I vigneti calabresi stanno bene anzi, forse non sono mai stati così sani, ma, dal punto di vista quantitativo, si prevede una raccolta di circa il 20% inferiore allo scorso anno. È quanto ha rilevato Coldiretti Calabria, commentando che l’annata vitinicola 2022 è caratterizzata da siccità e alte temperature.
«Per quanto riguarda l’inizio della vendemmia – ha spiegato Coldiretti – i produttori, che ben hanno saputo operare per fare fronte allo stress idrico, annunciano che il via sarà dato a cavallo di Ferragosto: si comincia con la raccolta delle uve precoci, le bianche, quali Chardonnay mentre per le varietà medio-tardive bisognerà attendere ancora qualche giorno per stilare un calendario vendemmiale di massima. Il vitivinicolo – continua Coldiretti – sempre di più è uno dei settori trainanti dell’economia agroalimentare calabrese e come tale merita tutta l’attenzione necessaria per tutelare, valorizzare e sostenere la crescita e la competitività del comparto che ha sempre di più l’esigenza di risposte veloci e concrete».
«Abbiamo però – ha dichiarato Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria– vignaioli e cantine all’altezza della situazione che operano al fianco di tecnici preparati, in grado cioè di cogliere le sempre nuove esigenze del vigneto, determinate anche dai cambiamenti climatici».
«È sempre incombente e questo preoccupa i produttori – ha aggiunto – il pericolo cinghiali che sono attratti dalle uve mature”. La produzione calabrese può contare su vitigni autoctoni a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità, 19 tra Doc e Igt, una produzione del 75% di vini rossi e rosati (segmento in crescita) e il 25% di bianchi. Dal “Vigneto Calabria” nascono opportunità di lavoro per 13mila persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, in attività connesse e di servizio ma anche multifunzionali che vanno dalla trasformazione e vendita aziendale del vino all’enoturismo».
«Infine – ha sottolineato Coldiretti – è da segnalare il protagonismo dei giovani vignaioli con una crescita costante della presenza delle donne, che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice in un settore importante come quello vitivinicolo che imprime dinamismo all’agroalimentare “Made in Calabria”. Non resta allora che incrociare le dita e augurare una buona vendemmia!». (rcz)