SCONGIURATO IL BLOCCO DELL'ARTERIA PER L'ESTATE, DA GENNAIO DI SICURO SI PIOMBERÀ NEL CAOS;

CHIUSURA DELLA STRADA “JONIO-TIRRENO” IL REGGINO RISCHIA UN FORTE ISOLAMENTO

di FRANCESCO CANGEMI – Che cosa accadrà, da gennaio, alla chiusura della Limina? È ormai arcinota la chiusura della strada statale 682 “Jonio-Tirreno” per lavori di adeguamento strutturale. Cosa succederà ai tanti che tagliano il reggino da mare a mare? Sicuramente non sarà facile come andare sulle giostre e tutti sono molto preoccupati per le ripercussioni che avrà sulla circolazione un provvedimento così imponente.

La politica, soprattutto quella reggina, non parla d’altro nonostante sia stato scongiurato, a maggio, il blocco della strada per questa estate. Ma a gennaio non si scampa.
L’ex primo cittadino di Locri e ora assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese, poco prima dell’estate, dichiarava al Corriere della Calabria che sulla strada sarebbe rimasto «il senso unico alternato, ma il rinvio della chiusura totale è quasi certo». La chiusura estiva, ripetiamo, è stata scongiurata ma per l’arrivo del prossimo inverno la chiusura avverrà.

«La chiusura della strada slitta da settembre a gennaio e durerà 20 mesi. Questo sarà un problema serio, ho già attivato i miei collaboratori e i miei dirigenti affinché intervengano su Trenitalia per potenziare i collegamenti sull’asse Lamezia-Locri con nuovi treni. Ci saranno anche collegamenti stradali alternativi a cui sta lavorando l’Anas», ha dichiarato non molto tempo fa il governatore Roberto Occhiuto. «È chiaro che sarà un problema importante per questo territorio e ce ne stiamo occupando con l’anticipo dovuto. Si chiuderà da gennaio ma siamo già a lavoro per mitigare i disagi». Ai disagi che arriveranno sta già pensando, come immaginabile, il sindaco di Roccella Jonica Vincenzo Zito che a CityNow ha parlato della prossima estate.

«La variabile è il tempo – ha dichiarato il primo cittadino di Roccella Jonica – Non possiamo essere presi in giro su questo tema vitale per la nostra sopravvivenza. Vogliamo numeri e dati certi. La chiusura della Limina significa la morte del territorio. Valutiamo una costruzione di un bypass. Come sarà il Ferragosto del 2024? Se ci penso mi vengono i brividi. Giù le mani dalla Jonio-Tirreno».

La politica calabrese, davanti a questo provvedimento così importante da parte di Anas, parla quasi con un’unica voce. Anche il Partito democratico regionale si sta muovendo per fare qualcosa che scongiuri l’isolamento di quei territori coinvolti, in qualche modo, dai lavori. «Chiarezza, ascolto dei sindaci e dei cittadini del territorio, tempi certi e veloci, impegno politico per evitare l’isolamento della Locride». Sono le richieste che il senatore Nicola Irto, segretario dei dem calabresi, ha ribadito da Cittanova, nel corso di una conferenza stampa del Pd, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a proposito dei lavori sulla Strada statale numero 682 “Jonio-Tirreno”. Irto aveva infatti già presentato una propria interrogazione al ministro Salvini sui prossimi lavori di manutenzione della galleria Torbido, lungo la stessa Statale, sottolineando l’esigenza di procedere con rapidità per salvaguardare l’economia locale. A Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, il parlamentare dem ha annunciato l’imminente deposito, al Senato, di una seconda interrogazione allo stesso ministro, stavolta in merito alla paventata chiusura per 20 mesi della Statale “Jonio-Tirreno”, che sta preoccupando anzitutto le imprese e i sindaci dei Comuni della Locride, i quali chiedono notizie precise sugli interventi in programma lungo la strada in argomento e soluzioni in linea con le esigenze dei rispettivi territori. Il senatore Irto ha anticipato che nella sua nuova interrogazione al ministro Salvini chiederà «quali lavori saranno esattamente effettuati, quando inizieranno, quanto dureranno e quali, nello specifico, saranno le modifiche relative al transito dei veicoli lungo la Statale» in questione, oltre che «quali iniziative di competenza» voglia «adottare, di concerto con l’Anas, affinché le ricadute degli interventi previsti siano il più possibile limitate nel tempo e nell’entità».

C’è anche chi come Mariateresa Fragomeni, sindaca di Siderno, dichiarava alle colonne di Calabria.Live con grande forza e tanta, giustificata, rabbia i timori per la chiusura della strada 682. «Giù le mani dalla Jonio Tirreno: difendiamo la Locride! Ancora una volta – ha dichiarato – c’è qualcuno che pensa che questo territorio sia sacrificabile, cancellabile con un colpo di penna. Dopo avere tolto treni, desertificato mezzi di collegamento, mai completato arterie fondamentali e opere pubbliche, adesso si decide di chiudere per due anni l’unica strada che permette a questa zona di essere collegata con il resto della Calabria».