Successo, a Reggio, per il convegno dal titolo I Gagini di Bissone e la scultura del rinascimento tra Sicilia e Calabria, organizzato nell’ambito delle Giornate Fai d’Autunno.
Un appuntamento di grande spessore culturale che ha visto coinvolte trasversalmente personalità ed Istituzioni di Calabria e Sicilia unite da un ponte culturale che accomuna le due regioni attraverso le eccellenze artistiche del Gagini.
Molti i relatori e, dunque, gli approfondimenti che hanno caratterizzato un’articolata riflessione culturale.
Dalla sezione “storico-artistica” a quella di “modellazione e restauro” passando per “valorizzazione e fruizione del patrimonio scultoreo rinascimentale”; gli approcci ed i punti di vista hanno offerto ampie opportunità conoscitive sia al pubblico di settore che a molti giovani studenti e cittadini che hanno riempito la sala.
Tra i rappresentanti istituzionali presenti Santo Monorchio, sindaco di Bagaladi che è il Comune coinvolto dall’iniziativa Fai, Domenico Rosà, Direttore Ufficio Beni Culturali Diocesi Reggio-Bova, Paolo Martino, Direttore dell’ Ufficio Beni Culturali diocesi Oppido-Palmi, Fabrizio Cotardo, Direttore Ufficio Beni Culturali Locri-Gerace, Rocco Gangemi, Delegato Ambiente e Paesaggio FAI Calabria, Giuseppe Putortì, Direttore dell’ Ente Parco Nazionale d’Aspromonte.
A fare gli onori di casa il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace che, nel suo intervento, ha dichiarato quanto sia «importante questa nuova narrazione dell’Aspromonte in senso culturale che proietta il nostro territorio metropolitano e la nostre aree interne, soprattutto, alle cronache nazionali non con la qualifica di “maglia nera”, che siamo stanchi di indossare anche mediaticamente, ma per una caratterizzazione artistica di prestigio ed assoluto rilievo».
«Questi eventi – ha spiegato ancora Versace – sono frutto di una programmazione, realizzata nel tempo, sulla quale ha lavorato intensamente la Città Metropolitana investendo nel settore della cultura come una vera infrastruttura. Gli appuntamenti di questo livello si stanno sempre più intensificando ed è un immenso piacere registrare l’attenzione e la presenza di così tante e prestigiose personalità. Un fatto, questo, che conforta perché la politica da sola non può tutto ed il tessuto culturale svolge, in tal senso, un ruolo fondamentale ed indispensabile. Un Rinascimento che vuole ricollocare nella percezione dell’opinione pubblica il nostro Aspromonte come luogo ricco di tesori naturali ma anche artistici». (rrc)