Era presente anche Giusy Versace all’udienza con Papa Francesco in Vaticano, organizzata e promossa dall’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), in occasione dei festeggiamenti per i 120 anni della fondazione dell’Associazione, e di cui la Versace è volontaria.
Il Pontefice ha rivolto agli unitalsiani un discorso in cui ha tracciato le linee guida dell’operato dell’Associazione, ha tratteggiato lo stile del servizio e definito, partendo dal pellegrinaggio e dai simboli del pellegrino raffigurati nel logo del 120°, la dimensione di quella “relazione di aiuto” che è la base del carisma della nostra associazione.
Al termine dell’incontro il presidente nazionale, Rocco Palese, ha espresso a nome di tutta l’Associazione il ringraziamento al Pontefice per il sostegno che da sempre offre all’Unitalsi, per l’ispirazione che dalle parole del santo Padre l’Associazione quotidianamente trae per essere strumento di pace, di amore, di giustizia e di speranza e per diventare sempre più operatori e testimoni credibili. Un saluto affettuoso il Presidente lo ha voluto rivolgere in particolare anche a Giusy Versace, Carlotta Mantovan e Annalisa Minetti amiche e testimonial che non hanno voluto mancare a questo importante anniversario.
«Dopo aver saltato il pellegrinaggio di settembre a Lourdes per via dell’intervento alla gamba che mi ha costretta in ospedale, non potevo e non volevo mancare a questo importante appuntamento, seppur con le stampelle. E’ stato un incontro magico, un’emozione fortissima – ha dichiarato la Versace – Non è la prima volta che incontro Papa Francesco, ma ogni volta è sempre un’emozione nuova perché quest’uomo ha un carisma naturale. Anche se è apparso sofferente, mi ha colpita la generosità con cui si è offerto a tutti noi, facendo persino il giro in sedia a rotelle per salutare tutte le persone presenti in carrozzina. Ringrazio per quest’opportunità l’Unitalsi, con la quale entrai in contatto per la prima volta nel 2006, l’anno dopo l’incidente, quando decisi di andare a Lourdes in pellegrinaggio. Ho conosciuto questa splendida realtà e subito è scattata in me la voglia di mettermi a loro servizio. Ho compreso che aiutare gli altri aiuta principalmente noi stessi, e sono davvero felice quando riesco ad unirmi ai volontari, occasioni ormai purtroppo davvero rare per via dei moltissimi impegni che mi vedono coinvolta. Anche questa giornata, che sono felice di aver condiviso con due donne straordinarie come Annalisa e Carlotta, mi ha regalato nuova linfa e ha impreziosito questi giorni di festa che ci approcciamo a vivere. Il mio auspicio è che con il Natale tutti possano imparare ad aprire i propri cuori». (rrm)