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Grande successo per il libro "Figli del Minotauro"

MAGISANO (CZ) – Grande successo per il libro “Figli del Minotauro”

È stata una giornata ricca di emozioni, quella svoltosi a Magisano, nel corso della presentazione del libro Figli del Minotauro – Transumanza – Storie di Uomini e Animali, a cura di Eugenio Attanasio e Antonio Renda.

Nel corso della manifestazione, infatti, il giornalista Luigi Stanizzi ha riferito degli ultimi proficui incontri con il sindaco Lostumbo, finalizzati a varare l’organizzazione a Magisano di un premio di caratura internazionale, con cadenza annuale, che si riverbererà positivamente sulla cittadina Presilana sotto molteplici aspetti: economico, culturale, turistico. I dettagli verranno illustrati dallo stesso sindaco, Tonino Lostumbo, in una conferenza stampa.

Il saluto del primo cittadino, fuori sede per motivi personali, è stato portato da Carmine Franco, vicesindaco, che ha rimarcato con parole incisive l’incessante  impegno del sindaco dott. Lostumbo, e dell’intera amministrazione comunale, nel promuovere tutte le iniziative utili alla crescita della cittadina sotto ogni profilo. Presenti l’assessore Pasquale Costantino e i consiglieri Rosario Alimondi, Amorino Levato, Matteo Elia, Eleonora Amelio e Martina Fotino.
L’architetto Tozzo, ha quindi dato la parola ai relatori che sono entrati nel vivo delle tematiche legate alla transumanza, consumo di carni, di formaggi, foraggi, alimentazione sana, medicina, sentieri silani, pastori, tradizioni, scultura del paesaggio, cultura della montagna, cinema. Stanizzi ha registrato la prestigiosa presenza dello scrittore Erminio Amelio che vive a Roma ma in questi giorni in Calabria per la presentazione del suo ultimo romanzo “La forza dei sogni” (Pellegrini), la cui copertina riproduce le querce che hanno fatto da scenario all’evento. Il giornalista ha fra l’altro auspicato un film a firma Gianni Amelio, che con la sua sensibilità artistica possa fare intravedere sociologicamente il destino, il futuro dei centri montani.
Il dott. Domenico Levato, medico presso il Centro Trasfusionale di Catanzaro, Presidente Cineforum CinemaZaro, ha ricordato l’età dell’oro dell’infanzia e della giovinezza trascorsa a San Pietro Magisano e delle amicizie più antiche, nel cui ambito già nascevano gli interessi verso il paesaggio, la natura, il cinema. Con una punta di nostalgia ha posto l’accento sull’identità della Presila che resta indelebile nella vita di ciascuno.
Il dott. Luciano Levato, Dirigente medico di Ematologia, ha tracciato le sue frequentazioni con l’autore del libro Eugenio Attanasio, regista, operatore culturale, scrittore. «Eugenio Attanasio – ha detto fra l’altro – è tante cose», evidenziando la sua originalità e i suoi molteplici interessi.
Il dott. Peppe Gallucci, già Dirigente Veterinario, attore ed autore, si è soffermato sulla razza podolica che è quella più adatta al nostro territorio, ma ha anche evidenziato le problematiche più scottanti che affrontano oggi gli allevatori.
«Se non verranno risolte le criticità – ha detto con amarezza il dott  Gallucci – il libro di Attanasio e Renda resterà solo da riporre in libreria come ricordo di un’epoca al tramonto».
Eugenio Attanasio ha spiegato le ragioni più profonde che lo hanno portato ad interessarsi delle vacche podoliche e, quindi, della transumanza che segue da anni con la storica famiglia di allevatori Mancuso di Marcedusa. Ha svelato i segreti dei pastori che da secoli seguono le orme della tradizione. Infine, sollecitato dalle richieste di Stanizzi, si è detto disponibile a verificare la possibilità di effettuare proprio a Magisano la prima proiezione del film Figli del Minotauro, progetto antropologico  complesso e articolato realizzato unitamente ad Antonio  Renda per la parte fotografica e a Nicola Carvello, per la cinematografia del documentario, che negli  ultimi anni ha profondamente inciso  nell’approccio sociale al fenomeno della transumanza.
Nel cast Mattia Isaac Renda, Gianluca Cortese, Salvatore Gullì, Alessandra Macchioni, Franco Primiero, Francesco Stanizzi; i costumi sono di Stefania Frustaci.
«I campanacci – ha detto Attanasio – disegnano un paesaggio sonoro del pascolo che contraddistingue la pratica di un’agricoltura sostenibile, così a contrasto con l’idea di allevamento industriale nelle stalle».
Il musicista Luigi Cimino, presente all’incontro di San Pietro Magisano, ha annunciato una sua performance musicale alle successive presentazioni del libro e alla Prima proiezione del docu-film. Il maestro e compositore Luigi Cimino sta effettuando infatti uno studio sui campanacci e sulle varie tonalità. Nella performance verrà chiamato a dare il proprio contributo il cantautore e musicista Michele Stanizzi, che ha già collaborato con Cimino in altri prestigiosi progetti musicali fin dagli anni Ottanta. Fra le personalità presenti a San Pietro (impossibile citarle tutte) l’avvocato e promotore culturale Elia Panzarella, che da Roma progetta  rilevanti iniziative mirate al concreto sviluppo della Calabria.
Di grande suggestione e sobrietà l’intervento dello scrittore Erminio Amelio, fortemente sollecitato da Attanasio e Tozzo a prendere la parola. Amelio ha definito “luogo magico” la location dell’incontro, Piazzetta Sotto Le Querce, un luogo della memoria in cui si intrecciano appunto ricordi, giochi, frequentazioni, magari con i Levato,  anche transumanza di vacche e pecore spesso inseguite da ragazzini, alcuni predestinati ad alti destini pur partendo da località decontestualizzate dal resto del mondo e che  non offrivano grandi opportunità per il futuro.
Il cantautore Mario Migliarese, quando ormai l’arcobaleno era scomparso e il sole al tramonto, ha eseguito due  dolcissimi brani dei suo ultimo lavoro dialettale “La regina de li vuschi” e “Fra cielu e terra”, che hanno allietato il pubblico. Ha chiuso Luigi Stanizzi declamando la poesia “I Pastori” di Gabriele D’Annunzio, ma sostituendo inopinatamente alcune parole: terra d’Abruzzi in terra di Calabria; all’Adriatico allo Jonico; verga d’Avellano è diventata verga di Magisano.
Subito dopo fra musica, brindisi e canti un allegro momento conviviale, con assaggi di prodotti tipici, penne al sugo, spaghetti alla  ‘nduja, e naturalmente generoso vino rosso “Amorino”  prodotto con uve  provenienti da San Nicola dell’Alto. Il tutto, sotto il magico scenario delle querce secolari della Piazzetta di San Pietro Magisano, paese che si vuole  distinguere per civiltà, ospitalità e cultura. (rcz)