria.

L’iniziativa è organizzata con la collaborazione tecnico-scientifica di Ecocerved, la società per l’ambiente delle Camere di Commercio d’Italia.

Il webinar si colloca nell’ambito del progetto “Percorso di autovalutazione sulla sostenibilità aziendale” finalizzato a supportare le Pmi nella predisposizione del bilancio di sostenibilità, il principale strumento di misurazione e comunicazione degli impegni e dei risultati sugli elementi ESG (Environmental, Social and Governance).

Si tratta di una valida opportunità formativa-informativa utile per inquadrare il tema della sostenibilità e i potenziali vantaggi per le PMI che intendano integrarla all’interno della propria identità aziendale quale strumento per ampliare o consolidare la propria rete, migliorare l’immagine aziendale e agevolare l’accesso al credito.

L’evento si aprirà con i saluti istituzionali di Antonino Tramontana, Presidente di Unioncamere Calabria e di Giovannella Famularo, Presidente Odcec di Lamezia Terme.

Gli interventi tecnici saranno curati da Manuela Medoro, Esperta ambientale Ecocerved e Sara Pelucchi, Presidente della Commissione “Rapporti con Organismo italiano Business reporting” dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

Le conclusioni dei lavori seminariali saranno affidate a Ermina Giorno, Segretario Generale di Unioncamere Calabria. (rcz)

Avviato il corso formativo “Pronti export via” di Ice – Agenzia e Unioncamere Calabria

Ha preso il via Pronti export Via, il corso formativo di avviamento all’intenazionalizzazione organizzato da Ice Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in collaborazione con Unioncamere Calabria partner Enterprise Europe Network nell’ambito del Piano Export Sud 2.

Hanno preso parte al corso 23 imprese interessate ad acquisire le competenze necessarie per sviluppare strategie efficaci di penetrazione nei mercati esteri.

I lavori hanno preso avvio con i saluti istituzionali del Presidente di Unioncamere Calabria, dott. Antonino Tramontana e la docenza del corso è stata curata dal dott. Gianfranco Lai, esperto della Faculty Agenzia Ice.

Nel corso della prima giornata, in presenza, il modulo di avviamento all’internazionalizzazione incentrato sugli errori da evitare e sulle metodologie per individuare i mercati obiettivo è stato dedicato agli strumenti strategici come il Company Profile, il listino prezzi export e le schede tecniche.

Il 30 novembre si terrà la seconda ed ultima giornata formativa, in modalità on line, con focus sugli strumenti per la ricerca di nuovi clienti e le metodologie per consolidare i contatti. 

A chiusura del modulo formativo, le imprese aderenti potranno usufruire gratuitamente di una consulenza one-to-one con l’esperto di ICE Agenzia. (rcz)

 

È nato lo Sportello Unico Digitale della Zes Calabria

È attivo lo Sportello Unico Digitale della Zes Calabria. Questo importante strumento è stato presentato nel corso di un webinar promosso dall’Agenzia per la Coesione Territoriale che ha attribuito ad Infocamere s.c.p.a., società in house del sistema camerale italiano la gestione dello Sportello Unico Digitale attraverso l’utilizzo della piattaforma “Impresainungiorno.gov.it”.

L’appuntamento formativo e informativo, che ha interessato ieri la Calabria, si colloca all’interno di un più ampio ciclo gratuito di webinar, programmato per il mese di novembre, dedicato ad imprese e professionisti per favorire la conoscenza delle opportunità legate alla localizzazione in aree Zes e per scoprire le modalità tecniche di presentazione di una pratica diretta ad una Zes attraverso lo Sportello Unico Digitale.

«È evidente quanto oggi sia più che mai necessario concentrare il massimo sforzo istituzionale per imprimere un’accelerata allo sviluppo del sistema economico regionale – ha dichiarato Antonio Tramontana, Presidente di Unioncamere Calabria – a partire dal superamento di due elementi che ritengo condizionanti per i processi di cambiamento della Calabria, la burocrazia e l’assenza di un deciso piano di investimenti».

«L’istituzione delle ZES per la Calabria rappresenta, pertanto, una delle leve capaci di consentire al sistema economico regionale un salto formidabile – ha proseguito Tramontana – grazie alla semplificazione amministrativa ed alla capacità di attrazione dei capitali si inquadra quale mezzo di sviluppo sostenibile per l’import/export delle aree a vocazione industriale strettamente connesse con le grandi infrastrutture di trasporto». 

«Le imprese che si stabiliscono in una Zona Economica Speciale – ha ricordato Tramontana – beneficiano, infatti, di una semplificazione delle procedure amministrative previste per l’avvio dell’attività economica, basata sul rilascio di un’Autorizzazione Unica da parte del Commissario Straordinario della Zes e sono state istituite al fine di attrarre grandi investimenti, favorire la crescita delle imprese già esistenti o la nascita di nuovi insediamenti industriali nelle aree portuali e retroportuali e di implementare le piattaforme logistiche».

«Intendo infine sottolineare quanto il sistema informativo camerale italiano – ha detto ancora – rappresenti una eccellenza a livello europeo in termini di innovazione tecnologica e digitalizzazione. Esso gestisce dal 1996 il Registro delle Imprese, l’anagrafe delle imprese italiane, in forma completamente telematizzata dal 2010, e gestisce più della metà (il 50,42%) degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP) dei comuni italiani, veicolando, attraverso il portale “Impresainungiorno.gov.it”, centinaia di migliaia di pratiche destinate ai vari Enti coinvolti nell’avvio delle attività economiche».

«Le Camere di commercio calabresi, pertanto, anche in questo ambito – ha concluso Tramontana – operano accanto alle imprese per il loro sviluppo e per quello del sistema economico regionale tutto, fornendo il miglior apporto in termini di competenza, innovazione e semplificazione dei procedimenti ammnistrativi connessi con l’avvio di un’attività d’impresa». (rcz)  

 

Intesa tra Ice Agenzia e Unioncamere per sostenere internazionalizzazione delle imprese calabresi

Sostenere l’internazionalizzazione delle imprese calabresi. È questo l’obiettivo dell’intesa operativa siglata da Ice Agenzia e Unioncamere Calabria.

L’intesa nasce alla luce dell’accordo quadro stipulato tra Unioncamere Nazionale, Assocamerestero e ICE- Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che ha posto nuove basi fra Ice e sistema camerale per fare sistema a supporto e a difesa del Made in Italy e operante nell’ambito del Patto per l’export – il documento strategico per l’internazionalizzazione del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Attraverso l’Accordo i tre organismi hanno inteso individuare nuove linee di attività, nel rispetto delle rispettive competenze, per far crescere e consolidare la presenza delle imprese italiane nel mondo, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese e ai settori più colpiti dalla crisi economica.

L’Ice – Agenzia è infatti l’organismo attraverso cui il Governo favorisce il consolidamento e lo sviluppo economico-commerciale delle imprese italiane sui mercati esteri e che ha competenza per attuare i Piani Pubblici promozionali a sostegno delle Pmi nazionali, e proprio nell’ambito delle attività messe in campo, ICE ha creato 21 desk regionali dedicati a favorire l’internazionalizzazione delle imprese, quale punto di riferimento locale in collegamento con gli uffici ICE di promozione settoriale e la rete degli uffici ICE all’estero.

Il sistema camerale, in base all’ art. 2  del D.lgs n. 219/2016,  opera a sostegno alla competitività delle imprese  e dei territori sui mercati internazionali, e  a tal riguardo  realizza attività di sostegno della promozione delle imprese sui mercati internazionali e per la valorizzazione del Made in Italy, attraverso l’attuazione di numerose azioni che vanno dall’organizzazione di missioni commerciali all’accesso a iniziative e programmi comunitari, all’assistenza per la promozione di accordi tecnico-produttivi e commerciali con l’estero fino al supporto per la tutela della proprietà intellettuale.

«In un periodo così delicato per il sistema imprenditoriale regionale, e non solo, è fondamentale che le imprese possano riuscire a conoscere e a sfruttare a pieno tutte le opportunità che vengono messe a disposizione dalla rete di attori delegati ad operare a vario titolo per accrescerne la competitività internazionale – ha dichiarato Antonino Tramontana, presidente di Unioncamere Calabriae noi, come sistema camerale calabrese, che da sempre ci adoperiamo per accompagnare sui mercati internazionali piccole e piccolissime imprese, siamo davvero felici di poter strutturare sul territorio la collaborazione con Ice – agenzia, che certamente consentirà alle nostre imprese di poter beneficiare di importanti servizi e progettualità».

«Sono lieto dell’intesa con Unioncamere Calabria – ha commentato Carlo Ferro, Presidente di Ice Agenzia – perché risponde a molte delle linee guida di un’Ice che vuole rendere i suoi servizi a supporto del Made in Italy più moderni e più fruibili da parte delle imprese, particolarmente le Pmi: il focus sul Mezzogiorno, l’attenzione a raggiungere un maggior numero di imprese andando sul territorio, la collaborazione col sistema camerale anche grazie all’eccellente lavoro fatto con Unioncamere. Soprattutto l’attenzione verso la Calabria».

«Il dinamismo delle sue imprese verso i mercati esteri – ha proseguito – è nei risultati di un export in crescita tendenziale del 33,3% nel primo semestre di quest’anno. Ma c’è ancora un grande potenziale di eccellenze da portare nel mondo. Sono confidente che con i nostri partner locali, Regione e Camere di Commercio, un più ampio numero di PMI potrà accedere ai nostri servizi, dalla partecipazione a fiere estere, alla formazione, alle piattaforme di e-commerce, alle tecnologie di tracciabilità per la  protezione del made in Italy, per citarne alcuni».

A seguito  dell’intesa operativa,  nei prossimi mesi, saranno realizzati, presso le sedi delle Camere di Commercio calabresi, associate ad Unioncamere Calabria,  incontri con il team “Desk Regionali” di Ice Agenzia dedicati alle aziende veicolate dal sistema camerale calabrese, quale occasione per integrare l’offerta di servizi e di tutoraggio finalizzati ai processi di internazionalizzazione e di promozione in mercati esteri e nazionali.

Unioncamere Calabria si inserisce, pertanto, tra i partner istituzionali del progetto Desk Regionali (al pari degli altri attori del Sistema Italia, quali ad esempio Sace, Simest, CDP e Regioni). (rcz)

È online il sito Sportelli consumatori Calabria

Da oggi è online il sito sportelliconsumatoricalabria.it, una iniziativa di cui è soggetto attuatore la Regione Calabria – Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali – partner Unioncamere Calabria, che prevede la realizzazione in tutte le regioni di una rete di Sportelli allo scopo di aumentare il livello di consapevolezza dei diritti dei consumatori con attività di informazione, formazione e supporto.

Aggregatore di informazioni e news è il sito www.sportelliconsumatoricalabria.it che veicola aggiornamenti sulle normative, opportunità quali bonus e contributi, buone pratiche, consigli e casistiche su tematiche quali telefonia, assicurazioni, e-commerce, energia, banche, poste, viaggi.

Online sarà possibile trovare un punto di riferimento saldo e qualificato per contattare gli sportelli, che coprono tutto il territorio regionale, ma anche per reperire immediatamente risposte ai principali interrogativi e conoscere le ultime notizie sull’evoluzione della normativa e delle casistiche. (rrm)

INFRASTRUTTURE: ECCO LE 12 PRIORITÀ
PER UN VERO SVILUPPO DELLA CALABRIA

Strade, ferrovie, Porti e Aeroporti. Sono queste le priorità individuate da Unioncamere Calabria nel Libro Bianco delle priorità infrastrutturali della  Calabria, volto a contribuire a disegnare una strategia di medio-lungo periodo sullo sviluppo infrastrutturale regionale.

Un documento che «racconta a l’impalcatura infrastrutturale regionale, la viabilità e il trasporto delle persone e delle merci, mettendo in evidenza l’attuale dotazione e i desiderata a cui le imprese non sono più disposte a rinunciare» e che «non rappresenta una sterile elencazione delle incompiute quanto una doverosa analisi da cui partire per programmare interventi di rilancio puntuali e qualificati da consegnare ai decisori politici per l’assunzione di policy responsabili ed al sistema economico e produttivo per l’attrazione di investimenti», ha detto il presidente di Unioncamere Calabria, Antonino Tramontana.

Il documento è stato presentato di fronte a circa 200 partecipanti, nel corso dell’evento promosso da Unioncamere Calabria e dalle Camere di commercio  calabresi con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti nell’ambito del Programma Infrastrutture,  Fondo di Perequazione 2019-2020 di Unioncamere nazionale. 

Tra i macro obiettivi, l’Ente ha individuato tre priorità, ossia: superare la marginalità geografica migliorando i collegamenti “veloci” con il resto del Paese, con l’Europa e il mondo ed il relativo livello di intermodalità: sviluppo dell’Alta Velocità ferroviaria ed efficientamento dei sistemi aeroportuale e portuale; Potenziare la mobilità interna ottimizzando i collegamenti stradali e ferroviari tra le due coste, con i territori più interni e in direzione nord-sud, per permettere l’agevole fruizione del territorio, senza dimenticare la connettività digitale e, infine, puntare a un sistema dei trasporti più sostenibile rafforzando o l’intermodalità e l’integrazione dei servizi, riducendo la dipendenza dal «tutto strada» a favore delle modalità più green (ferrovia e autostrade del mare) ed aumentando il livello di servizio offerto a turisti, residenti e imprese.

«Lo sviluppo economico, politico e sociale di un territorio – ha evidenziatoTramontana – non può prescindere da un adeguato ed evoluto sistema di collegamento infrastrutturale materiale e immateriale. È prioritario riconoscere che la realizzazione di infrastrutture determina una creazione di valore e impatta fortemente sulla crescita economica di un territorio generando, a cascata, ricadute positive per effetti sia diretti che indiretti. Si pensi, ad esempio, all’incremento della produttività degli attori economici che ne usufruiscono, alla promozione della concorrenza e della cooperazione, all’aumento del PIL e non da ultimo alla creazione di posti di lavoro».

Per Tramontana, infatti, «occorre compiere un passo importante, scrivere un’agenda di sviluppo infrastrutturale della Calabria, creare sinergie istituzionali con il Governo regionale, il comparto associativo, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali, il mondo dell’Università e della Ricerca e mettere a sistema le risorse disponibili. Il sistema camerale regionale, rappresentato da Unioncamere e Camere di commercio calabresi, e supportato dalla società in house Uniontrasporti, detiene un notevole patrimonio di competenze tale da consentirgli di giocare un ruolo di primo piano per lo sviluppo infrastrutturale e per la ripresa dell’economia della regione».

Quella proposta, dunque, è un’analisi lucida «sul potenziale infrastrutturale della Calabria, in ascolto e insieme ai principali portatori d’interesse territoriali, attraverso valutazioni di contesto e attingendo ai fondi d’investimento dedicati, si potrà realmente sostenere e rilanciare la crescita e la competitività del sistema imprenditoriale regionale».

Il documento, infatti, individua 12 opere prioritarie di livello sovraregionale/regionale, ossia: Alta velocità Salerno-Reggio Calabria; Linea jonica Sibari-Melito Porto Salvo e trasversale Lamezia Terme-Catanzaro Lido: adeguamento e velocizzazione; SS 106 Jonica: ammodernamento; A2 Autostrada del Mediterraneo: completamento e messa in sicurezza; Linea Metaponto-Sibari-Bivio Sant’Antonello: potenziamento; Linea Rosarno-S. Ferdinando: adeguamento PRG dei due impianti; Porto di Gioia Tauro: potenziamento; Porto di Gioia Tauro: miglioramento accessibilità stradale; Sistema aeroportuale regionale: potenziamento e miglioramento accessibilità; SS 182 Trasversale delle Serre: completamento; Sviluppo della portualità turistica e commerciale e Ciclovia Magna Grecia: realizzazione tratti mancanti.

Andando a livello locale, il Libro Bianco ne ha individuate 11 di opere prioritarie che, se realizzate, porteranno a un concreto contributo allo sviluppo dei territori. Si tratta della messa in sicurezza della SS 107; del completamento della Strada del medio Savuto-Piano Lago – Marcellinara; del completamento della ss 182 (in località Vibo-Pizzo), svincolo A2 di Sant’Onofrio; messa in sicurezza della Strada Mare-Montagna (SS 522 Tropea–Angitola e SS 110 Angitola-Serra San Bruno);5 Galleria di attraversamento al centro abitato di Vibo Valentia e collegamento Mare; completamento della Pedemontana della piana di Gioia Tauro; completamento della strada Bovalino-Bagnara; la realizzazione del collegamento Gallico-Gambarie; Bonifica siti contaminati (SIN) di Crotone, finalizzata ai lavori di collegamento tra porto vecchio e porto nuovo; ammodernamento e adeguamento SS 504 Mormanno-Scalea e ammodernamento e adeguamento della SS 283 della strada delle Terme Luigiane.

Andando ancora più nel dettaglio e sulle opere che interessano a livello regionale, lo studio propone delle schede in cui viene spiegata l’opera. Parte con l’AV Salerno-Reggio Calabria, indicandola come una infrastruttura di rilevanza internazionale, il cui stato è in «fattibilità tecnico-economica».

«L’intervento programmato prevede la realizzazione di un’infrastruttura in nuova sede, allontanarsi dalle dorsali esistenti, con parametri prestazionali che assicurino lo sviluppo del traffico passeggeri veloce, ma anche il potenziamento del trasporto merci, in adduzione al porto di Gioia Tauro. L’intera linea è stata divisa in 6 lotti funzionali, per un costo complessivo stimato di quasi 26 miliardi, che dipenderà dal tracciato scelto durante la fase di progettazione. In aggiunta, è previsto il raddoppio della linea esistente Cosenza-Paola/S. Lucido (attraverso la nuova galleria Santomarco), finalizzato a potenziare il collegamento tra la linea adriatica e quella jonica, sia per il trasporto passeggeri che merci. Nel PNRR sono previsti finanziamenti per 11,2 mld e la conclusione entro il 2026 della tratta di 35 km tra Battipaglia e Romagnano, in Campania. Per velocizzarne la progettazione e successiva realizzazione è stato individuato un commissario straordinario (Vera Fiorani, RFI). Sulla linea storica è previsto un upgrading infrastrutturale e tecnologico, per un investimento di 400 mln €, completamente disponibili».

Ma quali sono i benefici? Oltre a quello di ridurre di 80 minuti i tempi di percorrenza tra Roma e Reggio, facendolo diventare di 3 ore e 40 minuti, viene evidenziato quello che consentirà di sviluppare nuovi traffici viaggiatori lungo l’asse nord-sud della penisola, a beneficio anche dei collegamenti da e per la Sicilia, accelerando dinamiche di crescita economica, sociale e turistica. Il vantaggio economico misurato in Italia rispetto ai servizi passeggeri ad AV è di circa 1% di Pil di incremento in più all’anno.

Un’altra opera e che è stata oggetto di dibattito, è la statale 106, indicata come opera di rilevanza sovraregionale. L’infrastruttura, che si sviluppa lungo la fascia jonica per 491 km, «necessita di una riqualificazione complessiva a nell’intero tratto calabrese per poter assolvere in sicurezza al ruolo di asse di penetrazione nella regione in direzione nord-sud e per migliorare l’accessibilità dei centri urbani dell’entroterra, in questa parte di territorio in generale poco fornito di infrastrutture adeguate ai tempi e alla domanda».

«Ad oggi – si legge nella scheda – sono in corso di realizzazione i lavori del 3° megalotto, tra Sibari e Roseto Capo Spulico (1.335 mln € finanziati), che dovrebbero essere ultimati entro il 2026. Il tracciato in variante della tratta Crotone-Catanzaro (1.500 mln €), presenta ad oggi il finanziamento di 220 mln € sul Fondo Sviluppo e Coesione per la realizzazione del primo stralcio funzionale (Crotone-Cutro). Il progetto di fattibilità tecnico-economica della tratta Sibari-Crotone, nella prospettiva tendenziale di strada a 4 corsie, risulta completato a febbraio 2022; entro la fine dell’anno è invece prevista la conclusione dello studio progettuale della tratta sino a Reggio Calabria. Altri finanziamenti potrebbero arrivare grazie alla richiesta avanzata di inserimento della parte mancante della SS 106 nella proposta di revisione della Rete Transnazionale dei Trasporti (Ten-t), il cui esito sarà noto ad inizio 2023».

Benefici: miglioramento degli standard di servizio, innalzare il livello di sicurezza con costi e tempi sostenibili, riducendo nel contempo l’impatto ambientale dell’infrastruttura e determinando una ricaduta economica immediata sul territorio.

Per il Porto di Gioia Tauro, opera di rilevanza sovraregionale, il documento ha evidenziato come sia opportuno che le risorse destinate al nodo calabrese vengano spese in fretta, «con una tempestiva realizzazione degli interventi, per giungere quanto prima agli obiettivi prefissati in fase di programmazione, anche in termini di rete Ten-T».

Tra l’altro, nel documento viene evidenziato come il Porto sia destinatario di tre interventi del Pnrr a sostegno del suo sviluppo, che prevedono il completamento della banchina di ponente lato nord; potenziamwnto urbanizzazione dell’area industriale; elettrificazione della banchina Ro-Ro, intervento pilota di Cold Ironing, che punta alla riduzione dell’impatto ambientale sulle attività portuali attraverso la riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico. Previsti, poi, dall’Autorità di Sistema Portuale altri interventi necessari alla crescita e alla diversificazione delle funzioni del porto.

Sempre sul porto, viene poi ricordato che, sempre col Pnrr, saranno finanziati due interventi stradali ritenuti sostenibili, proprio perché a supporto dell’intermodalità. Si tratta di due opere che andranno a migliorare l’accessibilità stradale del porto di Gioia.

Ma non esiste solo il Porto di Gioia Tauro. «Emerge – viene rilevato nel documento – una scarsa valorizzazione dei porti regionali e importanti carenze dotazionali e funzionali, che ne vanificano le potenzialità. È necessario valorizzare i nodi esistenti e garantire collegamenti efficaci con le infrastrutture terrestri, stradali e ferroviarie».

Il Libro Bianco, dunque, ribadisce che «sia sul fronte commerciale che su quello turistico, servono infrastrutture potenziate, fondali adeguati e collegamenti con l’entroterra validi. Ma soprattutto il mondo economico calabrese chiede una visione integrata e coordinata del sistema portuale, che superi i frazionamenti e la competizione tra nodi vicini e che supporti uno sviluppo sostenibile, economico e sociale del territorio».

«Nel Piano Operativo Triennale dell’AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio – viene spiegato – sono previsti progetti per lo sviluppo del porto di Crotone, finalizzati alla riqualificazione dell’area ex Sensi e allo sviluppo della crocieristica. A Vibo Valentia sono stati finanziati i lavori di riqualificazione delle banchine Pola, Buccarelli, Tripoli e Papandrea, mentre è in dirittura di arrivo l’approvazione dell’adeguamento tecnico funzionale del Piano Regolatore Portuale di Corigliano Calabro. Per il porto di Taureana di Palmi è previsto il completamento della banchina di riva e la riqualificazione dell’area portuale. Per i porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, ricadenti sotto la circoscrizione dell’AdSP dello Stretto, il PNRR ha previsto finanziamenti per, rispettivamente: l’adeguamento e il risanamento della banchina Margottini; il risanamento strutturale della banchina scivolo 0, la realizzazione di una nuova banchina per i mezzi veloci e di un terminal passeggeri».

A proposito del Sistema aeroportuale regionale, Unioncamere ha evidenziato come «nel 2021 il sistema aeroportuale calabrese ha trasportato circa 2 mln di passeggeri, in calo del 44% rispetto al dato pre-pandemico, ma in crescita del 73% rispetto al 2021. Allo stato attuale, il sistema aeroportuale calabrese risulta scarsamente integrato con il sistema complessivo dei servizi e dei collegamenti interni alla regione. Un fattore cruciale per il rilancio e lo sviluppo di questo sistema è l’aumento dell’accessibilità delle aerostazioni, attraverso collegamenti che integrino i servizi aerei con il trasporto terrestre, in particolare quello ferroviario, per ampliare l’area servita e la qualità dell’esperienza dei utenti. Nel Piano industriale di sviluppo aeroportuale approvato a marzo 2021 dalla società di gestione dei tre scali calabresi (S.A.CAL. spa) è previsto uno sviluppo delle infrastrutture, nonché una trasformazione nel modello di business».

Quali gli interventi? Per Lamezia Terme, è prevista la realizzazione e di un nuovo terminal (costo stimato di 50 mln €, con mix di risorse pubbliche e private), da ricavare nell’area del terminal merci e senza interagire con l’attuale aerostazione; per Reggio Calabria interventi mirati a migliorare e riqualificare le strutture di volo, il terminal, la gestione dei bagagli e la sicurezza; per Crotone, infine, ampliamento dell’aerostazione e costruzione di nuovi hangar presumibilmente da destinare al ricovero di mezzi aerei antincendio.

Interventi che, se saranno portati a termine, porteranno benefici ai cittadini, ai turisti e al sistema economico. Per questo, «è necessario rafforzare – viene evidenziato – le infrastrutture aeroportuali e la loro accessibilità terrestre, anche per favorire nuovi insediamenti produttivi destinati all’innovazione e allo sviluppo di nuove tecnologie in ottica sostenibile; potenziare i servizi di trasporto delle merci; diversificare l’offerta commerciale, sulla base degli effettivi bacini di utenza dei diversi scali».

Accanto a tutte queste priorità, Unioncamere Calabria, tuttavia, ha ricordato che bisogna monitorare «in maniera costante i manufatti infrastrutturali esistenti (soprattutto quelli datati) e di conseguenza procedere ad una rigenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle risorse in essere, da effettuare in maniera programmata, innovativa e coordinata, in modo da incidere il meno possibile sulla normale circolazione»; «snellire le procedure di approvazione dei progetti, apportando innovazioni organizzative e autorizzative, eliminando le frammentazione e sovrapposizioni delle responsabilità del sistema pubblico, le possibili controversie e le regole poco chiare per giungere ad una cantierizzazione rapida delle opere».

E, ancora, «completare, in tempi rapidi, le opere già cantierizzate, per superare le difficoltà di circolazione dovute ai cantieri e giungere all’utilizzo del nuovo sistema di trasporto progettato; potenziare i collegamenti dell’ultimo miglio, spesso difficoltosi per le imprese, in termini di tempo, agendo anche con piccole infrastrutture che migliorano le criticità e i colli di bottiglia puntuali; migliorare la sicurezza delle strade e delle ferrovie esistenti, a partire da una buona progettazione, perseguendo standard europei per la gestione efficiente dei servizi di trasporto, come i sistemi di segnalamento ferroviario».

Insomma tutte azioni che, accompagnate da attività di sensibilizzazione, informazioni, confronto e condivisione con il territorio per aumentare la sensibilità e la consapevolezza di cittadini e operatori, sulle problematiche dei trasporti, potrebbe portare a realizzare una Calabria che non è più isolata, ma è il centro del Mediterraneo e del Sud.

SS 106, l’assessore Dolce: Prossimo mese completata progettazione da Sibari a Catanzaro

La Statale 106 «è una delle priorità». È quanto ha ribadito l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Dolce, a margine dell’incontro organizzato da Unioncamere Calabria sulle infrastrutture, specificando che «stiamo lavorando a stretto contatto con l’Anas, l’Ufficio progettazione di Anas affinché «i progetti vadano avanti rapidamente e sono andati avanti rapidamente».

«Nel prossimo mese – ha annunciato Dolce ai giornalisti – tutta la progettazione della parte a nord di Catanzaro, quindi da Sibari a Catanzaro, sarà completata e portata anche al parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici. È un grosso risultato, così come un grosso risultato è avere un quadro complessivo di tutta la statale 106 che è stato fatto, quindi avere un’idea di come può poi completarsi la statale 106 anche a sud di Catanzaro».

«Quanto ai tempi, noi abbiamo come prima attività il tratto Crotone-Cutro, che – ha proseguito Dolce – è già  stato finanziato come progetto bandiera, e sarà il primo a partire e ad essere sottoposto all’esame del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e poi a seguire ci sono le altre. Una volta che c’è la progettazione pronta, saremo in grado di intercettare i finanziamenti che saranno disponibili nel prossimo futuro, speriamo che ce ne siano».

«Questo, ovviamente – ha rilevato – non dipende da noi: noi stiamo facendo anche un grosso lavoro per ottenere finanziamenti per portare avanti questa opera fondamentale, adesso vediamo con il nuovo governo. È chiaro che stiamo parlando di un’arteria che va da Taranto a Reggio Calabria. Fino a Sibari, con il Megalotto 3 ci siamo arrivati con le quattro corsie, vogliamo arrivare a Reggio Calabria: e su questo stiamo facendo uno sforzo».

L’assessore, poi, ha spiegato che non è solo la Statale 106 a essere al centro dell’azione della Giunta Occhiuto: ci sono anche le infrastrutture fondamentali, l’alta velocità, la ferrovia jonica e i porti. E, proprio sui porti, Dolce si è soffermato sul Porto di Gioia Tauro, ribadendo che «è un’eccellenza dal punto di vista del trasbordo» e che «deve trasformarsi o evolversi come un porto che sia capace di accogliere merci e trasportarle via ferrovia e via gomma nel resto d’Italia e in Europa».

«Su questo ci stiamo impegnando tanto, le Ferrovie stanno sviluppando il gateway – ha spiegato – e già sono partiti diversi treni per le varie destinazioni come Padova e Bologna. Quindi, l’impegno della Giunta Occhiuto e mio personale è quello di realizzare queste opere che sono in parte già progettate o in corso di progettazione avanzata, perché poi il problema della Calabria è riuscire a mettere a terra e realizzare le opere».

«Ci sono interessi diversi – ha concluso – a volte anche contrastanti, interessi locali che magari vanno contro l’interesse generale, e questi interessi – ha rilevato l’assessore regionale – devono trovare una sintesi e una sinergia rispetto agli interessi regionali e poi anche nazionali».

Agostinelli: «Prossime priorità rigassificatore e ampliamento della linea ferroviaria»

Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Jonio, si è detto «favorevole al rigassificatore dentro il porto di Gioia Tauro».

Agostinelli, che ha partecipato al dibattito di Unioncamere Calabria, ha evidenziato che «c’è un progetto già praticamente approvato presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici, prevede un accosto esterno al porto di Gioia Tauro, e una condotta, una pipe line che corre periferica ai terminal per andare nelle aree retroportuali».

«Ci interessa molto – ha spiegato – per il discorso della piastra del freddo, che ci vede condividere questo obiettivo con il governo regionale attuale. Stiamo sistemando delle aree portuali anche per accogliere questa piastra del freddo: sono lavori compresi nel Pnrr, 10 milioni di euro che stiamo progettando, è in piedi la progettazione definitiva».

«Le priorità che abbiamo raggiunto è il gateway ferroviario – ha evidenziato ancora – perché una volta tanto non parliamo di infrastrutture che devono venire ma di infrastrutture già perfettamente realizzate, collaudate e funzionanti. Le prossime priorità sono il rigassificatore e l’ampliamento e il rafforzamento della linea ferroviaria per regalare anche l’alta capacità al porto di Gioia Tauro».

«In questo momento – ha detto Agostinelli – con la politica regionale c’è una perfetta sintonia di visioni, proprio sul rigassificatore la pensiamo esattamente allo stesso modo. Quanto ai collegamenti ferroviari, non dipende dalla politica regionale ma dal Pnrr, da quanto Rfi sarà in grado di progettare e realizzare sulle dorsali tirrenica a jonica per dare l’alta capacità in uscita e in entrata al porto di Gioia Tauro».

«Il porto di Gioia Tauro è l’11esimo Porto del Mediterraneo, in crescita. Anche quest’anno sfioreremo i tre milioni e mezzo di contenitori», ha ricordato Agostinelli, aggiungendo che il Porto può significare il rilancio non solo della Calabria ma dell’intero Meridione».

«Lavorando giorno per giorno – ha concluso – abbiamo coscienza di tanti problemi, da quelli dell’organizzazione del lavoro portuale, alla sicurezza, alla legalità: sono principi che non ci devono abbandonare mai. Il nostro grande problema è la pianificazione delle spese e la programmazione delle spese. Abbiamo delle date limite, come il 2030 per l’elettrificazione delle banchine. Ma non è un problema di fondi, ma di semplificazione di una burocrazia che ci asfissia». (rrm)

Unioncamere Calabria: Un tavolo di lavoro regionale per lo sviluppo del sistema turistico

È in fase di sottoscrizione un protocollo di intesa tra Unioncamere Calabria, per conto del sistema camerale calabrese, e il Dipartimento Turismo, Marketing territoriale e Mobilità, rappresentato dall’assessore Fausto Orsomarso,  finalizzato a mettere a sistema le diverse attività, competenze, strumenti e risorse finalizzate alla promozione e allo sviluppo del patrimonio turistico e culturale del territorio calabrese.

Un obiettivo, quello di favorire lo sviluppo del sistema turistico calabrese, che è stato ribadito nel corso del tavolo virtuale a cui hanno partecipato il sistema camerale calabrese, la Regione Calabria, Enit e Isnart, dal titolo Dal Tour Al Turismo attraverso i dati, organizzato da Unioncamere Calabria e le Camere di commercio Calabresi.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con Isnart e nell’ambito delle attività concordate con Unioncamere Nazionale, attraverso il Progetto Fondo Perequativo “Sostegno al Turismo 2019-2020”.

I lavori sono stati aperti dal presidente di Unioncamere Calabria, dott. Antonino Tramontana, che, nel ringraziare i rappresentanti istituzionali per la loro presenza, ha sottolineato l’importanza di realizzare delle sempre più strette sinergie funzionali alla crescita del territorio regionale, e quindi delle imprese, evidenziando come siano in fase di definizione accordi di collaborazione con alcuni dipartimenti regionali.

Collaborazione, sinergie e univocità dei messaggi sulla Calabria: sono state parole chiave all’interno di tutti gli interventi, a partire dal nuovo modo di comunicare la “Calabria Straordinaria”, che ha visto lavorare in maniera strutturata e cooperativa i vari dipartimenti della Regione Calabria, e che richiedono l’impegno fattivo anche di tutti gli stakeholders del settore turistico.

Gli argomenti trattati hanno inteso analizzare il concetto di “destinazione turistica” nella sua completezza, non solo in termini di dimensioni, flussi turistici e caratteristiche strutturali dell’offerta, ma anche in chiave di riconoscibilità e valorizzazione dell’identità distintiva, nonché di reputazione e identità digitale.

Nell’ambito della mattinata, è stato discusso il report di analisi turistico-territoriale  dell’“Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio calabresi”,   che è stato presentato dal Dott.  Paolo BULLERI, Dirigente Area Valorizzazione Ecosistemi Turistici e Culturali di ISNART, il quale dopo avere presentato le caratteristiche generali della filiera turistica regionale (che consta di oltre 17 mila imprese registrate nel secondo trimestre del 2022 pari il 9,5% della filiera turistica nazionale) si è focalizzato sui dati derivanti dalle indagini effettuate sui turisti in Calabria e sull’analisi dei sentiment sulla destinazione pilota “La Calabria dei Borghi”.

In generale, i turisti che visitano la Calabria sono giovani e fanno vacanze prettamente all’insegna di mare e natura. 

La regione Calabria vanta un’ampia componente turistica giovanile: il 38,3% dei vacanzieri appartiene alla Generazione Y (28-41 anni) e il 9,6% alla Z (under 27). Dall’indagine diretta di Isnart ai turisti nella regione, per quanto riguarda le motivazioni di vacanza, spiccano mare e turismo di ritorno.

Importanti però, due altri aspetti in parallelo:

  • La ricerca di un contatto diretto con la natura (16,3%);
  • La necessità di recarsi in regione per motivi di lavoro (14,0%).

Queste quote, superiori alle medie nazionali, coniugano spesso tendenze di mercato e territorio attraverso in primis la staycation

Per quanto attiene la destinazione turistica pilota “La Calabria dei Borghi” (che consta di 23 comuni), l’analisi del Sentiment la descrive come un’area di forte impronta turistico-culturale, enogastronomica, balneare e religiosa. Tra le attività svolte nella destinazione, spiccano le giornate al mare e le escursioni e gite in borghi e città, unendo spesso cultura e religione; si aggiungono degustazioni di prodotti enogastronomici locali. 

Nel complesso, il sentiment dei turisti è in prevalenza positivo. È inoltre interessante notare come la maggior parte delle recensioni riguardi aspetti della destinazione di carattere generale e, in parte, la sua organizzazione e raggiungibilità, cui fanno capo delle quote importanti di giudizi negativi. 

Importanti spunti di lavoro sono emersi in occasione della tavola rotonda “Dati, progetti e prospettive per il turismo calabrese”,  a cui hanno partecipato:

Il dott. Giacomo Giovinazzo, Dirigente Generale Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione Regione Calabria, che ha presentato alcune linee strategiche della nuova programmazione dedicate alla diversificazione agricola e alla formazione, sottolineando come il turismo rappresenti un elemento importante per il completamento della multifunzionalità agricola.

Il Dott. Fortunato Varone, Dirigente Generale Dipartimento Sviluppo economico e Attrattori culturali Regione Calabria, che nel rimarcare la presenza di un’inestimabile patrimonio artistico e culturale dei borghi della Calabria, ha esposto alcune progettualità regionali, tra cui quelle legate alla digitalizzazione di tale patrimonio e sul miglioramento della capacità di fruizione da parte dei turisti.

La dott.ssa Maria Antonella Cauteruccio, Dirigente Generale Reggente Dipartimento Turismo, Marketing territoriale e Mobilità Regione Calabria, che nel raccontare come la linea di comunicazione regionale sia finalizzata a narrare una Calabria autentica e per marcatori distintivi, ha presentato alcune linee progettuali, tra cui quelle per il potenziamento dell’offerta in termini di turismo esperienziale e per la promozione nei mercati esteri al fine di attrarre maggiori turisti stranieri.

Il Dott. Claudio Moroni, Dirigente Generale Dipartimento Infrastrutture e Lavori pubblici Regione Calabria, che ha offerto un quadro sulle progettualità legate alle infrastrutture sulle quali la Regione sta lavorando in maniera organica, presentando alcune linee prioritarie di intervento.

La dott.ssa Elena Di Raco, Responsabile Studi Statistici E Ricerche di Enit che ha illustrato l’andamento dei flussi turistici internazionali, riportando alcune importanti informazioni su dati e caratteristiche dei mercati internazionali ed evidenziando una importante ripartenza del turismo statunitense e canadese, e che ha inoltre offerto una panoramica delle azioni di supporto dell’ente nazionale.

I lavori sono stati coordinanti dalla dott.ssa Erminia Giorno, Segretario Generale di Unioncamere Calabria, che nel corso degli interventi, ha condiviso l’importanza di ripartire da un nuovo storytelling e del racconto di una Calabria bella, di una Calabria straordinaria, all’interno del cui cappello devono riconoscersi tutti gli stakeholders al fine di poter costruire una vera Dmo. (rcz)