Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, nella sede dell’Associazione Le Muse, la conversazione De Rerum natura, con Antonino Sgrò, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, Giuseppe Squillaci, presidente del Consorzio Motta San Giovanni e Santo Legato, segretario Consorzio Motta San Giovanni.
Una conversazione, dunque, che racconterà «il territorio, le criticità, ma anche l’esperienze felici che caratterizzano la nostra Calabria».
«Un racconto ormai che da più di mese– ha dichiarato il presidente Muse, Giuseppe Livoti – sta interessando soci e simpatizzanti poiché ogni evento è dedicato a tematiche collegate all’attualità e a tutto ciò che ci circonda, proprio per riflettere ad alta voce e magari confrontarsi con chi ha ruoli importanti nel tessuto amministrativo o sociale».
Si parlerà così di – natura –, proprio quella natura che ci accoglie, mentre noi uomini, siamo alla continua ricerca della sua compenetrazione, idillio impossibile da raggiungere e non resta che godere della piena contemplazione delle leggi naturali.
Il presidente Sgrò parlerà sul ruolo che identifica gli “agronomi”, figure professionali multidisciplinari che possono occuparsi delle produzioni vegetali, della loro difesa, delle risorse naturali impiegate in agricoltura, della gestione di allevamenti, del miglioramento genetico agricolo, della valorizzazione dei prodotti agricoli, di problemi costruttivi e dei “forestali” importanti per controllare o ridurre il rischio di erosione del suolo, frane e valanghe.
Le foreste hanno, quindi, un ruolo fondamentale nella protezione delle case e delle comunità (FAO) di animali e persone, e aiutano a mantenere le condizioni necessarie per la produzione agricola. Nella conversazione non mancheranno riferimenti al verde nella città di Reggio Calabria ed al suo relativo mantenimento. Altra parte dell’incontro sarà dedicata alla presentazione del “Consorzio Motta San Giovanni”, costituito nel 2003 da alcune delle aziende più qualificate del settore agro-alimentare della provincia reggina.
Le imprese che vi partecipano forniscono prodotti di alta qualità che nascono da una scrupolosa selezione della materia prima, per poi essere trasformati in modo artigianale e secondo la tradizione, prestando particolare attenzione al loro legame con il territorio, all’artigianalità della produzione e alla loro bontà.
Questa esperienza verrà raccontata dal presidente Giuseppe Squillaci e dal segretario Santo Legato. Il Laboratorio di Lettura Interpretativa con Clara Condello, Antonella Mariani ed Adele Leanza creeranno un momento suggestivo su brani della tradizione letteraria calabrese in cui emerge il rapporto identitario uomo – natura. (rrc)