Prende il via oggi, a Soveria Mannelli, la settima edizione dello Sciabaca Festival – Viaggi e Culture Mediterranee, «la fitta trama di esperienze e culture, idee e scambi che qui e da qui, centro del Mediterraneo, convergono e si diramano» organizzata da Rubbettino Editore.
Un viaggio di tre giorni nell’arte e nella letteratura, nella natura e nella scienza, attraverso immagini, musica e parole. Un luogo e un tempo di incontri, ascolto e partecipazione con protagonisti della cultura e custodi della memoria.
Si comincia giovedì 22 con il vernissage della mostra di Pino Deodato “Aveva le mani d’oro”, dedicata alla figura di Peppino Leo, imprenditore che ha saputo traghettare lo storico Lanificio Leo da un modello arcaico a uno industriale, pur nel rispetto pieno della tradizione.
Venerdì 23 si apre invece con la lectio magistralis di Luigi Tassoni sul tema “Scrittori del Sud, scrittori d’Europa” durante la quale si parlerà della dimensione europea di alcuni scrittori calabresi quali Corrado Alvaro o Saverio Strati. Si continua nel pomeriggio con un originale laboratorio di lettura creativa tenuto da Romina Arena e, alle 17,00, con l’inaugurazione, presso la Biblioteca Michele Caligiuri, di una mostra su Giacomo Casanova, spia e libertino, che prevede, in collaborazione con ETT People & Tecnology, la fruizione in realtà virtuale di alcuni contenuti forniti dal Casanova Museum & Experience di Venezia.
Alle 18, Antonio Polito e Gaetano Quagliariello terranno un incontro sull’Italia interna, i cammini e la “società calda”. Seguirà un dibattito sul calcio e l’importanza dello sport per i territori cui prenderanno parte Marco Rubbettino, Filippo De Cello, autore del libro “Garibaldina forever” e Annalisa Nicastro coautrice, insieme a Claudio Donatelli, preparatore atletico della Nazionale, del libro “L’invincibile estate”.
Nel corso della serata verrà trasmesso un videomessaggio di Roberto Mancini. Subito dopo la diretta live della partita Italia-Inghilterra insieme a uno show-cooking dei torronai di Bagnara. La giornata di sabato si aprirà con la tradizionale escursione finalizzata alla conoscenza degli antichi cammini e del territorio. Quest’anno si raggiungerà l’Abbazia di Corazzo con un percorso ad anello che avrà come tappa di partenza e di arrivo l’agriturismo “La Rosa nel Bicchiere”. Alle 16 invece un dibattito moderato da Gianfranco Manfredi con Piero e Gianni Lacorazza che muoverà dal volume “Buon Appennino. La cultura del cibo nell’Italia interna”, pubblicato nella collana “Civiltà Appennino”.
Alle 17.30, nei giardini di Palazzo Marasco, già Passalacqua, un incontro con lo scrittore Francesco Pileggi, autore del libro “Quando mia madre indossò la maglietta di Franz Beckenbauer” che dialogherà con Andrea Iovene. Altro tradizionale appuntamento di Sciabaca è la lectio magistralis del sabato sera che, quest’anno verrà affidata a Egidio Ivetic, docente di Storia dell’Europa orientale all’Università di Padova e che avrà come tema “Il Mediterraneo”. La serata si chiuderà con un concerto di Fabio Macagnino e Francesco Loccisano e, in contemporanea, una degustazione di vini “Terre di Cosenza”.
Domenica mattina secondo appuntamento al Lanificio Leo con la presentazione del libro “Aveva le mani d’oro” di Prashant Cattaneo che illustra le opere di Pino Deodato esposte in mostra. L’autore dialogherà con Paolo Manfredi, Sabina Melesi ed Emilio Leo. Seguirà, alla Rosa nel Bicchiere, un incontro con Antonio Fazari, Maurizio Pescari e Francesco Saliceti che avrà come tema “L’olio e gli altri ingredienti della vita”. Non poteva non seguire (visto l’orario e il luogo) un lunch buffet allestito dallo chef Antonio Torchia in collaborazione con Olearia San Giorgio che vedrà protagonista proprio l’extravergine d’oliva.
Nell’edizione 2020 di Sciabaca era stato annunciato l’allestimento nei pressi delle Industrie Rubbettino del parco d’arte contemporanea “Carta”, parco che verrà inaugurato proprio domenica 25 alle 17 con le due prime opere: “Time Cutouts” di Rachele Maistrello e “Control Beam” di Stefan Alber. Con l’occasione vi sarà inoltre il taglio del nastro delle celebrazioni per il cinquantenario delle industrie Rubbettino che videro la luce proprio a Soveria Mannelli nell’inverno del 1972.
Come da consuetudine il Festival chiude i battenti con un appuntamento dedicato alla spiritualità. Questa volta si parlerà, insieme al giornalista di TV2000 David Murgia, del mistero del quadro di Gesù più venerato al mondo. Un’edizione, quella di quest’anno, che vuole rappresentare non solo un ritorno alla normalità dopo gli anni bui della pandemia, ma anche un modo per ribadire la centralità delle zone interne, osso del Paese, da cui necessariamente ripartire per affrontare le sfide economiche e sociali che il mondo intero si troverà a fronteggiare in maniera sempre più decisiva nell’immediato futuro.