Ponte, Ciucci (Stretto di Messina) risponde al WWF

L’Amministratore delegato della Società Stretto di Messina ha replicato alla nota del WWF. La Progettazione esecutiva del ponte sullo Stretto di Messina sviluppata per fasi costruttive è in linea con le best practice internazionali e, al contrario dei timori espressi dal WWF, ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi.

«Il ponte è un insieme di opere: le opere anticipate, le opere di accompagnamento ambientale, i raccordi a terra, oltre 40 km di strade e ferrovie, funzionali, percorribili e utili fin da subito alla popolazione. Ponte, torri e blocchi di ancoraggio saranno ovviamente un unico progetto.

«La fattibilità tecnica del progetto non è mai stata messa in discussione, ed è comprovata da anni di ricerche e prove con il coinvolgimento di primari istituti scientifici e dei massimi esperti che hanno realizzato i maggiori ponti sospesi in tutto il mondo.

«Le risposte alle osservazioni del Mase, che sono in corso, saranno trasmesse entro la scadenza del 12 settembre. Il Progetto definitivo aggiornato dovrà essere approvato per legge dal Cipess e quindi soltanto successivamente prenderà avvio la Progettazione esecutiva.

Per quanto riguarda il tema dei tempi e modalità delle prove di fretting fatigue, ovvero fatica da “sfregamento” cavi – selle, la nota del WWF riprende il parere espresso unicamente dal Prof. Risitano, al quale la Stretto di Messina ha più volte dato risposta, precisando che le prove hanno una durata di alcuni mesi e si avvalgono di martinetti idraulici e strutture con dimensione massima di 20–25 metri ed è pertanto falso che non ci siano strumenti idonei per questi test.

«Non è stata la Stretto di Messina, come afferma il WWF, ad annunciare il finanziamento UE per la progettazione esecutiva della parte ferroviaria dell’opera, ma la Commissione Europea stessa il 17 luglio scorso. Peraltro, si ricorda che il 13 giugno 2024 il Consiglio Europeo ha confermato l’intesa raggiunta con gli Stati membri che prevede, tra l’altro, il collegamento stabile nello Stretto di Messina, nell’ambito del corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo’. Tutto ciò conferma che è possibile l’ulteriore finanziamento dell’Opera da parte dell’UE, che è ovviamente correlato alle fasi di progettazione ed esecuzione dell’Opera nel rispetto delle normative europee.

«La Nota del WWF, sommando rilievi infondati di tipo ingegneristico, finanziario e procedurale, – secondo quanto ha dichiarato l’Amministratore delegato della Società Stretto di Messina – persegue l’obiettivo di impedire la realizzazione del ponte piuttosto che dare eventuali contributi, anche critici, per migliorare la stessa.

La nota del WWF inviata ai deputati

Con una nota inviata a tutti i Deputati, il WWF Italia ha ribadito la contrarietà alla proposta del Governo, inserita nel Decreto legge Infrastrutture, attualmente in fase di conversione in legge alla Camera, di procedere all’approvazione del Ponte sullo Stretto per parti separate consentendo così subito l’apertura dei cantieri.

In particolare, il WWF ha inviato copia di una relazione tecnica del Prof. Antonino Risitano con cui si documenta come nello stesso progetto esecutivo del Ponte sia esplicitamente espressa la raccomandazione di procedere preliminarmente con una serie “test di fatica” soprattutto sulla tenuta dei cavi e degli appoggi nella fase di progettazione esecutiva.  Nella sua relazione il Prof. Risitano documenta anche come al momento questi test siano impossibili per la mancanza di macchinari idonei dato il dimensionamento delle parti che devono essere testate. Secondo il WWF la posizione tecnica del Prof. Risitano non può essere ignorata visto che si vuole procedere ad approvare l’opera per parti separate cantierabili, poiché questa procedura deve necessariamente basarsi sulla certezza della fattibilità di tutte le parti: non ha alcun senso approvare stralci esecutivi di un ponte a cui non possono seguire stralci altrettanto esecutivi.

Il WWF chiede dunque ai Parlamentari di agire con coerenza e dare concretezza a quanto indicato dal progetto che si vorrebbe realizzare e quindidi non autorizzare l’apertura di cantieri senza un progetto esecutivoche dimostri l’effettiva fattibilità dell’opera con i test strutturali che lo stesso progettista indica.

In assenza di questa verifica preventiva di fattibilità, il rischio di cantieri aperti sine die è altissimo con conseguente peggioramento della vivibilità complessiva dei contesti territoriali interessati. Questo per non dire delle ripercussioni pesantissime sul piano dei costi dell’opera.

La nota del WWF coglie l’occasione per un chiarimento anche sul tema dei finanziamenti visto che l’Amministratore Delegato della Stretto di Messina SpA, Dott. Pietro Ciucci, ha recentemente dichiarato che l’Unione Europea è disponibile a co-finanziare la parte ferroviaria dell’opera. Questa al momento non è infatti una certezza. La Commissaria ai trasporti dell’Unione Europa Adina Valean il 7 luglio ha dichiarato “Non conosciamo la decisione finale riguardo al Ponte sullo Stretto” e in una risposta ad un’interrogazione ha specificato che “senza conoscere l’esito degli studi preparatori non è possibile formulare ipotesi su un potenziale contributo dell’Unione Europea alle attività di costruzione del ponte previsto, e quindi sui potenziali impatti sul bilancio complessivo” aggiungendo che “la Commissione non è ancora a conoscenza di una decisione definitiva per il ponte, pertanto le mappe del regolamento TEN-T riveduto mostrano attualmente il progetto allo stadio di studio/idea”.

Il WWF ha pertanto ribadito che al momento non sussistano i termini per convertire in legge quanto stabilito del Governo con l’art. 2 del Decreto-legge n. 89/2024. (rrc)

CONTRO FAKE NEWS SUL PONTE SI SVEGLIA
L’AD CIUCCI: BISOGNA FARE CHIAREZZA

di SANTO STRATI – Permetteteci di dirlo: era ora! Da tempo abbiamo stigmatizzato la scarsezza di informazioni e una strategia di comunicazione troppo blanda da parte della Società Stretto di Messina. Con il risultato di dare spazio ai quattro gatti di no-ponte favorire la crescita di bufale un tanto al chilo, a proposito del Ponte sullo Stretto, molto spesso per sole finalità partitiche.

La posizione di Calabria.Live sul progetto del Ponte è chiara sin dal primo giorno: siamo favorevoli all’opera e riteniamo che serva una corretta informazione (abbiamo dato e continuiamo a dare spazio al dissenso e a tutti coloro che sono contro – purché ci siano basi scientifiche) perché il Ponte – checché se ne pensi – è un’opera formidabile che darà un’ulteriore mano di smalto al genio italico e alla creatività e professionalità dei nostri progettisti, stimati e apprezzati in tutto il mondo. Non è un’opera per i calabresi e per i siciliani soltanto, ma è il giusto raggiungimento del sogno del corridoio Ten-T (Transport European Network) che vuole collegare Berlino con la Valletta (Malta).

Il problema è, purtroppo, di natura politica e la voglia di riacquistare spazio era una tentazione troppo forte per lasciarsela scappare: i no-tutto, assecondati – sempre per evidenti ragioni di partito – da Cinque Stelle e Sinistra estrema hanno saputo, grazie alla mancanza di reazione della SdM, conquistare un’attenzione insperata. Diamo massimo rispetto alle opinioni e alle prese di posizione – da qualunque parte vengano – ma abbiamo l’impressione che ci sono troppe parole al vento e valutazioni gratuite prive di qualsivoglia fondamento scientifico.

Qui non si tratta di progettare un passo carrabile (che qualsiasi geometra sarebbe in grado di schizzare in un baleno), qui stiamo parlando di un’opera colossale che alle spalle ha un rigoroso e certificato background di competenze scientifiche: lasciamo parlare i tecnici e smettiamola con le osservazioni che ogni giorno – campate sul nulla – ci vengono propinate: scenari apocalittici, l’acclarata impossibilità di realizzazione (ma chi l’ha detto?) la “sofferenza” di uccelli e pesci e altre amenità che, purtroppo, non fanno più nemmeno sorridere.

Quindi accogliamo con simpatia le dichiarazioni di Ciucci in risposta a una banalissima serie di osservazione del WWF che non hanno alcun riferimento scientifico e speriamo segni l’inizio di un nuovo modo di approcciare il territorio e la sua gente. Un’osservazione, vogliamo però farla: quando si è trattato degli espropri per il Ponte Morandi a Genova nessuna forza politica si è schierata accanto ai poveri esodati costretti a lasciare la propria casa; per il Ponte, invece, gli espropri (che, a quanto pare, sono abbastanza generosi) costituiscono motivo di lotta “politica” con toni quasi insurrezionali, a difesa di diritti che devono venir meno a fronte di esigenze di pubblica utilità.

E torniamo a ripetere: il Ponte è sicuramente una pubblica utilità e su una cosa concordiamo con la battagliera sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, non possiamo correre il rischio di vedere iniziare e lavori per perpetrare, poi, il dramma delle centinaia di opere incompiute a cui ci hanno abituato nel Meridione.

Le varie osservazioni richieste dal Comitato Tecnico guidato dal prof. Alberto Prestininzi (correttissime e dovute) sono diventate “Insuperabili impedimenti” e le quintalate di documenti prodotti dalle varie imprese coinvolte nel corso dei tanti tentativi falliti, non vengono prese in alcuna considerazione dai no-tutto ad ogni costo.

Se l’opera si può fare, lo deciderà il Cipess a ottobre: non è il Ponte di Salvini né di Salini o di chiunque altro: è il Ponte dell’Europa, teniamolo sempre a mente. (s)

CORIGLIANO ROSSANO – Grande successo per “Urban Nature” del WWF Co.Ro. Calabria Citra

Grande successo, a Corigliano Rossano, per Urban Nature, l’evento promosso dal WWF nazionale e promosso lo scorso 9 ottobre dal WWF Co.Ro. Calabria Citra, nella Villa Comunale “Alberto De Falco”.

Tra le iniziative  previste  con Urban Nature è stato possibile aderire al grande progetto di solidarietà La Natura si fa cura attraverso una grande raccolta di fondi per realizzare nuove “Oasi in Ospedale”e regalare alle strutture pediatriche spazi naturali interamente dedicati ai bambini e alle loro famiglie.

L’iniziativa a scopo benefico ha risvegliato nelle persone tanta generosità.

Lo scorso anno, il progetto del WWF ha regalato la prima Aula Natura all’ospedale Pediatrico “Bambin Gesù” di Palidoro (Roma). Con questo progetto pilota “La Natura si fa cura” in occasione di Urban Nature 22, il WWF vuole aumentare gli spazi verdi nelle strutture sanitarie dedicate ai bambini.

 Per la sesta edizione di questo progetto, ben riuscito, uno dei tanti obiettivi è anche quello di far comprendere il valore della natura in città. La giornata di domenica ha visto una nutrita partecipazione da parte dei bambini delle scuole elementari e delle loro famiglie nonché, dei singoli cittadini che nella mattinata hanno partecipato attivamente all’evento.

Tutti  hanno vissuto in modo positivo il progetto; alto è stato l’interesse dimostrato anche nel percorso botanico guidato dal nucleo cc Tutela Biodiversità del Patire, all’interno della villa comunale che racchiude diverse varietà di piante e che allarga mente e polmoni.

Durante il percorso, circondati dalla bellezza dei fiori e delle piante che la natura ci regala creando dei capolavori, è stato spiegato quanto sia importante conservare e preservare le meraviglie del nostro patrimonio verde che protegge la biodiversità e monitora i cambiamenti climatici.

A conclusione di questa meravigliosa esperienza dedicata a grandi e piccini, i bambini sono stati coinvolti nella divertente  caccia al tesoro e alla messa a dimora di alcune  piante,  del progetto nazionale “Un albero per il futuro”, all’interno della villa.

«Il WWF Co.Ro Calabria Citra – viene spiegato in una nota – mira a coinvolgere sempre più persone ad avere cura e sostegno del nostro mondo. Guidare adulti e bambini alla scoperta del filo che unisce le persone alla natura e far capire loro quanta ricchezza naturale e ambientale c’è ancora da scoprire. La difesa della biodiversità diventa strumento utile per risolvere situazioni di crisi sociale o di degrado e sono capaci di comunicare speranza e mutamento. Si tratta di connettere la biodiversità attraverso reti pianificate, proteggendo e valorizzando gli habitat e le specie presenti».

«C’è un estremo bisogno di spazi aperti capaci anche di mitigare gli effetti dell’inquinamento e del cambiamento climatico – è stato evidenziato –. Dare spazio in modo intelligente alla natura in città è anche un modo per attenuare l’impatto dei fenomeni estremi: ondate di calore, siccità, nubifragi, alluvioni e smottamenti. Il risultato è una città in cui natura e urbanità convergono e si valorizzano a vicenda, con spazi verdi concepiti non come luoghi isolati ma come una vera e propria infrastruttura, con habitat connessi tra loro dove la natura è parte integrante del territorio con funzioni ambientali e sociali. Un lavoro di programmazione, un impegno attivo che punta soprattutto alla piena partecipazione della cittadinanza». (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – Si consolida il progetto del WWF per realizzare un “bosco urbano”

Si è svolta, nei giorni scorsi, a Corigliano Rossano, l’iniziativa promossa dal WWF Corigliano Rossano Calabria Citra,  volta alla realizzazione di un “bosco urbano” e che ha visto una folta partecipazione.

Nell’area individuata nella contrada della città, sono state messe a dimora complessivamente sessanta piante di differenti specie arboree, che sono state donate dai Carabinieri della biodiversità di Cosenza grazie ad un partenariato nato nei mesi scorsi, anche a livello nazionale, tra il WWF e il Corpo dei Carabinieri forestali al fine di realizzare una ipotetica striscia immaginaria di bosco nelle citta’ che possa ripercorrere  tutto il Paese, da  Nord a Sud, dando un significativo contributo all’assorbimento di CO2 e PM10 nelle città.

I rappresentanti del WWF hanno inteso sottolineare che, quello di domenica, è stato il primo esperimento nella città di Corigliano Rossano riguardante la creazione di un “bosco urbano”.

L’iniziativa di c.da Amica si inserisce in un progetto molto più ampio di rimboschimento urbano che il WWF sta portando avanti con i Carabinieri Forestali per una città sempre più green e sostenibile: un’opera che appartiene non  solo alla Parrocchia, ma a tutta la comunità e a tutti i cittadini  di Corigliano Rossano di cui contrada Amica fa parte.

Una scelta voluta quella di partire dalle contrade che non devono essere considerate cornici di un quadro, ma parte integrante dell’intera tela e dell’intero tessuto urbano di Corigliano Rossano.

Si è voluto partire proprio da Contrada Amica anche perché la realizzazione di questo prezioso polmone verde viene posto come segnale di contrasto alle vicissitudini che da circa trenta anni vive le problematiche legate alla presenza di una discarica, quella di Bucita che tanto ha tolto a questo pezzo di territorio in termini di inquinamento ambientale.

Il progetto rappresenta patrimonio per la comunità di cui tutti devono averne cura, auspicando che queste piante crescano forti e rigogliose insieme a tutti quanti noi, ma soprattutto insieme ai ragazzi che da qui a poco andranno a costituire WWF YOUNG, la rete giovanile dell’associazione WWF che mette in rete i giovanissimi che stanno aderendo numerosi. (rcs)

Piano antincendi boschivi, la Regione avvia dialogo con Legambiente, WWF e Lipu

La Regione Calabria ha avviato, nei giorni scorsi, il dialogo sulla programmazione del Piano antincendi boschivi anche con Legambiente, WWF e Lipu.

Le Associazioni, infatti, non avevano partecipato alla prima riunione, svoltasi il 1° febbraio, a causa della mancata comunicazione, dovuta ad un disguido tecnico.

Alla riunione hanno preso parte, oltre all’assessore regionale all’Agricoltura e alla Forestazione Gianluca Gallo, anche il dirigente del settore forestazione Salvatore Siviglia; il commissario di Calabria Verde, Giuseppe Oliva ed alcuni  funzionari regionali. Per le Associazioni ambientaliste erano presenti Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette e biodiversità di Legambiente, Angelo Calzone delegato regionale WWF Italia e Giorgio Berardi coordinatore regionale della Lipu. Ha partecipato  all’incontro anche il presidente regionale dell’ordine degli agronomi e forestali Antonino Sgrò.

Si è trattato di un momento di ascolto e confronto sulle reciproche posizioni, in cui sono state acquisite da parte della Regione Calabria le informazioni ed i contributi sulla tematica inerente gli incendi e recepite critiche e proposte. Una fase di interlocuzione cui seguirà una prima bozza di piano da discutere nelle successive riunioni  per arrivare alla definizione della proposta definitiva del Piano antincendi Boschivi 2022 nell’interesse dell’ambiente e della collettività calabrese. (rcz)

CROTONE – Giovedì il primo webinar di Akrea e WWF sull’educazione ambientale

Giovedì 10 febbraio, nelle Scuole di Crotone parte l’educational tour, una serie di incontri su ambiente e raccolta differenziata dei rifiuti promosso da AkreaWWF e rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, con l’obiettivo di promuovere una maggiore sensibilizzazione verso i temi ambientali e dell’economia circolare.

I seminari saranno tenuti da Paolo Asteriti, docente di lingua inglese presso il Cpia di Crotone nonché presidente della locale sezione del Wwf.

L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna di comunicazione Rispetta la tua città, avviata nel mese di luglio dello scorso anno, e si svolgerà all’Istituto Alcmeone (giovedì) e venerdì all’istituto Pertini Santoni. La prossima settimana, poi, sarà la volta del Liceo Gravina. (rkr)