La Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha approvato l’emendamento al decreto Sud che autorizza il Dipartimento della Funzione Pubblica a bandire nuove procedure selettive per i 266 tirocinanti ministeriali calabresi rimasti fuori dopo l’ultimo concorso.
«Una risposta concreta a 266 calabresi, tirocinanti ministeriali», ha dichiarato Francesco Cannizzaro, primo firmatario dell’emendamento, spiegando come «in sostanza riapriamo il concorso per tutti coloro i quali sono rimasti fuori l’anno scorso».
«Grazie al grandissimo lavoro certosino svolto in questi giorni assieme al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, coadiuvati dall’Assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, diamo una straordinaria possibilità di assunzione a coloro che hanno già lavorato presso le sedi calabresi dei Ministeri di Giustizia e Cultura, che erano stati esclusi dal bacino. Con questo emendamento dunque – ha spiegato il parlamentare reggino – si riapre il concorso per quei 266 tirocinanti ministeriali rimasti fuori un anno fa dal concorso bandito ad hoc, che aveva aperto le porte all’assunzione a tempo determinato per quanti avevano già conseguito un’esperienza pluriennale».
«Un doveroso ringraziamento va tributato al Ministro per la P.A., Paolo Zangrillo, ed a tutto il personale del Dipartimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, particolarmente sensibili alla vicenda. Così – ha concluso Cannizzaro — proviamo a porre rimedio all’incresciosa situazione che riguarda decine di padri e madri di famiglia che hanno lavorato per anni nella Pubblica Amministrazione, dando una nuova opportunità di uscire da questa terribile condizione di precarietà».
Soddisfazione è stata espressa, anche da Occhiuto, che ha ringraziato «Francesco Cannizzaro, autore della proposta di modifica in Parlamento, per l’impegno e per il prezioso lavoro fatto in queste settimane a Montecitorio, e il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, per la sensibilità dimostrata».
«Adesso tante professionalità che negli scorsi anni avevano prestato servizio presso le sedi calabresi del Ministero della Giustizia e del Ministero della Cultura – ha concluso – avranno una nuova grande opportunità per essere assunti. Davvero una buona notizia». (rcz)