di GRAZIELLA TEDESCO – Lo “Spazio in rosa” altro non è che un appuntamento mensile di riflessione, incontro, approfondimento e scambio che la dott.ssa Maria Grazia Richichi mette a disposizione della cittadinanza villese e non solo.
Personalmente posso affermare, con consapevole certezza che questi appuntamenti sono come un raggio di sole e una boccata di ossigeno sano in un tempo in cui l’approfondimento, le relazioni, lo stare bene insieme diventano sempre più difficili da perseguire e da realizzare. Giovedì dodici settembre la dott.ssa Richichi, geriatra e responsabile del centro diurno di recupero neurocognitivo Neurolab di Villa San Giovanni, affiancata da uno staff di professionisti in diversi settori, ha ospitato la scrittrice Eleonora Geria, autrice del libro “Un senso di te” e coautrice insieme al figlio Nicola Fantozzi del libro “I miei super poteri”.
Tra gli illustri ospiti che hanno preso parte all’evento c’erano la dott.ssa Tiziana Foti, pediatra, la dott.ssa Graziella Trecroci, ex dirigente Scolastica, attuale garante dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Villa San Giovanni, la dott.ssa Cettina Tuscano, docente dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Villa San Giovanni e referente del CTS- Centro Territoriale di supporto per l’Inclusione- Prov. Di Reggio Calabria. Ha moderato l’incontro la giornalista Mariarita Sciarrone. Assente, per improrogabili e improvvisi impegni lavorativi ma in realtà rappresentata egregiamente dal suo validissimo staff, la dott.ssa Maria Luisa Ottanà, dirigente dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Villa San Giovanni.
L’incontro ha avuto come tema la Comunicazione e l’Inclusione di soggetti con Bisogni Speciali. Il filo conduttore è stato fornito dall’autrice la dott.ssa Eleonora Geria che, grazie al suo saggio “Un Senso di te”, con estrema libertà, serenità e forza, ha raccontato la propria esperienza di mamma di un bambino con deficit neurosensoriale. La dott.ssa Geria ha snocciolato il contenuto della sua opera raccontando della scoperta del deficit di suo figlio, dei disagi che ha dovuto affrontare per imparare a comunicare con la sua creatura e delle fatiche che ha dovuto sostenere per consentire a Nicola, il suo bambino di crescere come una persona libera e perfettamente integrata nel tessuto sociale.
Talmente libera da paure e pregiudizi e talmente integrata da riuscire a raccontare, con la madre, il suo vissuto di bambino speciale. Lo staff di professionisti ha poi sviluppato le tematiche presenti nelle opere, sotto tutti i punti di vista, legali, medici, educativi ed umani: soprattutto, umani perché come introdotto dalla dott.ssa Geria, la chiave per l’inclusione, l’accettazione e la realizzazione dei bambini speciali altro non è che l’Umanità che genera amore infinito e incondizionato. È questa la chiave del successo in tutte le relazioni: l’infinita e incondizionata Umanità che si declina inevitabilmente in Amore, rispetto e pienezza di sé. (gt)