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Palazzo Campanella

Superbonus, PD Calabria: Occhiuto e centrodestra difendano ragioni degli imprenditori

Il gruppo Pd in Consiglio regionale ha evidenziato come «la decisione assunta dal governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni è incomprensibile e mette a rischio il futuro delle imprese che operano nel settore dell’edilizia e gli stessi livelli occupazionali».

Per questo hanno chiesto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e al centrodestra calabrese di fare sentire la propria voce presso il governo sostenuto anche dal suo partito per arrivare al blocco immediato del provvedimento».

«Il provvedimento voluto dal governo di centrodestra – prosegue la nota del gruppo Pd – avrà un impatto devastante sull’economia nazionale e sul comparto dell’edilizia, ma rischia di essere ancora più grave per una Regione economicamente fragile come la Calabria, con un tessuto imprenditoriale in difficoltà e ancora costretto a fare i conti con la crisi innescata dalla pandemia e dall’aumento delle bollette».

«Né – hanno continuato i dem – la nostra può essere considerata una posizione strumentale, in quanto durante i lavori della IV Commissione, tramite il consigliere Giovanni Muraca, avevamo contribuito attraverso le nostre osservazioni a migliorare la proposta di legge regionale per sostenere le imprese operanti nel settore dell’edilizia. Adesso queste stesse imprese che, sulla base delle norme vigenti fino ad oggi, hanno effettuato investimenti ed assunzioni dopo i primi accordi raggiunti con i committenti, nella prospettiva di poter continuare ad operare alle stesse condizioni, si trovano senza alcuno strumento».

«Invece di arrivare ad uno sblocco dei crediti ancora incagliati che avrebbe dato nuovo slancio al comparto – si legge ancora – ci troviamo davanti ad un provvedimento di segno opposto che deve essere immediatamente bloccato. Ad aggravare il quadro anche il blocco deciso dal governo, senza ascoltare le associazioni di categoria che pure sono state audite più volte anche nella Commissione consiliare competente, in ordine alla possibilità di acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici, così come il centrodestra calabrese aveva proposto con la legge regionale della quale si stava discutendo».

«In pratica il governo nazionale – conclude la nota – impedirà alle Regioni di poter liberare i crediti ancora incagliati.  Con inevitabili conseguenze anche sul raggiungimento degli obiettivi green e di impatto ambientale che l’Europa ci impone di perseguire e che la misura avrebbe aiutato a raggiungere». (rcz)