Giuseppe Valentino, segretario generale di Filcams Cgil Calabria, ha denunciato come dal rapporto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle aziende del settore turistico in Italia, è emerso come in Calabria ci sono «province che segnano il 100% di irregolarità».
Da qui l’appello alla Regione, affinché «inizi a dare risposte concrete ai bisogno di chi lavora» ha detto Valentino, chiedendosi se «si sveglierà questa politica sempre alla ricerca del miglior sponsor per promuovere le nostre meraviglie quando basterebbe partire dalle fondamenta (?) dal lavoro e dalla sua qualità, dal rispetto della dignità di chi nel turismo vuole lavorarci e costruire la sua professionalità ed il suo futuro».
«Perché dovrebbe essere un’utopia – ha detto – formarsi e crescere in Calabria vivendo e lavorando tra le nostre meravigliose località a vocazione turistica? Lo é perché lavorare nel settore del turismo calabrese oggi significa fare la fame e massacrarsi, non avere orari e tempo libero nei mesi di alta stagione e rimanere a bocca asciutta già a settembre».
«Per questo come Filcams Cgil Calabria – ha ricordato – non abbiamo esitato a criticare i provvedimenti che la Giunta Regionale e in particolare l’assessorato al Turismo hanno in questi anni definito per il settore; a partite dagli incentivi ed i ristori a pioggia, dati senza alcun criterio etico che, dati alla mano, evidentemente e come avevamo previsto, sono andati ad aziende irregolari. Abbiamo perso il ciuccio ed il sapone insomma…».
«Ora è tempo di risposte – ha sottolineato – di mettere mano ad un settore che non può vivere di offerte di lavoro un tanto al chilo sui social dove stanno crescendo episodi di vero e proprio caporalato digitale, occorrono risposte adeguete e norme certe per tutelare l’occupazione; così come abbiamo chiesto unitariamente in un recente incontro all’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese».
«Abbiamo chiesto – ha illustrato – di limitare l’utilizzo dei fondi a pioggia e gli incentivi alle imprese nel nuovo bando che l’Assessorato al Lavoro sta preparando per le assunzioni stagionali nel Turismo e di indirizzarli alle imprese che rispettano i contratti ed i dipendenti; siamo stati rassicurati che le nostre istanze verranno prese in considerazione: dopo il report diffuso dall’Inl ci aspettiamo una conferma immediata».
«Inoltre – ha concluso – è assolutamente urgente e non rinviabile definire un patto, un accordo tra le parti, che metta regole e dia prospettiva in termini di qualificazione al settore turistico calabrese. Il turismo può e deve diventare un settore ad alta produzione ed occupabilità in Calabria, soprattutto se non si continuano a buttare a mare risorse ed opportunità». (rcz)