di LUCIA ANITA NUCERA – Con l’inizio del nuovo anno scolastico desta molto preoccupazione il piano del dimensionamento scolastico di cui la Regione Calabria ha emanato le Linee Guida. Si tratta di un provvedimento che avrà ricadute negative sul territorio. In una lettera indirizzata al presidente Roberto Occhiuto, alla vicepresidente Giusy Princi e all’assessore alle minoranze linguistiche, Gianluca Gallo ho manifestato tutta la mia perplessità per un intervento che andrà a peggiorare la qualità dell’offerta formativa – educativa e porterà alla perdita di numerosi posti di lavoro.
Nell’ambito delle Linee Guida emanate dalla Regione per la riorganizzazione della Rete Scolastica, ancora più grave da parte dell’Ente Regionale è di non aver tenuto conto della presenza di minoranze linguistiche e storiche nel nostro territorio, tutelate da apposite leggi come la 482 /99 e espressamente inserite all’art. 1 comma 557 dell’ultima legge di Bilancio.
Rivolgo, dunque, un appello ai vertici regionali, ma anche a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, affinché si intervenga per rivalutare i parametri indicati, inserendo tra i criteri per la riorganizzazione del sistema scolastico quelli individuati dal DPR 81/2009 . Il limite nei comuni con minoranze linguistiche, infatti, scende a 400 e nella città di Reggio Calabria non verrà accorpata nessuna scuola. Inoltre, nelle linee guida , non è previsto il limite massimo di alunni per istituzione scolastica. Una situazione che rischia di creare enormi disagi che avranno ricadute importanti sulle scuole e sulle famiglie.
Nei giorni scorsi, anche il ministro all’istruzione Giuseppe Valditara ha rassicurato in merito alla questione del dimensionamento scolastico che nessuna scuola verrà chiusa portando al rischio di classi pollaio, ma che la norma inserita nella Legge di Bilancio mira al miglioramento dell’efficienza amministrativa e alla corretta e ordinata gestione delle istituzioni scolastiche.
Inoltre, il Ministro ha evidenziato che la norma prevede il coinvolgimento delle regioni che potranno armonizzare la distribuzione delle istituzioni scolastiche a livello regionale con l’andamento della denatalità, adottando nel contempo alcuni correttivi che tengono conto delle specifiche criticità di alcuni territori: comuni montani, piccole isole, minoranze linguistiche.
Per questo la Regione Calabria non può non tenere conto delle necessità delle istituzioni scolastiche e della applicazione della Costituzione , della normativa nazionale e regionale per la tutela delle minoranze linguistiche rischiando di compromettere la corretta organizzazione e gestione dei percorsi educativi e didattici con ripercussioni sugli stessi studenti. Ho già avviato le procedure per impugnare la delibera con cui sono state emanate le Linee Guida regionali. (lan)
[Lucia Anita Nucera è assessore comunale di Reggio con delega all’Istruzione e Minoranze Linguistiche]