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Recovery Fund

Tallini: il Governo dica cosa vuole fare in Calabria con i soldi del Recovery Fund

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, ha ribadito che il Recovery Fund rappresenta «un’occasione unica per rilanciare la ripresa delle Regioni meridionali, penalizzate, da sempre, nell’attribuzione delle risorse tra Nord e Sud del Paese», e chiede le intenzioni del Governo sul suo utilizzo in Calabria.

«Intende confrontarsi con la Regione oppure deciderà in maniera verticistica? Chi stabilirà quali sono le cose migliori da fare, gli investimenti più utili, i settori su cui puntare per uscire dalla crisi?» ha domandato il presidente Tallini, ricordando che «le domande sono più che legittime, nel momento in cui il Governo ha trasmesso alle Camere le linee guida per il Recovery Fund».

Per il presidente, c’è poco tempo, dato che entro il 15 ottobre il Governo dovrà presentare il proprio piano e le schede degli interventi all’Europa, suggerendo, poi, su quali opere e infrastrutture puntare in Calabria, «che possono essere utili a tutto il Paese».

«La principale – ha spiegato Domenico Tallini – è sicuramente il ponte sullo Stretto, su cui il Governo fa tanta confusione, al punto da ipotizzare un irrealistico tunnel sottomarino oppure improbabili strade con pista ciclabile. Il ponte potrebbe essere il simbolo della ricostruzione post Covid dell’Italia, oltre che un eccezionale fattore di sviluppo e crescita del Meridione. C’è posto per il ponte, quanto meno per un suo adeguamento progettuale, nel Piano che il presidente Conte presenterà all’Unione Europea? Non lo sappiamo».

«Ma non c’è solo il ponte. C’è Gioia Tauro – ha aggiunto – uno dei porti più importanti del Mediterraneo, con la sua Zes che stenta a partire. C’è il sistema degli aeroporti, Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, da potenziare. Ci sono le linee ferrate locali da riconvertire in chiave ecologica, occorre dotare di bus ecologici le aziende dei trasporti cittadini. C’è una sperimentazione da fare nel settore delle energie rinnovabili, ci sono i parchi e le oasi naturali da valorizzare, c’è un orizzonte illimitato nel settore del digitale (si pensi alla possibilità di formare tanti giovani all’artigianato di qualità in 3d)». 

«Un discorso a parte – ha evidenziato il presidente Tallini – merita la sanità. Servono risorse per completare o avviare i lavori per i nuovi ospedali – si pensi alla storia infinita di quello di Catanzaro – e per adeguare la dotazione tecnologica».

«Sul fronte della ricerca – ha proseguito Tallini – c’è tanto da fare nel settore della farmaceutica, dove si potrebbe pensare ad un polo industriale legato alle esperienze delle facoltà di Catanzaro e Cosenza. Vanno potenziate le Scuole di specializzazione della facoltà di medicina allo scopo di formare una nuova classe medica».

«Servono risorse – ha ribadito il presidente del Consiglio regionale della Calabria – per contrastare i fenomeni di dissesto idrogeologico, per migliorare l’edilizia scolastica, per alzare il livello dell’istruzione. Certo, i soldi a disposizione non basteranno a fare tutto questo, ma ce ne saranno abbastanza per fare ripartire lo sviluppo e l’occupazione nella nostra regione. Se migliora la Calabria, migliora tutto il Meridione. Se migliora il Meridione cresce tutto il sistema Paese».

«La presidente Jole Santelli, con la sua autorevolezza e la sua lungimiranza – ha dichiarato Tallini – farà ben valere le ragioni della Calabria con un Governo che purtroppo appare autoreferenziale e poco disponibile al confronto. La Calabria reclama il suo ruolo e presenterà – se ne avrà l’occasione – le sue proposte».

«I parlamentari calabresi, di ogni schieramento e di ogni partito, facciano la loro parte – ha concluso il presidente Tallini – pretendendo in fase di dibattito sulle linee guida l’inserimento di specifici obiettivi per la nostra regione». (rrm)