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Museo Etnografico Roseto Capo Spulico

Un tesoro da valorizzare: il Museo Etnografico Roseto “L. Salamone” di Roseto Capo Spulico

A Roseto Capo Spulico c’è «uno scrigno prezioso della nostra storia». Si tratta del Museo Etnografico Roseto “Leonardo Salamone”, ospitato all’interno del Castello Lillo, a cui l’Amministrazione comunale di Roseto Capo Spulico, guidato da Rosanna Mazzia, per iniziativa dell’Assessorato alla Cultura, guidato da Lucia Musimeci, ha voluto dare una nuova dimensione.

«Vogliamo – ha spiegato il primo cittadino – che questo patrimonio si apra al mondo e che ognuno di voi possa entrare “virtualmente” all’interno del nostro Museo Etnografico. Vi faremo viaggiare nel tempo, scoprire antichi mestieri, vi racconteremo gli aneddoti e le “Pommedije” dei nostri nonni… insomma, proveremo a raccontarvi ciò che siamo stati, il nostro passato, le nostre tradizioni, le nostre origini, cercando di farlo con la stessa passione e leggerezza di Zio Leonardo, che ne è stato il fondatore».

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«Appena sarà possibile – ha concluso – prenotate una visita… ma ricordate, prima di entrare suonate la campana…e firmate il registro delle presenze. Altrimenti Zi Narduzz si arrabbia!».
«Questo luogo della “rosetanità” – si legge – nasce nel 1995, grazie all’intuizione del nostro indimenticabile Leonardo Salamone, per tutti Zi Narduzz, che ha fatto della famiglia e del lavoro di minatore in Germania, il centro della sua vita. Dopo essere andato in pensione, Leonardo ha scelto di tornare nella sua Roseto e di dedicare tempo ed energie al suo Paese iniziando a raccogliere le tante testimonianze del nostro passato. Il Museo Etnografico di Roseto è nato dalla sua tenacia e dalla sua determinazione, supportata dall’allora sindaco Franco Durso e dall’assessore alla Cultura, Rocco Franco. Oggi è uno dei più belli e completi esempi di Museo Etnografico e della Civiltà Contadina della Calabria».
«In questi 25 anni – continua la nota – migliaia di persone hanno visitato questo luogo dei ricordi, immerso nella suggestiva cornice del Castrum Roseti nel Borgo Autentico di Roseto Capo Spulico. Tantissime scolaresche, gruppi organizzati, famiglie, personaggi noti, appassionati e studiosi, o semplici viaggiatori, si sono immersi nella storia e nella cultura rosetana, lasciandosi guidare dai racconti e dagli aneddoti di Zio Leonardo».
Il Museo Etnografico conserva oltre duemila strumenti di lavoro degli artigiani del luogo, oggetti intrisi di ricordi che risalgono ai secoli scorsi.
Nei suoi angoli, dove si respira “l’aria buona” del passato, è possibile trovare il vecchio banco da lavoro del falegname, risalente alla metà dell’ ottocento; il dischetto del calzolaio, con tutti gli attrezzi del mestiere; un vecchio telaio risalente alla seconda metà del seicento; la vecchia attrezzatura completa del fabbro e del barbiere; tutti gli strumenti della vecchia banda musicale di Roseto; una macchina da scrivere particolare e molto antica; la tipica tavola imbandita dove le famiglie mangiavano in un solo piatto. (rcs)