Cetty Scarcella, responsabile regionale dei Giovani di Coraggio Italia, ha sottolineato che «per offrire un domani migliore alla nostra regione è necessario anche mettersi al servizio e lavorare concretamente per il bene di tutti».
«In Italia abbiamo la necessità di formare i giovani – ha spiegato – la prossima classe dirigente, e creare una squadra forte e coesa, che sappia confrontarsi e organizzarsi per aumentare così non solo la cultura politica, ma anche quella civica».
«Il futuro sarà scritto da noi – ha sottolineato – che abbiamo il diritto e il dovere di dire la nostra e di esserci, di partecipare attivamente. Le ultime elezioni sono state un segno, in particolare con l’elezione di un giovane proprio
di Coraggio Italia: Salvatore Cirillo».
«Sono onorata – ha detto ancora – di poter portare il mio contributo al partito e ringrazio tutti i dirigenti per la grande fiducia tributatami e rinnovata solo pochi giorni fa. Come sempre metterò il massimo impegno per far sì che alcune tematiche legate ai giovani e al futuro, così delicate e rilevanti, possano essere trattate nel modo più approfondito possibile sia a livello nazionale che regionale».
La responsabile regionale, inoltre, si sofferma sulla situazione politica e sul possibile ruolo di ‘Coraggio Italia’.
«Sono tanti gli appuntamenti importanti che aspettano la Calabria – evidenzia –, a partire dal Pnrr che rappresenta un punto di svolta per il territorio. Ma dobbiamo anche fermarci e guardare indietro, riflettere e focalizzare gli errori del passato, come il cattivo uso di alcuni fondi europei, e capire come rilanciare la nostra regione. La cosiddetta “Missione 1” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede, ad esempio, lo stanziamento di 2 miliardi e 400 milioni netti per il settore turistico, comparto che potrebbe far veramente ripartire la Calabria. Bisogna essere protagonisti della progettualità e della ripartenza, offrire le competenze per uno sviluppo del territorio».
Poi conclude: «Nei prossimi mesi mi confronterò con la dirigenza regionale del partito per porre le basi alla costruzione di questo movimento politico giovanile. La Calabria ha bisogno anche di una Scuola politica che possa formare gli amministratori, per avere a disposizione, fra due o tre anni un primo nucleo di giovani dirigenti preparati, abituati ad interagire e vera risorsa del partito. È fondamentale acquisire gli strumenti per partecipare in modo attivo e responsabile alla vita politica locale e nazionale». (rrc)