VIBO – Franzè (CI): Progetti di Vita attuati dopo le nostre sollecitazioni

La consigliera comunale di Vibo Valentia, Katia Franzè, ha evidenziato come «il Progetto di Vita del Comune di Vibo è diventato realtà grazie alla caparbietà di alcune famiglie e di un’Associazione, in particolare, che non ha voluto mollare dopo aver atteso circa due anni dalla presentazione della domanda».

Previsto dall’articolo 14 della Legge Regionale n. 328 del 2000, il “Progetto di Vita” è un complesso elaborato che, partendo dai desideri, aspettative e preferenze delle persone con disabilità e dei loro familiari, identifica tutti i necessari sostegni, chiaramente declinati per qualità, quantità, ed intensità per garantire ad ogni persona con disabilità di annullare o ridurre le barriere, presenti nel suo contesto di vita, che ne limitino la loro partecipazione sociale, in condizioni di pari opportunità con gli altri cittadini.

La Franzè aggiunge: «Per l’ottenimento di quel progetto (correva l’anno 2019) e dinnanzi al silenzio – inadempimento della pubblica amministrazione, una famiglia ha deciso di ricorrere al Tar di Catanzaro per ottenere quello strumento che avrebbe dovuto permettere al proprio figlio e a tutte le persone affette da disabilità di ottenere  il proprio “Progetto di vita”. Dopo la sentenza Tar del gennaio 2022  si è giunti alla consegna del primo Progetto di Vita” nell’aprile 2022 , dopo un indirizzo politico recepito in consiglio comunale nel marzo 2022».

«Successivamente il Comune di Vibo, dal luglio 2022 – ha aggiunto – ha consegnato alle famiglie  altri dieci progetti tutti rimasti lettera morta senza dimenticare che nelle more  tanti altre richieste di progetti  risultano  in itinere».

Evidenziando gli aspetti tecnici, Franzè ha sottolineato che «una volta definito e condiviso con la famiglia il Progetto Individuale, la posizione del beneficiario è da considerare un diritto soggettivo perfetto e come tale suscettibile di essere soddisfatto con pienezza e immediatezza».

Ragionamenti che fanno da premesse ad altre considerazioni. «Solo lo scorso 28 dicembre – rende ancora noto – venivo a conoscenza della mancata esecuzione dei Progetti di Vita consegnati alle famiglie. Pertanto, sostenuta dalla consigliera Giusy Colloca, ho portato la questione in IV Commissione all’attenzione dell’Amministrazione e successivamente al consiglio comunale dello scorso 30 dicembre».

«Stante la mancanza di risposte concrete dagli uffici e dall’Esecutivo – ha spiegato ancora – ho presentato un ordine del giorno urgente per affrontare in quel consiglio comunale le questione della mancata  esecuzione dei progetti. L’idea è stata avallata dall’opposizione ma non dall’Amministrazione che, invece, il giorno dopo correva ai ripari. Con la determina  n. 2535 il Settore 2 delle Politiche Sociali impegnava le somme  per l’attuazione dei sostegni previsti per i progetti di Vita sottoscritti  per l’anno 2022».

A parere di Franzè un «tentativo maldestro dell’ultimo giorno dell’anno 2022 che sicuramente merita  una riflessione approfondita. Come mai fino ad ora nonostante le sollecitazioni delle famiglie nulla è stato fatto, come mai non si è proceduto a garantire quanto previsto nel Progetto come mai si è proceduto solo dopo che si è alzato un polverone?».

«Evidentemente – ha detto – l’elefante ha partorito il topolino. Una volta definito un progetto personalizzato in favore di un soggetto disabile, adeguato alle sue esigenze, l’attuazione costituisce un diritto soggettivo incomprimibile e pertanto deve essere garantito dal momento della consegna al disabile e alle famiglie. Nessuna giustifica può essere adotta da parte dell’esecutivo.  L’interesse delle persone affette da disabilità e delle loro famiglie deve diventare per questa Amministrazione una priorità, una pietra miliare, un esempio  per tutti gli ambiti territoriali perché nessuno deve rimanere indietro».

«Per il 2023 – ha concluso – le voci necessarie all’esecuzione del Progetto di Vita vengano inserite nei rispettivi bilanci,  i servizi previsti vengano garantiti da subito,  venga garantita la giusta interlocuzione con le famiglie interessate e si concludano tutti gli atti progetti di vita in itinere pendenti negli uffici».  (rvv)

VIBO – Franzè (CI) chiede al sindaco di intervenire sulle carenze del trasporto pubblico

Katia Franzè, alla guida del gruppo consiliare di opposizione di Coraggio Italia a Vibo Valentia, ha ottenuto che al prossimo Consiglio comunale si discuta della carenza del trasporti pubblico urbano ed exstraurbano.

Il gruppo di CI (formato anche da Elisa Fratelli, Giuseppe Russo e Pietro Comito) ha sottoscritto un atto di indirizzo politico con il quale chiede al sindaco della città Maria Limardo di «attribuire mandato agli assessori competenti,  ai dirigenti, agli uffici per provvedere alla predisposizione  e  conclusione con urgenza di una interlocuzione con Ferrovie della Calabria  per rivedere tutto il programma delle fermate e segnalare meglio l’orario delle corse». 

Non solo, i quattro consiglieri di opposizione chiedono altresì al sindaco di «provvedere all’installazione delle pensiline per autobus dotate di sedili e panchine per l’attesa dei mezzi e alla messa in sicurezza delle fermate degli autobus  attraverso  opportuna segnaletica orizzontale e verticale per tutto il territorio comunale, all’installazione di paline con indicazione di orari  e comunque per la risoluzione delle  problematiche esposte e di quelle ad esse collegate».

Nelle premesse CI parla «di situazione grave» vissuta ogni giorno dalla città di Vibo Valentia «raggiunta, grazie ai mezzi pubblici, da numerosi pendolari, in particolare flotte di studenti, provenienti dai paesi limitrofi, che  possono arrivare nella città capoluogo solo tramite gli autobus ma che, per farlo, devono affrontare innumerevoli disagi. 

Nonostante le rassicurazioni anticipate dall’esecutivo,  né pensiline per ripararsi dalla pioggia e dal sole, né panchine,  né orari indicati, né paline risultano presenti nelle fermate, né bandi o avvisi pubblicati nel sito: in pratica i pendolari affrontano giornalmente un calvario  da oltre due anni.

Di più: l’assenza di Paline con orari, rende difficile indovinare se e quando passa il bus. Ad aggravare la situazione l’assoluta mancanza di segnaletica orizzontale e verticale, atta a proteggere l’incolumità degli utenti, indicando e delimitando le aree per la fermata degli autobus nel rispetto del codice della strada». Il gruppo di CI, inoltre, pone l’accento anche sul trasporto urbano, situazione definita «ancora più critica». 

«Sono stati, infatti, battezzati “bus fantasma”  – evidenziano i quattro – i pullman di colore arancio che effettuano il servizio urbano. Pochi sanno quando e da dove passano, ma in realtà le corse ci sono e non sono neanche poche. In base al calendario orario delle Ferrovie della Calabria ci sono tre linee urbane che a partire dalle 5.40 coprono tutto il territorio. Inoltre ogni giorno,  per lo spostamento di alcuni plessi scolastici di Vibo a causa di lavori per ristrutturazione anche i più piccoli studenti dalle elementari e medie usufruiscono di mezzi pubblici da Vibo per raggiungere la sede scolastica».

Ma vi è di più perché per «il bus cittadino al deposito di viale Ferrovie Calabro Lucane le tabelle orarie sono a disposizione dell’utenza,  ma sul sito del comune alcuna indicazione viene data, risultando invece in fase di organizzazione.

Ma in giro per la città nessuna fermata è contrassegnata, né ci sono le paline con l’indicazione degli orari,  relativa al bus cittadino che in un momento in cui le sedi  scolastiche sono concentrate nel centro cittadino potrebbe anche decongestionare il traffico che all’orario di ingresso delle scuole è particolarmente intenso». 

Tirando le somme, la Franzè parla di «una serie di problematiche che merita una rapida soluzione» e che hanno indotto il gruppo di Coraggio Italia ad attivarsi in maniera decisa chiedendo l’inserimento della vicenda tra i punti all’ordine del giorno della massima assise cittadina  attesa per sabato prossimo.  (rvv)

 

Brugnaro (Coraggio Italia): Occorre finire le grandi opere che si stanno facendo in Calabria

«Oltre ai grandi discorsi, occorre finire le grandi opere che si stanno facendo in Calabria, soprattutto bisogna portare la dorsale informatica che consente di avere la connettività, e garantire ai bambini di oggi di avere un futuro in questa regione». È quanto ha dichiarato Luigi Brugnaro , presidente di Coraggio Italia, all’Agenzia Dire, nel corso del suo tour elettorale a Reggio Calabria.

«È un concetto che vale per tutti a maggior ragione al Sud. La Silicon Valley è stata realizzata in una valle, e voi avete le valli, avete i cervelli, i genitori di oggi devono pensare a un futuro per i prossimi vent’anni, non alla convenienza dell’amico che promette e basta», ha aggiunto il sindaco di Venezia.

Coraggio Italia – ha poi evidenziato il presidente di Coraggio Italia – «si è alleato con gli altri per una sfida nazionale, noi sappiamo che è un inizio, non abbiamo un’ambizione di traguardo, ma pensiamo invece di iniziare un consolidamento e l’abbiamo già fatto presentandoci alle elezioni regionali. Come Coraggio Italia in Calabria abbiamo preso il 5,7%, Lupi ha preso il 4%».

«Sul reddito di cittadinanza – ha spiegato – riteniamo che non debba essere abolito, ma modificato, oggi costa 10 miliardi di euro all’anno. Lasciamo 3 miliardi per sostenere le persone che hanno problemi davvero, che non riescono a lavorare o per le persone che perdono il lavoro senza una loro colpa. I sette miliardi che restano diamoli ai giovani sotto i trent’anni, togliendo tutte le tasse e contributi, in maniera tale che a un lavoratore dipendente sotto i trent’anni, i contributi figurativi li paga lo Stato e gli altri finiscono nelle buste paga». (rrc)

 

È nato il gruppo “Coraggio Italia – Italia al Centro”: Francesco De Nisi è segretario regionale

Anche in Calabria, Coraggio Italia, il movimento presieduto da Giovanni Toti e coordinato da Gaetano Quagliariello ha varato la sua squadra di Coraggio Italia – Italia al Centro, un gruppo unitario che vede Francesco De Nisi segretario regionale.

Sul territorio calabrese, come a livello nazionale, il partito avrà una impostazione di tipo federale: si parte dalle realtà provinciali che si federano tra loro e delegano alcune funzioni al livello regionale. Per questo il partito avrà un organo esecutivo, individuato nella segreteria regionale, e un’assemblea federale con funzioni di dibattito e deliberazione politica.

L’assemblea federale, invece, è presieduta dal senatore Franco Bevilacqua. Alfonso Dattolo è il delegato calabrese nella struttura federale nazionale. I segretari provinciali sono Vincenzo Scarcello (Cosenza), Massimo Ripepi (Reggio Calabria), Carmen Carceo (Crotone), Giuseppe Monteleone (Vibo Valentia), Mario Migliarese (Catanzaro), mentre i consigli federali provinciali sono presieduti da Pasquale Imbalzano (Reggio Calabria), Domenico Arcuri (Crotone), Nicola D’Agostino (Vibo Valentia), Pino Pitaro (Catanzaro).

La segreteria regionale è così composta: Serena Anghelone (con funzioni di vice-segretario), Domenico Campana, Antonello Cariglino, Lea Concolino, Romano Loielo, Antonio Lopez, Pasquale Montesano, Sandra Polimeno, Vito Regio.

A Giovanni Carè è stato infine affidato il coordinamento regionale dei giovani, mentre, sempre nella rappresentanza giovanile, Cetty Scarcella è entrata a far parte della segreteria nazionale del partito. Le cariche di partito, attribuite provvisoriamente, resteranno in vigore fino alla celebrazione dei congressi che si svolgeranno nei mesi di settembre e ottobre. (rrm)

 

Erosione costiera, Imbalzano (CI): Comune e Metrocity RC intervengano

Pasquale Imbalzano, Coordinatore politico di Coraggio Italia della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha chiesto al Comune di Reggio e alla Città Metropolitana di Reggio Calabria di intervenire sulla drammatica situazione in cui vivono i residenti, gli operatori turistici e gli stabilimenti balneari che si affacciano sul litorale della zona sud della Città, individuati nella zona di Pellaro , Bocale I e II, ricomprendendosi la fascia costiera che si spinge  fino a Lazzaro, Capo d’Armi e Riace Capo a causa dell’erosione costiera.

L’erosione costiera, infatti, «sta mettendo a repentaglio non soltanto le abitazioni di tanti cittadini che hanno scelto quelle zone per dimorare , ma soprattutto i tanti operatori del settore balneare e turistico alberghiero che in vista della stagione estiva non intravedono prospettive favorevoli per la ripresa della loro attività economica ha spiegato Imbalzano.

«Benché queste località – ha proseguito Imbalzano – siano tra quelle che possiedono i più suggestivi arenili che il nostro territorio può esprimere in termini di bellezza naturale e paesaggistica, meta ogni estate di tanti visitatori reggini e non solo, tuttavia non sufficientemente  valorizzato dalle istituzioni sotto il profilo turistico, non può essere accettata la fase di stallo che registriamo rispetto all’ineludibile programmazione e cantierizzazione delle azioni di difesa costiera, proprio adesso che le circostanze imporrebbero al Comune di Reggio e alla Città Metropolitana il dovere politico di intervenire sia per non far ricadere sulla stagione estiva i disagi tecnici della realizzazione delle opere, ma, soprattutto, per offrire una risposta efficace rispetto a eventi climatici e mareggiate degli ultimi giorni che stanno inesorabilmente distruggendo quella minima parte di arenile  che era rimasta fruibile».

«In questo senso – ha detto ancora – già sul finire della scorsa estate i residenti di Bocale II promossero una giusta e condivisibile petizione/raccolta firme che vide il coinvolgimento di oltre 500 persone con la quale si chiese alle istituzioni locali (Comune di Reggio e Metrocity) di agire tempestivamente con interventi a carattere duraturo per la predisposizione di una efficace barriera frangiflutti con contestuale azione di ripascimento  lungo la suggestiva costa che va da Pellaro a Riace Capo, passando per Bocale I e II, respingendo definitivamente  la logica degli interventi tampone che nessun beneficio nel lungo periodo sono destinati a generare».

«Dunque – ha concluso – chiediamo agli Enti territoriali di Piazza Italia di sciogliere i lacci e lacciuoli che impediscono una forte, efficace e tempestiva azione di difesa costiera, che salvaguardi gli abitati dei quartieri e delle comunità a sud di Reggio,  nonché le attività turistico balneari – si badi bene – già duramente compromesse dagli effetti devastanti della direttiva Bolkestein avuto riguardo alla revoca anticipata delle concessioni balneari al 2023, liberando l’enorme mole di risorse disponibili, ma che senza una comprensibile motivazione politico-amministrativa risultano ferme al palo per via di una burocrazia scevra dal contatto con i bisogni della comunità». (rrc)

Venerdì 25 a Catanzaro l’evento “Catanzaro al Centro”, sarà presente Gaetano Quagliarello

Venerdì 25 febbraio, a Catanzaro, alle 17.30, alla Casa delle Culture del Palazzo della Provincia, è in programma la manifestazione Catanzaro al Centro, promossa da IdeaCambiamo!Coraggio Italia.

All’evento,  interverranno fra gli altri il vicepresidente della Provincia di Catanzaro, Fernando Sinopoli, l’assessore al Comune di Catanzaro, Lea Concolino, il sindaco Sergio Abramo, i consiglieri regionali Salvatore Cirillo e Francesco De Nisi, l’onorevole Maurizio D’Ettore. Le conclusioni sono affidate a Gaetano Quagliarello, che ha ribadito come «con questa iniziativa vogliamo iniziare a mettere a fuoco gli obiettivi programmatici per Catanzaro e per l’intera Calabria».

«‘Catanzaro al Centro’ – ha concluso Quagliarello – è un nome che evoca la centralità del territorio e la centralità di una visione, ma che è anche, a suo modo, un manifesto politico. Una nuova prospettiva da cui partire per ricostruire sulle idee». (rcz)

Bevilacqua e Campana (CI): Incomprensibile mancato incarico al colonnello Bortoletti

Franco BevilacquaDomenico Campana, di Cambiamo – Coraggio Italia, hanno ribadito quanto sia sempre meno comprensibile la ritardata attribuzione  dell’incarico, a sub commissario alla Sanità calabrese, del Colonnello Maurizio Bortoletti».

«La nomina, da parte del Consiglio dei Ministri,  che gli attribuiva l’incarico di  guidare il piano attuativo del  rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria – hanno sottolineato – è, infatti, del 18 novembre  del 2021 e nel frattempo il Comando Generale dei Carabinieri ha sollevato  questioni di trattamento economico, peraltro stabilite da norme vigenti, nonché  questioni afferenti l’ “istituto del comando’’ che non riguardano l’incarico che assumerà  il Colonnello Bartoletti».

«La risposta del Ragioniere Generale dello Stato – hanno aggiunto Bevilacqua e Campana – al quale il Comando Generale dei Carabinieri  si e’ rivolto, nonostante abbia chiarito i ‘’dubbi economici’’ e quelli legati al ‘’comando’’, sembra non abbia, però, sortito alcun effetto, dal momento  che il Colonnello Bortoletti si trova  ancora a Milano e non già in Calabria al lavoro per quella salutare operazione di pulizia che attende da anni di essere compiuta nei conti della Sanità».

«Abbiamo interessato nostri  parlamentari – hanno concluso Bevilacqua e Campana – affinché in Parlamento chiedano chiarimenti al Ministro della Difesa, nel mentre esprimiamo tutta la nostra solidarietà al presidente della Regione Roberto Occhiuto per la scelta che ha compiuto nell’indicare al Governo la persona del Colonnello Bortoletti come suo collaboratore per risollevare dalle macerie la disastrata situazione della sanità calabrese». (rcz)

 

COSENZA – Coraggio Italia inaugura la sede Provinciale

Domani, a Cosenza alle 11, s’inaugura la sede provinciale di Coraggio Italia, sita a Piazza Fausto e Luigi Gullo.

«Vogliamo continuare a contribuire alla crescita in Calabria – sottolinea il coordinatore provinciale per Cosenza di ‘Coraggio Italia’, Maria Rachele Filicetti – e la sede sarà il luogo ideale dove sottolineare l’importanza del confronto e dell’avvicinamento ai temi della politica, e avviare la costruzione di una squadra di futuri amministratori».

Aggiunge la dirigente provinciale: «Quella di domani è l’inizio di un grande percorso di democrazia partecipativa che si caratterizzerà con ulteriori iniziative in programma per il nuovo anno e che riguarderanno realtà locali e temi nazionali. Chi vorrà far parte della nuova formazione politica potrà in futuro intervenire e partecipare per portare le sue idee. Il nostro territorio ha la necessità di una politica fatta di competenza e sani valori democratici».

All’inaugurazione, oltre al coordinatore Filicetti ed ai suoi vice coordinatori, Nicolò De Bartolo e Nicola Tenuta, interverranno anche gli altri candidati alle elezioni regionali di ottobre scorso per la provincia di Cosenza: Katia Iannì, Mariolina Fera, Serafina Falco, Alfredo Iorio, Giuseppe Moro.

Presente, inoltre, l’onorevole Felice Maurizio D’Ettore, coordinatore regionale per la Calabria di ‘Coraggio Italia’, i consiglieri regionali di ‘Coraggio Italia’ Francesco De Nisi e Salvatore Cirillo, il responsabile regionale di ‘Coraggio Italia’ per il tesseramento Alfonso Dattolo oltre ai membri della Direzione Nazionale di ‘Coraggio Italia’ Francesco Bevilacqua e Sergio Abramo.

Saranno, altresì, presenti i coordinatori delle altre province calabresi, amici e simpatizzanti di quella che promette di essere una nuova e concreta realtà politica calabrese. (rcs)

Sabato il presidente di Coraggio Italia Luigi Brugnaro a Lamezia incontra amministratori locali ed eletti

Il presidente di Coraggio ItaliaLuigi Brugnaro, torna in Calabria – per la precisione a Lamezia Terme – per incontrare amministratori locali ed eletti. L’appuntamento è alle 15.30 al T-Hotel di Lamezia.

«Il ritorno del presidente – sottolinea l’onorevole Felice Maurizio D’Ettore, coordinatore regionale per la Calabria di ‘Coraggio Italia’  – testimonia che lo slogan “Se cresce la Calabria, cresce l’Italia”, coniato per la recente tornata amministrativa, non era una formula vuota o una sorta di messaggio mordi e fuggi per accaparrarsi voti, ma la precisa idea che i nostri territori devono e possono rappresentare trampolino di lancio per il cambio di passo del Mezzogiorno e dell’intero Paese».

«’Coraggio Italia’  – conclude D’Ettore – continuerà a far leva sulle soluzioni e sul pragmatismo, continuando a privilegiare l’ascolto della gente e dei luoghi con una particolare attenzione ai giovani che credono nella politica con la “P” maiuscola”». (rrm)

Imbalzano (CI): La nuova amministrazione comunale di Reggio riduca la Tari

Pasquale Imbalzano, coordinatore della Città Metropolitana di Reggio di Coraggio Italia, ha chiesto la riduzione della Tari pari al 20% della tariffa.

Per Imbalzano, infatti, «solo così facendo eliminerebbe definitivamente il più grave e ignominioso ladrocinio che grava sulle tasche dei reggini , ossia quella di essere la città con il più alto carico Tari che la colloca nel triste primato in Italia, con una spesa media per famiglia pari a 461 euro per un servizio inesistente, generatore di imbarazzante disordine, caos e disonorevole disagio per tutti i reggini, ristabilendo l’equità perduta e guardando agli stessi come titolari di diritti e non come sudditi».

Imbalzano, infatti, è convinto che «gli assessori di recente nomina non possono accettare di far gravare  sulle famiglie e sulle imprese reggine, già  esauste per le conseguenze della insostenibile crisi economica originata dal Coronavirus e  con una città ridotta ad un susseguirsi di saracinesche abbassate definitivamente sia in centro che in periferia, i costi al  100% di raccolta rifiuti servizio di fatto inesistente».

«D’altronde – ha aggiunto – vi sono normative, a partire da quella di Stabilità 2014,  oltre a numerose sentenze di diverse Commissioni Tributarie Provinciali e soprattutto quelle  della Suprema Corte di Cassazione, ultima –  ma non la sola –  la n. 19767 del 2020, che hanno più volte ribadito che il grave e perdurante disservizio – anche nei casi in cui il Comune non ha alcuna colpa per il caos della raccolta, tesi cara  solo alla maggioranza,  consentono una congrua riduzione della Tari stessa».

“Infatti – ha spiegato –sé è vero come è vero che la stessa ordinanza con la quale il Consiglio di Stato ha accolto l’appello cautelare del Comune di Reggio Calabria in merito all’ordinanza del Tar Reggio sul bando per la gestione del servizio rifiuti, chiarendo che “l’appellante Comune di Reggio Calabria…. ha evidenziato che nel proprio territorio si è verificata – ed è tuttora perdurante – una vera e propria emergenza ambientale (con possibili gravi implicazioni negative per la sanità e l’igiene pubblica)….” rilevando che “…la domanda cautelare formulata dal Comune è finalizzata a porre in essere immediate misure d’urgenza, volte ad affrontare l’emergenza ambientale, in attesa che sia pubblicata la sentenza del TAR, all’esito dell’udienza del 15 dicembre 2021” , tali punti fermi non trovano conforto alcuno nelle affermazioni con le quali il facente funzioni Brunetti, durante la presentazione in pompa magna della nuova giunta,  dichiarava che “non siamo Bolzano o Zurigo, ma neanche la Reggio Calabria dell’emergenza rifiuti”». 

«Ora , dal confronto tra le due posizioni – ha detto ancora – la questione che si pone agli occhi dei cittadini è : o le statuizioni del Consiglio di Stato non hanno valore alcuno per Enti come il Comune di Reggio (fatto destituito di fondamento) oppure Brunetti quando rilascia queste dichiarazioni mente sapendo di mentire (circostanza in perfetta linea di continuità con il predecessore sospeso)… tertium non datur».

«Quindi se i fatti sono questi – ha proseguito – ossia che l’emergenza ambientale esiste ed è confermata ai più alti livelli istituzionali attraverso provvedimenti giurisdizionali,  è venuto il momento che l’Amministrazione Comunale grazie anche all’impulso di chi insiste su un nuovo dialogo con la città e prendendo atto della drammatica incapacità del Comune di Reggio nel fornire il benché minimo servizio di raccolta dei rifiuti – a tal punto che la città è divenuta, come più volte sottolineato dalla stampa con servizi a tutta pagina, un susseguirsi di discariche a cielo aperto-  riequilibri in diminuzione per il 2022 il rapporto tra tributo TA.RI. richiesto e il più che scadente servizio fin qui reso (si fa per dire),  adottando da subito i provvedimenti amministrativi conseguenti con la riduzione pari al 20 % della tariffa». (rrc)