di MARIA ELENA SENESE – La sicurezza sui luoghi di lavoro è una materia delicata e complessa. Per realizzare l’auspicato azzeramento delle morti bianche è necessaria la massima sinergia fra le istituzioni interessate. C’è bisogno che il Governo faccia la sua parte, accettando le proposto che il Sindacato ha avanzato in maniera unitaria.
Così come c’è bisogno che la Regione riconosca la necessità di un non più rinviabile potenziamento della pianta organica degli ispettori in forza alle Aziende sanitarie provinciali. Le Asp, infatti, svolgono un ruolo importante nel garantire il rispetto di queste normative, in particolare per quanto riguarda la sicurezza e la salute dei lavoratori.
In collaborazione con l’Ispettorato del lavoro anche le Asp, in particolare con i servizi di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, possono condurre controlli, ispezioni e indagini sui luoghi di lavoro al fine di verificare il rispetto delle normative vigenti.
Procedere al potenziamento di queste strutture periferiche, come è facilmente intuibile, vorrebbe dire allargare la platea ci colo i quali possono verificare il corretto andamento di un cantiere, aumentare il numero delle ispezioni e limitare gli incidenti.
In questa materia, noi abbiamo le idee chiare e le nostre proposte le abbiamo già messe nero su bianco e girate a chi ci governa. Oggi vogliamo ribadirle.
È necessario, poi, rafforzare gli organi ispettivi ma occorre un ispettore dedicato al settore edile; così come è fondamentale la condivisione di una banca dati delle notifiche preliminari tra Cassa edile, Ispettorato e Asp e proprio sugli ispettori delle Asp chiediamo alla Regione di potenziare gli organici attuali.
Riteniamo indispensabile procedere alla tracciabilità della formazione su piattaforma telematica per facilitare i compiti degli ispettori e porre un freno ai certificati falsi.
E’ necessario, infine, anche agire sulla prevenzione, e lo si può fare sensibilizzando Ance a facilitare le visite tecniche in cantiere, predisposte dai nostri Enti edili. Queste ultime consentirebbero all’imprenditore edile di avere a disposizione, gratuitamente, un tecnico che potrà coadiuvarlo nell’individuare eventuali situazioni di rischio e predisporre le relative misure di prevenzione e protezione utili a tutelare la sicurezza fisica dei propri dipendenti e a evitare eventuali sanzioni a suo carico nonché probabili infortuni. (mes)
[Maria Elena Senese è segretaria generale di Fenealuil Calabria]