Torna il Festival delle Invasioni a Cosenza. Un’edizione quella del 2023, all’insegna della contaminazione e della contemporaneità che segna per il festival un vero e proprio ritorno alle origini. Una due giorni di esplorazione e avanscoperta musicale: il 13 e 14 luglio ad invadere il centro storico di Cosenza, saranno nomi di levatura internazionale che indagano tendenze musicali fortemente sperimentali: dal rock fino all’elettronica, dal jazz alla world music.
Dichiara il sindaco della città di Cosenza Franz Caruso: «A questa XXII edizione del Festival delle Invasioni demandiamo il compito, da un lato, di riconnettersi alle sue radici dalle quali è scaturita, tanti anni fa, una magnifica esperienza entrata nell’immaginario collettivo di tutti i cosentini e, dall’altro, di avere lo sguardo lungo sulle nuove tendenze musicali che si affermano anche a livello internazionale intercettando l’attenzione dei giovani del nostro tempo. In più l’edizione di quest’anno dovrà segnare l’avvio di quel percorso di rinascita del centro storico, sede tradizionale del Festival, che l’amministrazione comunale ha programmato da tempo e che riceverà nuova linfa dagli interventi del Cis, per far sì che la cultura faccia ritorno nella sua sede naturale, nei luoghi, cioè, dove sono presenti tracce indelebili di un patrimonio che ha contribuito a scrivere la storia stessa della nostra città. È con questo spirito che salutiamo con fiducia e le giuste aspettative la ripresa di una manifestazione alla quale Cosenza è particolarmente legata, nella piena consapevolezza che quei presìdi di cultura che nel tempo hanno rappresentato un punto di riferimento insostituibile per la città, torneranno presto a riappropriarsi della loro funzione».
Di fondamentale importanza nella costruzione dell’evento è stato l’apporto del consigliere comunale Francesco Graziadio, che si è molto adoperato per far rivivere alla città di Cosenza il prestigio e le emozioni di un festival come Invasioni. Due le location pronte ad accogliere il ricco programma: Piazza XV marzo e la Villa Vecchia che per due giorni saranno il cuore pulsante e musicale della città dei bruzi. La direzione artistica è affidata Paolo-Francesco Visci già fondatore e curatore di Pentagon Booking e di IndieRocket Festival, punto di riferimento ventennale in Italia per la musica indipendente internazionale, la produzione esecutiva è a cura de L’Altro Teatro.
«È per me un grande onore aver ricevuto l’incarico di direttore artistico del Festival delle Invasioni. Con il mio contributo ho cercato di dare uno sguardo il più ampio possibile sulle tendenze musicali contemporanee, abbracciando la missione di “invadere” Cosenza con musica e cultura attraverso una line up internazionale, coraggiosa e inconsueta. Per questo ho lavorato attentamente a una selezione che toccasse i diversi linguaggi del rock e le molteplici sperimentazioni delle avanguardie elettroniche, con un approccio radicale ma allo stesso tempo inclusivo e accessibile, e investigando le nuove tendenze musicali, artistiche e performative attraverso percorsi di contaminazione tra i generi e tra le arti».
«Parafrasando John Cage – prosegue il direttore artistico – che definì “un’azione sperimentale” come “quella il cui risultato non è prevedibile”, mi auguro che questa rinnovata edizione del Festival delle Invasioni si trasformi in un esperimento imprevedibile. Spero che gli artisti ospiti, sconfinando ognuno a modo proprio tra le forme e i generi musicali, possano sollevare riflessioni importanti sulla necessità di non fermarsi mai ai confini, e possano regalare gioia e stimolare curiosità con l’ibridazione degli stili e la mescolanza di sonorità di diverse provenienze geografiche e culturali».
Apertura giovedì 13 luglio sul main stage di Piazza XV Marzo con protagonisti The Bug feat. Flowdan, figure leggendarie della scena urban / grime britannica, che insieme nel corso delle loro svariate collaborazioni, hanno creato un suono che sfida qualsiasi categorizzazione, infondendo ragga e grime scuro in paesaggi sonori dubstep con linee di basso potenti e incisive. Con loro anche Clock Dva, una tra le band seminali della scena post-punk / electro-industrial inglese, originari di Sheffield e fondati da Adi Newton nel 1978, i loro album sono considerati oggetto di culto per tutti gli appassionati, caratterizzati da suoni ipnotici e potenti, colmi di intrecci ritmici e percussioni orchestrali, con testi infarciti di letteratura e classicità, arte e profezie, Clock Dva sono stati capaci di indagare con la loro musica, prima di tanti altri il mondo di internet e del potere informatico, l’intelligenza artificiale, le banche dati illegali e le tecnologie applicate alla sorveglianza.
A completare la line-up di giovedì: il duo Bono/Burattini, formato da Francesca Bono, cantante di Ofeliadorme e membro del collettivo Donnacirco, e Vittoria Burattini, batterista e componente storica dei Massimo Volume, a presentare il loro primo album, un insieme di esplorazioni sonore che mescolano wave sperimentale, groove alieni, elettronica contemporanea e futurismi sci-fi; Sonic Jesus, band italiana dalla comprovata esperienza internazionale, che nella loro musica miscelano suoni e colori che attraversano il 60s sound e il folk, passando per divagazioni shoegaze e kraut. A seguire sul second stage che animerà la Villa Vecchia cittadina il live audiovisivo di Alessandro Baris, compositore italo-americano, di stanza a Bologna, il suo ultimo album, “Sintesi” vanta le collaborazioni in veste di vocalist di Lee Ranaldo dei Sonic Youth, Emma Nolde e Lisa Papineau, e il cui live-set a/v presenterà le tracce dell’album accompagnate dai visuals opera degli artisti visivi Luigi Honorat, Fabio Volpi e Elisabetta Cardella. In chiusura il dj-set di Vagliolise, già protagonista e promoter in città con il collettivo Tracey.
Il 14 luglio ad invadere Piazza XV Marzo saranno: gli austriaci Elektro Guzzi, trio formato da Jakob Schneidewind (basso), Bernhard Breuer (batteria) e Bernhard Hammer (chitarra elettrica), una live techno band che, attraverso un interplay di matrice jazz, supera i confini tra analogico e digitale, con un suono affilato e solidissimo; Ghetto Kumbé, trio di musicisti colombiani che combina il ricco patrimonio musicale della loro madrepatria con suoni di derivazione afro-house e bass, dando vita ad un rituale sonoro catartico, dalla forte impronta percussiva, La Niña, cantante, musicista, attrice e voce emergente della nuova scena napoletana, tra sonorità contemporanee ed echi della tradizione. In Villa Vecchia spazio al live a/v “Perceive Reality” di Khompa, alias di Davide Compagnoni, batterista degli Stearica, un avventuroso mix di batteria, elettronica e tecnologia di drum triggering all’avanguardia, e il dj-set di Kerosene. (rcs)