;

RENDE (CS) – L’illuminazione pubblica fa litigare la politica cittadina

Botta e risposta sull’illuminazione pubblica a Rende. Il Laboratorio civico, movimento vicino all’ex sindaco Marcello Manna, va all’attacco dei riformisti.

«Ciclicamente – scrivono in una nota dal Laboratorio civico – la Federazione Riformista ritorna sulle “palle illuminate” senza celare il miope gusto per il vetusto. Il vecchio sistema non era più in linea con i dettami normativi in termini di risparmio energetico e di inquinamento luminoso, ma l’importante è fare polemica.
Sembra tuttavia che l’amministrazione Manna abbia fatto in tempo a trasformare la città in un’innovativa oasi di luce con l’introduzione di Led di ultima generazione per un efficientamento energetico e una sicurezza stradale migliorata. Gli interventi, finanziati da Agenda Urbana, prevedono tra le altre cose la manutenzione straordinaria per l’adeguamento dei quadri elettrici della città, la sostituzione dei sostegni per la loro messa in sicurezza e la realizzazione dei cosiddetti sistemi di Smart City, tra cui video-sorveglianza, monitoraggio ambientale e sensori di presenza. Tale impianto sarà telegestito mediante apposito sistema».

«Con la nuova tecnologia – continua la nota – il “lampione” non servirà più solo a illuminare, ma anche a sviluppare una rete digitalizzata, controllabile e gestibile a distanza. La sostituzione delle vecchie luci e dei globi con impianti a Led di ultima generazione non solo porterà a un notevole risparmio sulle bollette, calcolato intorno al 70% della riduzione totale dei consumi, ma migliorerà la qualità complessiva dell’illuminazione pubblica e offrirà nuovi servizi ai cittadini. Chissà se una luce più intelligente e moderna possa portare benefici anche a chi non vuol vedere. Per quanto riguarda il Parco Robinson, capiamo la nostalgia della federazione reazionaria, pardon, riformista per un’attrazione zoologica, ma la giunta Manna ha optato per un approccio più responsabile. Sono stati aggiunti molti giochi nuovi, una pavimentazione antitrauma e un giardino sensoriale ( ma forse la federazione non sa cosa sia) con piantumazione di centinaia di essenze arboree.
Forse la federazione Riformista non ha notato che l’area è stata totalmente riqualificata con l’aggiunta anche dell’area fitness».

«È sfuggito – dice ancora il Laboratorio civico – che sono stati riqualificati e ampliati tutti i percorsi pedonali che presentavano uno stato di degrado avanzato, con aumento della fruibilità delle aree del parco e riconfigurazione con sistemazione delle pendenze per renderli accessibili a tutti. Anche l’illuminazione nuova delle aree riqualificate e il sistema di videosorveglianza rientrano nel progetto del parco inclusivo, così come la pavimentazione tattile inclusiva, la filodiffusione, i nuovi arredi (panchine, tavoli, cestini, ecc.), una passerella ciclo-pedonale con Cosenza, la riqualificazione dei sottopassi e molto altro ancora. Un approccio più etico che, chissà, potrebbe essere apprezzato anche dagli animali. Una piccola riflessione, a costo zero.
Lasciate che la luce del progresso illumini anche le vostre idee, cari componenti della Federazione Riformista!». (rcs)