Il consigliere regionale e capogruppo del M5S, Davide Tavernise, ha evidenziato come «le risultanze del Tavolo Adduce non sono altro che la fotografia puntuale del disastro della sanità calabrese».
«Manca il personale sanitario – ha aggiunto – carente la strumentazione tecnologica adibita a prevenzione e diagnosi, per cui si è costretti a ricorrere al privato; edilizia fatiscente; ambulanze in ritardo e senza medico; assenza di medici di famiglia e di guardia medica. Quelli che sono i problemi vissuti dai cittadini, oggi trovano drammatica conferma nei tavoli ministeriali, che senza appello ci restituiscono una “realtà tecnica” drammatica: la sanità calabrese continua ad essere un problema che non trova soluzioni efficaci».
«È un disastro su tutti i fronti – ha proseguito –. E risulta inconcepibile il fatto che i soldi ci sono ma non vengono spesi per erogare servizi. Alla mancanza cronica di personale sanitario fa da paio la fuga dei medici dal servizio pubblico. Eppure i fondi per le assunzioni, per rendere meno gravosa l’attività in corsia, ci sono. Dal Tavolo Adduce persiste la ricetta, frequentemente evocata: concorsi ed assunzioni a tempo indeterminato. Concorsi incredibilmente fermi al palo, però, per ragioni spesso burocratiche».
«Ci è stato detto – ha ricordato il consigliere regionale – che Azienda Zero avrebbe rappresentato la soluzione di ogni problema, mentre oggi si presenta come un ulteriore problema. Per cui mentre siamo alle prese con le criticità di Azienda Zero, ci ritroviamo ancora a fare i conti con ritardi, rispetto ai tempi previsti e richiesti, nei pagamenti della fatture».
«Assistiamo, poi, ad un silenzio generale e imbarazzante sui medici imboscati – ha concluso – che pur non risolvendo il problema dell’organico rappresenterebbero una boccata d’ossigeno. E su questo nei prossimi giorni terrò una conferenza stampa per snocciolare i primi dati». (rrc)