di MOMENTO CIVICO – Bastano queste poche parole per bollare la Giunta Caminiti come antidemocratica e tuttavia dire che siamo stupiti ed esterrefatti della piega che hanno preso anche le relazioni sindacali, non sarebbe una verità ma che addirittura il logoramento di oltre 70 annidi relazioni con le Organizzazioni Sindacali arrivasse ad un punto di rottura tale, è un atto che, francamente, non ci saremmo mai aspettati.
Dopo le rappresentanze Rsu, che hanno minacciato lo sciopero, adesso è la volta delle Segreterie Confederali che con l’avviso al Prefetto e all’Organismo di Garanzia, sono andati ben oltre la promessa ed hanno fissato per il 2 ottobre lo sciopero dei dipendenti E-Koru.
In entrambe le circostanze esiste una responsabilità della sindaca e della sua maggioranza, incapaci di intessere rapporti civili pur pretendendo di darci lezioni di relazioni sindacali, senza avere mai partecipato ad anni di battaglie per la difesa dei lavoratori e pensando che anche questo possa costituire eredità.
Nel caso delle Rappresentanze dei lavoratori comunali, tra i tanti “stiamo valutando”, “stiamo pensando”, stiamo facendo”, “non abbiamo potuto”, “la dirigente era impegnata”, è sfuggito a sindaca&Co di avere dimostrato l’esattezza e la correttezza delle rimostranze che i Rappresentanti dei lavoratori hanno sollevato, anche con riferimento al Capo della delegazione trattante, imposto, in accordo con la sindaca e la minoranza, a capo di un settore strategico, nonostante l’illegittimità sancita da diversi organi di giustizia che ne hanno sancito il limite temporale di incarichi simili.
Alla luce, poi, delle ultimissime dichiarazioni di Sindaco, Amministrazione e maggioranza, emerge un aspetto ancora più inquietante, riferito all’attacco indiscriminato ai lavoratori ed alla struttura gestionale, che in realtà é diretto a nascondere l’imbarazzo della sindaca, all’indomani della “Operazione Aeternum” che ha portato all’arresto dell’arch. Foti, da lei scelto, così da allontanare il sospetto di una gestione poco chiara in condominio con la politica che lo ha difeso e ne ha intessuto le lodi fino ad un minuto prima dell’arresto.
Dopo la fallace difesa della Caminiti, il caso dei lavoratori E-koru che, superando il muro di omertà e di silenzi, hanno addirittura annunciato un giorno di lotta per difendere i diritti dei lavoratori, prima di comunicare l’inadeguatezza di questa amministrazione ad mantenere rapporti con le OO.SS.
Ed il comunicato dei sindacati non lascia spazio ad equivoci: indipendentemente dalla regolarità dei pagamenti delle fatture, il Comune viene chiamato a precise responsabilità anche per avere eluso il disposto del Prefetto che, in tempi non sospetti, esortava l’Ente ad utilizzare i poteri di surroga per giungere al pagamento delle spettanze ai lavoratori.
La sindaca però continua a minacciare, accusando a destra e a manca di falsità ed affermazioni calunniose le OO.SS., senza nemmeno riflettere sui danni che sta provocando al “sistema città”, e provando ad imporsi su tutto utilizzando censura e “olio di ricino” quali strumenti per negare il confronto e per nascondere le gravi violazioni di legge di cui si è, sino al momento, resa interprete ma anche la profonda inadeguatezza personale e della squadra di assessori e di consiglieri che la circondano “sotto tutte le latitudini”.
Smetta i panni dell’eroina per caso, la Caminiti e si assuma fino in fondo la responsabilità delle azioni di cui si è resa protagonista o faccia finalmente quel passo indietro che la città le sta chiedendo, invece di continuare ad usurpare un ruolo frutto di un accordo spartitorio. (mc)