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VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Sospesi i tributi fino al 3 aprile

A Villa San Giovanni, il sindaco Maria Grazia Richichi ha disposto la sospensione, fino al 3 aprile, delle scadenze fissate da norme regolamentari dell’ente relativamente al pagamento dei tributi.

Sono sospese anche quelle relative a rateizzazioni, versamenti spontanei, avvisi bonari di pagamento e adempimenti tributari fissati da norme regolamentari; le attività di invio ed emissione di avvisi di pagamento ordinari e suppletivi, atti di accertamento esecutivi di cui alla Legge n. 160/2019, ingiunzioni di pagamento, intimazioni di pagamento, atti di precetto, diffide ad adempiere, azioni esecutive e cautelari, inviti o solleciti di pagamento.

«I termini stabiliti  – si legge in una nota – decorreranno nuovamente dal 04/04/2020, salvo diversa disposizione del Governo in materia di finanza e fiscalità locale. Qualora nel periodo di sospensione sopra richiamato fosse necessario interrompere termini prescrizionali gli atti saranno regolarmente emessi al fine di evitare danni erariali per l’Ente, ma le scadenze saranno sospese secondo le prescrizioni sopra richiamate».

«Considerando la grave emergenza che tutto il paese sta vivendo – ha dichiarato il sindaco Richichi – come amministrazione abbiamo deciso di dare un segnale, come hanno fatto anche altri comuni, anche in virtù della grave ricaduta economica che le restrizioni governative stanno causando. Siamo chiamati tutti a dare segno di responsabilità e a rispettare il decreto ministeriale per scongiurare nuovi contagi. Per questo chiedo a tutti i cittadini di continuare a restare in casa e presto torneremo alla vita di sempre più forti di prima».

L’ordinanza prende in considerazione la sospensione di tante attività assicurando solo i servizi minimi garantiti prediligendo l’utilizzo del lavoro agile e che tali misure di prevenzione sanitaria hanno importanti, immediate e negative ricadute sul tessuto economico locale e sulle attività commerciali e di servizi, anche con riferimento agli esercizi commerciali aperti al pubblico i cui orari di apertura sono stati contingentati.

Queste misure incidono in modo pressoché uniforme su tutta l’economia cittadina formata per lo più da piccole e medie imprese commerciali, alcune delle quali incise anche dal provvedimento di sospensione delle attività e, quindi, dalla temporanea chiusura al pubblico.

«Tenuto conto che – si legge nell’ordinanza – la sospensione e la riduzione delle attività avrà sicuri riflessi sull’economia delle imprese commerciali del territorio che subiranno un calo delle presenze dovuto sia alle misure di prevenzione adottate che alla riduzione dell’indotto economico dovuto in gran parte a causa del minore afflusso di pubblico e di utenti; che tale circostanza determinerà un prevedibile calo di fatturato delle aziende commerciali e degli esercizi pubblici che influirà negativamente anche sul P.I.L. locale; l’amministrazione ha ritenuto di dover assicurare un sostegno, anche extra ordinem, per quanto di competenza dell’Ente comunale, in materia di fiscalità locale in relazione a possibili deroghe dei termini di pagamenti e degli adempimenti tributari previsti dai regolamenti comunali, soprattutto, valutando che occorre adottare, stante l’emergenza in atto, misure volte ad evitare ulteriori problematiche, anche di ordine economico – finanziario, non solo alle aziende commerciali, ma a tutta la cittadinanza». (rrc)