Grande successo per la compagnia teatrale Vercillo, che ha debuttato a Lamezia Terme – la sua città – con la commedia esilarante in due atti, E se poi è vero…?, liberamente tratta da Peppino De Filippo, in vernacolo lametino con la regia di Raffaele Paonessa.
Uno spettacolo incentrato sulla superstizione, un tema molto caldo in passato ma che ancora oggi, trova piena validità. Leitmotiv dello spettacolo è la frase chiave, “non è vero ma ci credo”, rimandando all’ignoranza dell’essere superstiziosi ma allo stesso tempo, come sottolineavano i fratelli De Filippo, a non esserlo porta male.
Due ore di spettacolo, che ha visto un teatro praticamente sold out riportando le lancette indietro nel tempo a quando, senza pandemia, era naturale poter godere di socialità senza paura e senza l’ansia di ridere troppo intensamente.
Il personaggio che si è aggiudicato per eccellenza il premio come “miglior attore” è stato infatti il pubblico, che ha accompagnato la comicità degli attori, con risate, applausi e spesso attraverso la compartecipazione, con battute silenziose ma di vivace incisività.
Emozione allo stato pura per la compagnia Vercillo che ha senza troppi veli, palesato alla fine dello spettacolo, orgoglio ed un turbinio emozionale che solo la maestosità del teatro comunale Grandinetti e la collaudata rassegna “Vacantiandu”, sa trasmettere.
«Siamo felici – dichiara il regista, Raffaele Paonessa – di essere tornati dopo tanto, troppo tempo su un palco che per noi, rappresenta il sugello scenico. Se pur in questi mesi, abbiamo girato la Calabria, recitare nella nostra città, è quella soddisfazione che in un copione teatrale, si chiamerebbe, straordinario colpo di scena. Il pubblico, nostro magnete scenico ed umano, ha lasciato che la trepidazione del ritorno, si trasformasse in una bellissima serata di condivisione».
«A nome della mia compagnia – conclude il regista – ringraziamo gli amici Vacantusi, ai quali ci lega un rapporto di amichevole ed affettuosa stima, per l’accoglienza donataci, resasi tangibile dalla meticolosità dei dettagli, dalle carezze ritrovate in camerino, al momento conviviale finale, al supporto durante tutta la commedia. Un saluto, poi, lo rivolgiamo a Camillo Benso che come sempre, nel suo essere impeccabile, ha trasformato ogni imprevisto in particolarità, ogni suono in melodia, ogni nostro errore in caratterizzazione».
Alla fine della serata, la compagnia ha consegnato a Gennaro Guadagnuolo, suo tecnico audio-luci, una targa di ringraziamento, per essere quell’attore determinante se pur sempre nell’ombra del back stage e nella riservatezza del suo essere umile servitore, che gestisce l’intera architettura dello spettacolo. (rcz)