;
Nostalgia

VIBO – Incontro online con l’antropologo “Vito Teti”

Questa sera, alle 19, sulle pagine Fb del  Sistema Bibliotecario Vibonese e Lametino, nonché sul canale Eventi Sbv di YouTube, incontro con l’antropologo Vito Teti,  a partire dal suo libro Nostalgia, Antropologia di un sentimento del presente, edito da Marietti alla fine del 2020.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna incontri con il libro e gli autori organizzata dal Sistema Bibliotecario Vibonese «per incontrarsi, socializzare e discutere, seppure in modo virtuale, malgrado l’isolamento a cui siamo costretti di noi stessi, della società e del futuro che avremo. Compito particolarmente importante per una biblioteca moderna che oltre ai libri e alla lettura vuole essere un luogo di incontro e di costruttiva socialità».

Dialogano con Vito Teti, Gilberto Floriani collaboratore del Sistema Bibliotecario Vibonese e Moira Lo Bianco, compositrice e pianista che vive e lavora da diversi anni a New York.

Il libro, come dice il titolo, tratta del sentimento della nostalgia da una prospettiva antropologica, sentimento legato a un luogo e al tempo e non è possibile parlarne prescindendo da esperienze concrete vissute.

Nella sua introduzione Teti afferma: «Non si tratta di immaginare ritorni al passato – non si torna mai indietro – ma di guardare al passato con pietas per ciò che è stato e non è più, e anche per considerare, magari per diverse utopie possibili, le potenzialità inespresse dagli uomini e dalle donne che furono; per ascoltare sentimenti, stati d’animo, saperi, emozioni, possibilità della mente e della psiche che sono state cancellate, ignorate, ritenute superate».

Da questa prospettiva il volume, molto denso e di pregevole scientificità, fa riferimento a tradizioni letterarie, culturali, filosofiche e psicoanalitiche che si sono spinte a riconoscere nella nostalgia una risorsa, un elemento creativo e irrinunciabile delle persone, e cerca di fornire le coordinate per affrontare il punto di non ritorno in cui la civiltà umana che abbiamo conosciuta è giunta. (rvv)