Il capogruppo in Consiglio regionale del M5S, Davide Tavernise, e la deputata del M5S, Vittoria Baldino, hanno chiesto al commissario ad acta, Roberto Occhiuto, di verificare insieme alle Asp «quanto personale assunto per le corsie è finito ad archiviare documenti o a svolgere altre attività amministrative. Il M5S è pronto a fare la sua parte, è allo studio infatti una proposta di legge regionale per riportare in corsia gli imboscati».
«A quanto ammontano i medici, gli infermieri, gli ausiliari – hanno chiesto i pentastellati – gli imboscati della sanità calabrese negli uffici amministrativi o adibiti a mansioni diverse da quelle per cui sono stati assunti? Se il 4 novembre 2021 con delibera, il Consiglio dei Ministri ha nominato il presidente Occhiuto quale commissario ad acta per la sanità calabrese, con, tra gli altri, il compito prioritario di ricondurre i livelli essenziali di assistenza sanitaria agli standard di riferimento è inaccettabile a distanza di quasi un anno, come ha denunciato il servizio giornalistico de “Le Iene” andato in onda nell’ultima puntata, continuare ad assistere imperterriti alla pratica vergognosa degli imboscati».
«I dipendenti delle aziende sanitarie – hanno ribadito – non possono essere adibiti a mansioni diverse da quelle per le quali sono stati assunti, nel rispetto della categoria e del profilo professionale di appartenenza. La Calabria non può continuare ad essere considerata una regione di ingiustizie e speculazioni di ogni sorta. Anche da questo passa la credibilità di una regione che vuole rialzarsi. Il m5s continuerà a dare un contributo fattivo ma intransigente su ogni tipo di ingiustizia». (rrc)