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VIBO VALENTIA – Efficientamento e risparmio energetico: i progetti dell’assessorato all’Ambiente su depuratori e cimiteri cittadini

Sottoporre ad efficientamento energetico il depuratore di contrada Silica e le stazioni di sollevamento di Bivona, ottenendo un cospicuo risparmio economico da tramutare in investimento per la realizzazione di impianti fotovoltaici a supporto di tutti i cimiteri cittadini, inserendo gli stessi all’interno delle già deliberate Comunità energetiche rinnovabili. È una programmazione ampia e articolata, ma già in fase di attuazione, quella pensata dall’amministrazione comunale di Vibo Valentia guidata dal sindaco Maria Limardo: «Le capacità di un’amministrazione – afferma il primo cittadino – si misurano anche dalla visione strategica di sviluppo che consente di ottenere il massimo risultato ottimizzando tutte le risorse a disposizione. Ed è ciò che in questo come in altri campi abbiamo fatto e stiamo continuando a fare».

Una programmazione, cui ha dato sostanza l’assessore all’Ambiente Vincenzo Bruni, curata dall’ufficio Pnrr diretto dall’ingegnere Onofrio Maragò, con il supporto strategico dell’ufficio Ambiente, grazie alla quale si potranno sfruttare i fondi della legge 160/2019 ora confluiti nel Pnrr. Si tratta di finanziamenti suddivisi in cinque annualità dal 2020 al 2024, utilizzabili su due assi di intervento: mobilità sostenibile o efficientamento di edifici e proprietà comunali. Il Comune di Vibo Valentia, avendo già investito in mobilità sostenibile col progetto del bike sharing, dovrà dunque, come previsto dalla legge, puntare sull’efficientamento per le ultime due annualità.

«A seguito di una ricognizione – spiega l’assessore Bruni – le migliori opportunità sono riconducibili alla realizzazione di due o più impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare di tipo fotovoltaico. Partendo dall’esame dei punti di prelievo di energia elettrica e dei relativi consumi, l’attenzione è stata posta sul depuratore comunale in contrada Silica e le stazioni di sollevamento di Bivona. Al depuratore di contrada Silica prevediamo di installare un impianto da 40 kW con una distribuzione giornaliera che potrà essere modulata in funzione del costo dell’approvvigionamento energetico e della produzione ottenibile. Si stima possano essere prodotti oltre 30mila kWh annui dall’impianto fotovoltaico riducendo quindi di circa il 25% i consumi e conseguentemente i costi. Nel secondo caso, quello delle stazioni di sollevamento a Bivona – evidenzia ancora l’assessore all’Ambiente – si consumano annualmente oltre 230mila kWh; con l’impianto che prevediamo di realizzare, da 70 kW, si stima possano essere prodotti circa 100mila kWh annui riducendo quindi di circa il 45% i consumi e conseguentemente i costi».

La spesa per l’impianto fotovoltaico al depuratore dovrà quindi essere finanziata con l’annualità 2023, mentre quella sulle stazioni di sollevamento con l’annualità 2024.

«Ma la progettazione non finisce qui – afferma ancora Bruni – perché la nostra intenzione è di proporre al consiglio comunale la creazione di un capitolo di bilancio ad hoc in cui far confluire le somme che risparmieremo dai costi delle bollette degli impianti di depurazione, da reinvestire per creare nuovi impianti fotovoltaici al servizio dei cimiteri comunali. Un processo che diventa strettamente correlato alla creazione, già deliberata, delle Comunità energetiche rinnovabili, nelle quali il cittadino diventa parte attiva del progresso ambientale e del risparmio, contribuendo a creare un nuovo impianto di servizio sia per le abitazioni che vorranno partecipare che per le necessità dei cimiteri comunali. Tutto nel segno di una programmazione chiara che faccia risparmiare il cittadino e che consenta alle strutture pubbliche di pesare di meno in termini di impatto ambientale». (rvv)