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Samengo Unicef

Locri-Gerace: un protocollo Unicef per aiutare le famiglie bisognose

Aiutare i minorenni e le famiglie vulnerabili. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra l’Unicef, Fondazione “Santa Marta di Locri” e l’Ufficio Pastorale della Famiglia della Diocesi Locri-Gerace con il sostegno e l’accompagnamento di Mons. Francesco Oliva, vescovo della Diocesi di Locri-Gerace.

Il protocollo, della durata di due anni, firmato dal presidente del presidente del Comitato Italiano per l’Unicef, Francesco Samengo, don Pietro Romeo, direttore dell’Ufficio Pastorale della Famiglia e Rocco Ritorto, presidente della Fondazione Santa Marta, vuole «individuare, promuovere e realizzare iniziative comuni di sostegno alle famiglie calabresi nel l’ambito dell’emergenza sanitaria e dei suoi effetti secondari, quali, tra gli altri, l’aggravamento della condizione di povertà, l’inasprimento delle disuguaglianze sociali, il rischio di abbandono scolastico o di carenze educative, il rischio di carenze nella tutela della salute, con particolare attenzione ai diritti e alle condizioni di vita delle bambine e dei bambini e degli adolescenti, compresi i minorenni con disabilità, quelli fuori dalle famiglie o minorenni stranieri non accompagnati; individuare, sviluppare ed attuare iniziative comuni per la tutela dei minori in Calabria e per il miglioramento delle loro condizioni di vita anche dopo l’emergenza; incentivare iniziative congiunte di prossimità volte alla prevenzione, promozione e protezione dei minorenni residenti in Calabria e delle loro famiglie in condizioni di disagio sociale, economico ed educativo».

«Siamo molto preoccupati per questa emergenza sanitaria – ha dichiarato il presidente Samengo – ancora di più per gli effetti che si verificheranno tra le famiglie e i minorenni più vulnerabili che vivono in Calabria. Per questo lavoreremo insieme, affiancando le istituzioni, per portare in questa fase aiuti per contrastare e contenere la pandemia e – in una seconda fase- predisponendo interventi proattivi a favore di famiglie e minorenni più a rischio di povertà e marginalità». (pa)