di MASSIMO RIPEPI – Il film dell’orrore non è ancora finito e Falcomatà e i “poltronari” del Pd tengono in ostaggio la Città dividendosi le poltrone degli assessori comunali così da alimentare i loro potentati personali.
In questi due laceranti mesi, non si è mai parlato di nomi importanti da mettere in campo per ricostruire Rheggio ma solo di caselle da riempire per rendere il cammino politico del Sindaco più agevole. Riunione dopo riunione, supercazzola dopo supercazzola, sono passate tante settimane ma ancora la giunta del terzo tempo non esiste. E non esistono neanche la nuova musica ed i nuovi musicisti che avrebbero il compito di far nascere qualche albero nel deserto nei due anni e mezzo residui di legislatura.
Sempre e solo chiacchere e distintivo: il Sindaco vuole perseguire un unico scopo, che è quello di garantirsi un percorso politico futuro, che gli possa permettere la sopravvivenza politica. Per farlo Falcomatà non ha ancora deciso se affidarsi al vecchio corso o al nuovo che avanza nel Partito Democratico, che ha un nome e un cognome: Antonio De Caro.
Una città dilaniata da problemi sempre più gravi di sporcizia, carenza di servizi essenziali, sicurezza della viabilità, supporto alle attività produttive, è da anni tenuta sotto scacco dalle componenti politiche di una maggioranza che settimana dopo settimana mostra spaccature e lotte intestine sempre più evidenti e lancinanti, che fanno vivere alla nostra bellissima Rheggio la sua epoca più buia e dolorosa che si ricordi.
Durante l’importante seduta dell’ultimo Consiglio Comunale convocata a fine anno, ai limiti dei tempi previsti per farlo, abbiamo assistito ad un vero e proprio match di pugilato tra Falcomatà e la sua maggioranza, fatto di “cazzotti invisibili” che però si scorgevano molto bene nel volto cupo e teso dei protagonisti. Una situazione paradossale e oggettivamente gravissima, la peggiore che si potesse materializzare per Rheggio, che evidenzia una volta di più quanto le perverse logiche di ambizione personale e mantenimento delle cariche politiche prevalgano sulle pratiche di compattezza e buon governo che dovrebbero invece essere prioritarie, per approvare provvedimenti di importanza vitale per la città.
I reggini sono stufi di assistere a un film dell’orrore di questa portata, squallido ed indignitoso.
In 8 anni la gestione Falcomatà ha prodotto danni incalcolabili alla Città e l’ultimo atto del film della nuova giunta del rinnovamento peggiora ulteriormente i già pessimi copioni precedenti, funzionali soltanto allo sviluppo della carriera politica del fallito enfant prodige della politica cittadina. Come sempre, sarà la logica romana dei big del Pd a guidare Giuseppe Falcomatà. Non è ancora noto quale sia il carro su cui il Sindaco salirà, ma si ha già oggi l’assoluta quanto macabra certezza della scarsa considerazione che il primo cittadino abbia delle ceneri della sua Città. (mr)
(Massimo Ripepi è consigliere comunale a Reggio Calabria)