Il Museo di Taverna ha aderito al progetto nazionale del Mibact, La cultura non si ferma, e le sue mostre diventano virtuali.
Con questa iniziativa, infatti, il Museo ha ideato una programmazione divulgativa di una serie di mostre virtuali, attingendo prevalentemente agli archivi e/o in collaborazione con gli artisti in essi documentati. La prima mostra, costituita dalla selezione di dieci immagini, è dedicata alle opere di Mattia Preti, esposte nel museo; l’iniziativa è patrocinata dal Comune di Taverna.
Di Preti, si possono ammirare Jaele che uccide Sisara (Gregorio Preti e Mattia Preti, olio su tela, cm.87×111, 1650 ca.); San Pietro e san Paolo (olio su tela, cm.74×54, 1651); San Sebastiano (olio su tela, cm.77×41, 1653-1660); Apoteosi di san Pietro Celestino (matita nera su carta, mm.247×190, 1653-1660); Santo in estasi e San Luca evangelista (sanguigna su carta, verso e recto, mm.285×183,1653-1660); Madonna con il Bambino (Madonna degli Angeli) con san Michele arcangelo e san Francesco d’Assisi (olio su tela, cm.269×192, anni Ottanta del Seicento); San Girolamo (Olio su tela, cm.165×122, anni Novanta del Seicento).
A corredo delle sette raffigurazioni prima elencate, si aggiungono le due stampe tratte rispettivamente dal noto Autoritratto della Galleria degli Uffizi (Gian Domenico Campiglia e Carlo Gregori, acquaforte e bulino, mm.277×184, 1750-1762) e dal dipinto raffigurante la Liberazione di san Pietro (Giovan Battista Internari e Pietro Campana, acquaforte e bulino, mm.395×429, 1753).
La seconda mostra, invece, realizzata con la formula 10X è dedicata a Ercole Drei (Faenza 1886 – Roma 1973) scultore considerato tra i più importanti maestri del Novecento Italiano.