;
Ponte

L’OPINIONE / Candeloro Imbalzano: Recupero società Stretto di Messina concreta speranza per il Ponte

di CANDELORO IMBALZANO – La ponderata e responsabile  scelta  dell’attuale  Governo  di centro- destra di inserire nell’ormai prossima Legge di Bilancio la riattivazione della Società “Stretto di Messina”, con  le iniziative parallele assunte dal Ministero delle Infrastrutture,   colpevolmente messa in liquidazione dai governi di centro-sinistra, è una grande notizia per la Calabria, la Sicilia e soprattutto per le Città Metropolitane di Reggio e Messina.

L’opera, finalmente e ufficialmente considerata di preminente interesse nazionale ed  europeo,  non più rinviabile, è destinata a rilanciare l’asfittica  economia della nostra regione  e soprattutto dell’Area dello Stretto e quindi delle province di Reggio e Messina.

Anche il rinnovato interesse della grande stampa  e dei maggiori talk show, a partire dal recente interessante servizio di Porta a Porta, ci fa finalmente sperare con sufficiente concretezza,  che  venti anni di battaglie a favore dell’opera, anche nostre, prima con l’Associazione politica-culturale “Area dello Stretto” e poi con iniziative ai diversi livelli istituzionali, vedranno lo sbocco naturale,  in tempi tecnicamente ravvicinati, dell’avvio dei lavori di una opera  destinata a diventare il simbolo della capacità tecnologica italiana nel mondo.

Non staremo ancora qui  a ribadire e specificare  gli enormi vantaggi economici, turistici, ambientali e sull’intero sistema dei trasporti ,che una opera del genere produrrà. Lo Stretto di Messina, già da millenni centro geografico del Mediterraneo, è destinato a diventare il nuovo baricentro del Sud Europa, completando il corridoio Berlino-Palermo.  Con gli altri investimenti infrastrutturali previsti e finanziati, a partire dall’Alta Velocità e dalla nuova S.S. 106 su cui tanto si sta spendendo il presidente Occhiuto,  questo grande Comprensorio, al centro di una nuova attenzione mondiale, avrà  una capacità di attrazione di  investimenti oggi neanche lontanamente immaginabile.  L’esempio del Ponte dei Dardanelli, inaugurato nello scorso mese di marzo dopo pochi anni di lavori, con una lunghezza  di oltre 4.600 metri ed una campata unica di  2023 metri , in una zona ad alta sismicità, con  i milioni di turisti già in questa fase previsti, ne sono la tangibile dimostrazione.

Questi dati incontrovertibili rendono del tutto amene  sia  le sporadiche e solitarie prese di posizione  dell’on. PD Boccia, al quale la dirigenza locale del suo partito farebbe bene a suggerire una maggiore cautela politica, nonché quelle altrettanto  inconsistenti di  qualche altro parlamentare  della sinistra più radicale, interessato solo ad intercettare assai improbabili consensi.

Un plauso, infine, al Comitato “Pro Ponte ed   ai parlamentari  che si stanno favorevolmente spendendo,   ma  soprattutto ai Governatori della Calabria  e della Sicilia, i quali, ben coscienti  della dirompente capacità di rottura dell’atavico sottosviluppo dei loro territori   hanno fatto della realizzazione della infrastruttura   uno dei loro più importanti cavalli di battaglia. (ci)