L’Università Mediterranea di Reggio premiata a Forum PA 2024

È con il progetto 4Smart che l’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha vinto l’evento nazionale Forum Pa 2024 del premio “PA a colori” 2024 nella categoria PA sostenibile.

l progetto, realizzata da una partnership composta dall’Università degli Studi di Torino, l’Università Sapienza di Roma, l’Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e Università del Piemonte Orientale e Consorzio Interuniversitario sulla Formazione Co.In.Fo, risponde alla crescente necessità degli Atenei di adottare soluzioni sostenibili e tecnologicamente avanzate per migliorare il benessere, l’efficienza e l’innovazione all’interno degli ambienti universitari.

Il progetto si focalizza sull’analisi di dati sul comfort ambientale (temperatura, inquinamento acustico, smog ecc.) all’interno di spazi degli Atenei, attraverso un «ecosistema sperimentale» di misure derivate da sensori, che sfruttano le potenzialità dell’IoT e Cloud. I dati raccolti sono stati in seguito elaborati, condivisi e confrontati con gli Atenei coinvolti.
Il progetto ha coinvolto a vario titolo il personale dell’Ateneo reggino, sulle tematiche della gestione dei consumi energetici, degli spazi, della didattica e dei sistemi informativi. In particolare, nell’ambito di un articolato percorso di formazione, è stata effettuata l’installazione di sensori ambientali in alcune aule dell’Ateneo ritenute significative ai fini dell’analisi. È stato effettuato il monitoraggio dei parametri ambientali (temperatura, qualità dell’aria, ecc.) per un arco temporale di un anno, consentendo di ricavare utili informazioni volte al miglioramento della qualità della vita della popolazione studentesca nell’ambito delle proprie attività didattiche. (rcz)

Alla Mediterranea il Simposio “Network, Markets & People”

Prende il via domani, all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Simposio Nmp (Networks, Markets & People), che vede coinvolti oltre mille studiosi, molti dei quali in arrivo da 20 Paesi, oltre 350 articoli presentati, 45 sessioni scientifico e 12 eventi speciali.

Un evento, quello del Simposio Nmp, che vuole promuovere il dibattito interdisciplinare e accompagnare il trasferimento al territorio dei risultati della ricerca.

L’Ateneo reggino, dunque, rivendica una centralità sullo scacchiere universitario euromediterraneo che guardi non più verso un Nord mitteleuropeo spesso mitizzato (e non sempre a proposito), ma piuttosto a inedite sinergie tra Est e Ovest d’Europa che risultino incardinate sulla ricerca e l’approfondimento.

«L’Università “Mediterranea”, attraverso Nmp, continua a offrire il proprio significativo contributo al dibattito scientifico nazionale – ha rilevato il Rettore, Giuseppe Zimbalatti – e riafferma la propria centralità nel dialogo tra i Paesi del Mediterraneo».

E Francesco Calabrò, direttore scientifico del Simposio Nmp, rimarca quanto sia stata certosina l’opera di preparazione della “tre giorni” di studi e confronto in riva allo Stretto.

«Le trasformazioni urbane, lo sviluppo delle aree interne, la valorizzazione del patrimonio culturale, la transizione ecologica e digitale saranno un po’ il cuore della nostra ‘tre giorni’ di studi – ha dichiarato il docente di Estimo del Dipartimento Diceam (Ingegneria civile, energia, ambiente e materiali) dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria –. Alla promozione nuove generazioni sarà dedicato il conferimento di due premi: l’ “Edoardo Mollica” destinato a giovani ricercatori e il “Valeria Morabito”, riconoscimento per giovani ancora in formazione. La cerimonia d’apertura, col tributo a Roberto Camagni portato dal panel internazionale di keynote speakers, traccerà gli orizzonti della ricerca in questi settori».

Nell’intensa sequenza di sessioni di lavoro, tre i momenti-chiave

Intanto il Tavolo nazionale del Turismo culturale promosso da Icomos Italia e Icomos internazionale, tra promozione dei territori turisticamente periferici e il sovraffollamento turistico dei luoghi più visitati. Un secondo “zenit” riguarderà il progetto d’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa sul Paesaggio culturale bizantino nelle aree interne del Mediterraneo. E non mancherà un approccio scientifico agli effetti generati dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto: focus promosso dal Diceam sulle ricadute del collegamento sul mercato immobiliare di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria. (rrc)

Al prof. Federico Butera il dottorato di ricerca honoris causa in Architettura della Mediterranea

Nei giorni scorsi, nell’Aula Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Rettore, Giuseppe Zimbalatti, ha conferito il dottorato di Ricerca Honoris Causa in Architettura al professore Federico Butera per la sua 1attività di ricerca, di divulgazione scientifica e progettazione nel settore dell’uso razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili nell’ambiente costruito».

L’evento, promosso dai Dipartimenti Pau e d’ArTe della Mediterranea, segna il riconoscimento all’attività di ricerca del prof. Butera, per i suoi molti interventi energeticamente sostenibili nel campo della progettazione edilizia e urbana, anche nei paesi in via di sviluppo.
Nella Lectio Magistralis, Butera ha mostrato quanto l’efficienza nell’uso delle risorse e dell’energia può indirizzare la nostra società verso un cammino sostenibile, ricco di interconnessioni tra le parti di quel sistema meravigliosamente complesso che è il nostro pianeta.
È autore di circa 250 articoli scientifici, di 15 fra libri e manuali e di numerosi articoli, per una divulgazione scientifica che ha accompagnato la formazione di almeno tre generazioni di studenti. (rrc)

Alla Mediterranea un corso di formazione informatica per i medici con applicazioni di IA

L’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Reggio Calabria, assieme all’Università Mediterranea di RC, ha organizzato un Corso di Educazione Continua in Medicina sul tema Corso Office di formazione informatica per medici chirurghi ed odontoiatri con applicazioni di intelligenza artificiale.

Un corso resosi necessario in quanto le competenze digitali e, in generale, l’innovazione tecnologica, rappresenteranno, entro i prossimi due decenni, il novanta per cento di tutti i posti di lavoro afferenti al Sistema Sanitario Nazionale. Genomica, Medicina digitale, Intelligenza artificiale e Robotica cambieranno i ruoli e le funzioni del personale clinico di tutte le professioni nel prossimo futuro e garantiranno un approccio olistico e personalizzato alla salute.

«L’avvento dell’intelligenza artificiale in campo medico – ha sottolineato il presidente dell’Ordine, dottore Pasquale Venezianoè una di quelle cose che potrebbero modificare in maniera davvero efficace il sistema di assistenza ai pazienti, sia riguardo le branche chirurgiche, in particolare la Robotica, che per la Medicina generale. E’ chiaro che la stessa deve essere adeguatamente gestita anche perché solo tra qualche anno si potrà avere la certezza dei suoi benefici in campo medico».

«A dimostrazione – ha continuato il presidente – che è importante, per tutti coloro che conseguono una laurea in Medicina, un costante aggiornamento perché vi è una continua evoluzione sia in campo diagnostico che terapeutico, per cui ciò che oggi risulta una certezza, domani potrebbe non esserlo. Per questo motivo abbiamo pensato di organizzare questo Corso che serve a dare le prime nozioni sull’applicazione di AI in campo medico, cosa che in questo momento è all’attenzione di tutti per le sue future prospettive». 

«Tenteremo non soltanto di dare ai medici che frequentano il Corso una formazione di base riguardo l’informatica – ha spiegato l’ingegnere in Telecomunicazioni, Orientamento informatico, abilitato alla professione, Maurizio Campoloma avremo anche l’occasione di far vivere ai corsisti due fasi: la prima riguarda la comprensione dell’intelligenza artificiale e poi, come ultima data riguardo il corso di Ecm, avremo la possibilità di vedere il parco olografico, proprio perché presente all’interno della Università. Si tratta per i medici di una ottima occasione per conoscere una nuova realtà che, peraltro, già si applica in alcuni settori della medicina, come la chirurgia».

«Nel dettaglio, i corsisti Ecm avranno, quindi – ha spiegato ancora – la possibilità di presenziare ad una demo del Parco Olografico, sistema progettato, realizzato e gestito dal Laboratorio ICare di Ingegneria. La piattaforma sarà presentata durante l’ultimo giorno di corso dal direttore del Laboratorio, professore Giuseppe Araniti, insieme al team di ricerca».  

Per il dottore Antonino Zema, coordinatore della Commissione Formazione ed aggiornamento dello stesso Ordine, «il tempo va avanti così velocemente che non ci rende conto di come si sia arrivati in un’altra epoca ed io mi sento testimone di questo cambiamento epocale. Abbiamo cominciato con le angiografie senza immagini, o quasi, ed i nostri tecnici facevano gli esami indossando guanti di piombo. Nessuno avrebbe immaginato che dopo poco tempo sarebbero stati usati, in maniera routinaria, gli esami per immagini che hanno rivoluzionato la Medicina».

«E poi la telemedicina – ha aggiunto il dottore Zemaper la quale noi neurochirurghi abbiamo attinto a piene mani, la Tac a distanza, operata dai tecnici e collegata al Centro dove i medici in tempo reale guardano e studiano il risultato dell’esame. Per non parlare della robotica, arrivata da pochissimo tempo, fino a sfociare all’intelligenza artificiale per la quale occorre stare molto attenti per un uso corretto, e non distorta, di questa nuova incredibile scoperta».

«Le lezioni del Corso rappresentano, quindi – ha concluso Zema – un insieme di cose che ci porteranno a gestire al meglio la Medicina e quindi la Sanità in generale. Resta il fatto che curare il paziente, ancor prima dell’informatica, resta la base di tutto»

«Abbiamo iniziato questo Corso dando ai medici delle nozioni di informatica mirate alla loro professione – ha detto infine Gianni Posillipo, responsabile delle aule informatiche dell’Università Mediterranea – e il test preliminare di oggi è servito per capire il loro grado di preparazione in modo tale da adattare il Corso a quelle che sono le proprie esigenze». (rrc) 

Alla Mediterranea di Reggio il forum “Il Ponte del Mediterraneo” del Rotary

Domani, nell’Aula Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio, dalle 9, si terrà il Forum Il Ponte del Mediterraneo, organizzato dal Rotary, con la presenza del Presidente della Società Stretto di Messina Giuseppe Recchi, di Pietro Ciucci Amministratore delegato della Società Stretto di Messina e del consigliere del CdA Giacomo Saccomanno.

Al forum parteciperanno, tra gli altri, Giuseppe Zimbalatti, rettore della Mediterranea, Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, Giusy Caminiti, sindaco di Villa San Giovanni, Federico Basile, sindaco di Messina, Renato Schifani, presidente della Regione siciliana, Roberto Occhiuto, Governatore della Calabria, Ilario Tassone Presidente dell’Ordine degli Architetti di Reggio e Francesco Foti Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio.

Quest’incontro rappresenta un’opportunità significativa per discutere e promuovere progetti cruciali per il futuro della Calabria e dell’intero Mediterraneo, enfatizzando l’importanza della cooperazione e della legalità nel portare avanti iniziative di sviluppo infrastrutturale.

Aprono i lavori il Governatore del Distretto Rotary 2102, Francesco Petrolo, e Goffredo Vaccaro del Distretto 2110. Dopo il benvenuto di Maria Giovanna Irene Fusca, Prefetto del Distretto Rotary 2102,  saluti istituzionali dei presidenti Rotary Vincenzo Nociti (RC), Domenico Chindemi (RC Nord), Enrico Paratore (RC Parallelo 38), e Cosimo Sframeli (RC Est).

La prima sessione, prevista per le 10, sul Progetto Definitivo Ponte sullo Stretto, moderata da Alberto Porcelli e Giovanni Mollica vedrà gli interventi del Presidente Recchi, del prof. Ciucci e dell’ing. Achille Devitofranceschi, responsabile della macrostruttura del progetto del ponte.

La seconda sessione, in programma alle 10.40, si concentrerà sui Programmi di Sviluppo Rete e Portualità, e sarà moderata da Giovanni Leonardi direttore Dipartimento di Ingegneria, con l’interventi di Dario Lobosco, Presidente RFI, Francesca Moraci, Irene Gionfredda, Luca Bernardini.

Alle 11.40 avrà inizio la terza sessione dedicata alla Legalità. Moderata dal giornalista  Piero Gaeta, vedrà di interventi del gen. Emilio Errigo (commissario SIN Crotone-Cerchiara e Cassano) le sottosegretarie Wanda Ferro e Matilde Siracusano  e il Presidente della Gazzetta del Sud Lino Morgante.

La quarta e ultima sessione, alle 12.20, si occuperà di Sviluppo del Mediterraneo, con una tavola rotonda moderata da Alfredo Focà e Alfio Costa. Partecipano il vescovo Antonio Staglianò e i proff. Agostino Nuzzolo e Angela Marcianò.

Il forum si chiuderà alle 13.00 con l’intervento del viceministro Edoardo Rixi e conclusioni sono affidate ai Governatori 2102 e 21010 Francesco Petrolo e Goffredo Vaccaro. (rrc)

Alla Mediterranea di Reggio l’iniziativa “Il protocollo Liberi di Scegliere”

Domani mattina, a Reggio, alle 10, nell’Aula Magna Quistelli dell’Università Mediterranea, si terrà l’iniziativa Il protocollo Liberi di Scegliere e l’entropatia dei nuovi orizzonti di possibilità, organizzato da Libera Calabria in collaborazioje con il Dipartimento Digies della Mediterranea.

L’evento è stato organizzato dopo il rinnovo del protocollo Liberi di scegliere, il progetto, nato negli scorsi anni su impulso del Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria, che ha l’obiettivo di offrire nuove occasioni di vita a tutti quei minori, e alle loro madri, provenienti da contesti malavitosi sottraendoli da un destino all’apparenza segnato. Il rinnovo del protocollo ha previsto il coinvolgimento di nuovi uffici giudiziari, oltre Reggio Calabria e Catania si sono aggiunti Napoli e Palermo, e nuove associazioni che saranno coordinate da Libera.

L’incontro, le cui conclusioni sono affidate a Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, vuole rappresentare un’occasione importante di confronto, tra gli attori principali chiamati ad attuare il protocollo, sulla progettualità dell’azione di quello che è divenuto uno strumento potente di contrasto alle mafie e alla cultura mafiosa. (rrc)

Camera di Commercio, Mediterranea e agricoltori uniti per il riconoscimento Dop del Bergamotto di RC

Al Bergamotto di Reggio Calabria sia riconosciuto il marchio Dop. È la ferma presa di posizione del presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana, del Rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti e delle Confederazioni agricole Borruto (Cia), Basile (Coldiretti), Canale (Confagricoltura) e Lentini (Copagri) espressa nel corso di un recente incontro.

La ragione di tale posizione, espressa dai componenti del tavolo per il riconoscimento del marchio Dop per il frutto fresco del bergamotto già dal lontano 2019, è semplice: il riconoscimento della Dop è l’unico in grado di garantire la massima tutela dell’agrume nella sua globalità al fine di valorizzarne tutti i derivati, legando indissolubilmente il prodotto al proprio territorio in tutte le fasi della produzione; nonché il solo in grado di agevolare la nascita di una filiera produttiva d’eccellenza.

La normativa vigente della Dop stabilisce che debba essere comprovato non solo un legame tra storia, tradizione, “reputazione” o caratteristiche del prodotto e l’origine geografica, bensì che debba sussistere un legame tra la qualità, le caratteristiche del prodotto e lo stesso ambiente geografico di produzione.

Un legame, quest’ultimo, non sempre presente e dimostrabile nei prodotti tutelati, soprattutto nei prodotti agricoli, ma che nel caso del bergamotto è accertabile in quanto le caratteristiche qualitative richieste dal disciplinare sono legate proprio all’areale di produzione, come provato negli anni dai numerosi studi condotti anche dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria che ha condiviso il percorso di tutela attraverso il riconoscimento Dop.  

In altre parole, sarebbe limitativo puntare ad un riconoscimento basato solo un elemento, ad esempio di notorietà, e non ambire invece alla maggior tutela della Dop, trattandosi di un prodotto dalle peculiarità uniche, anche rispetto ad altre produzioni analoghe.

Il “Bergamotto di Reggio Calabria”, le cui qualità aromatizzanti costituiscono l’elemento identitario, qualificante e caratterizzante dell’agrume reggino, è già meritatamente protagonista nei mercati nazionali e internazionali. Oggi è dovere delle Istituzioni e delle Associazioni di categoria (ovvero gli organismi deputati a rappresentare i produttori) credere fermamente che le caratteristiche di unicità ed inimitabilità dell’olio essenziale debbano essere riconosciute anche al frutto. 

Tale risultato, se raggiunto, produrrà un enorme vantaggio competitivo per l’intera filiera anche in termini di crescita delle quote di mercato, considerato che tutte le fasi produttive dovranno svolgersi nella zona geografica di riferimento della produzione. 

L’iter di estensione anche al frutto della Dop esistente è stato seguito dalla Camera di Commercio fin dall’inizio, accompagnando i principali attori, ossia i produttori, per tutte le fasi procedimentali, che come dichiarato recentemente dal Governatore Occhiuto e dall’Assessore regionale Gallo dovrebbe concludersi in sei mesi.

Il mondo agricolo e produttivo, che doverosamente e, soprattutto, orgogliosamente rappresentiamo, potrà contare sul prosieguo del nostro impegno in questo percorso di dignità e sviluppo a favore dell’intera filiera agricola e delle attività di trasformazione. (rrc)

Giovedì alla Mediterranea l’incontro col maestro orafo Gerardo Sacco

Giovedì 29 febbraio, nell’Aula Magna “Ludovico Quaroni” dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si terrà un seminario dedicato al design del gioiello, dal titolo Gerardo Sacco Designer e con la partecipazione del maestro orafo Gerardo Sacco.

L’evento, organizzato dalla professoressa Aurora Pisano e dai professori Francesco Armato e Nino Sulfaro, inaugurerà il secondo semestre del corso triennale in Design e di quello Magistrale in Design per le culture mediterranee dell’Ateneo reggino.

Il Maestro Sacco, infatti, interverrà con una relazione dal titolo Dalla Magna Grecia al terzo millennio nel percorso creativo e l’amministratore unico dell’azienda, dott.ssa Viviana Sacco, con una relazione sulla Capacità di innovare per coniugare abilità tecnologiche a tecniche artigianali.

Seguirà un dibattito con gli studenti.

«L’Università Mediterranea di Reggio Calabria – si legge in una nota – è particolarmente orgogliosa di ospitare uno dei maggiori rappresentanti del Design del gioiello nel mondo. L’azienda di Gerardo Sacco ha saputo sperimentare con le sue creazioni di ispirazione mediterranea prodotti sempre nuovi, attraverso una sintesi perfetta tra tradizione e innovazione. L’esperienza trasmessa dal Maestro in occasione di questo evento sarà certamente di stimolo e di ispirazione  per gli allievi dei corsi di Design». (rrc)

Colella (Osservatorio Sport): Bene corso di laurea in Scienze Motorie alla Mediterranea

Fabio Colella, presidente dell’Osservatorio Regionale per lo Sport, ha espresso soddisfazione per l’attivazione, all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, del corso triennale in Scienze Motorie che, «in linea con i tempi e con la riforma dell’ordinamento sportivo, apre a nuove prospettive occupazionali, arricchendo e integrando le conoscenze del settore con un taglio giuridico ed economico».

Colella, nel ringraziare tutti i componenti che si sono spesi e si spendono per il mondo dello sport nelle persone di Salvatore Cropanise, Giuseppe Melissi, Starace Maria, Trimboli Francesco e Zicarelli Michele, ha evidenziato «l’importanza della condivisione e del confronto corale con gli organi universitari e gli enti locali di riferimento del mondo sportivo per giungere a questo importante traguardo: l’iter avviato dall’Università, infatti, ci ha visto fin da subito protagonisti e firmatari della richiesta per la promozione di tale nuovo corso».

«Trattasi di un doppio risultato che, da un lato – ha concluso – consentirà ai nostri giovani sportivi di poter accedere ad un’offerta formativa più ampia e rispondente alle nuove esigenze emergenti dalla società e dal mondo del lavoro; dall’altro, alle società sportive di poter contare su un capitale umano di alta specializzazione, rendendole, assieme alle Federazioni, sempre più qualificate e competitive». (rrc)

Aba di RC e Mediterranea insieme per lo sviluppo del territorio

«Insieme al magnifico Rettore Giuseppe Zimbalatti che ringrazio per l’estrema disponibilità a rafforzare ed ampliare i rapporti di collaborazione, vogliamo essere motore di sviluppo per il territorio e sostenere l’incontro e la collaborazione tra i nostri sistemi produttivi». È quanto ha dichiarato Piero Sacchetti, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, incontrando il Rettore dell’Università Mediterranea.

All’Aba di Reggio, infatti, si è svolto un importante confronto, nel quale sono state affrontate varie tematiche compresa la futura programmazione.

«Le sinergie tra le realtà culturali e formative del territorio sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita della nostra comunità – ha proseguito il direttore Sacchetti –. Una delle mission dell’Accademia di Belle Arti é di creare le giuste condizioni occupazionali per i giovani soddisfando le richieste ed esigenze degli studenti pertanto, é indispensabile il dialogo tra le Università della città per raggiungere obiettivi comuni».

Un pensiero pienamente condiviso dal professore Giuseppe Zimbalatti, al quale è stata donata una incisione del professore Vincenzo Molinari.
La collaborazione tra le due realtà si inserisce quindi, in un percorso di rafforzamento del loro legame culturale e si radica in una visione comune della formazione e della crescita didattica delle nuove generazioni. (rrc)