di FRANZ CARUSO – Il danno è stato fatto ed ora è necessario reagire. L’autonomia differenziata è oggi una tragica realtà con cui il Mezzogiorno d’Italia dovrà fare i conti per contrastarne gli effetti negativi. Ma dovremo saper stare insieme ed uniti.
Si frantuma l’Italia si calpestano i dettami di solidarietà politica, economica e sociale decantati nella nostra Carta Costituzionale, sferrando un durissimo colpo ai Comuni ed al Mezzogiorno che deve saper ora rispondere con fermezza a quello che ritengo un vero e proprio attentato ad ogni sua ipotesi di sviluppo. Per la classe dirigente del Sud è l’ora della responsabilità, contingibile ed urgente, a difesa del suo vasto territorio, dell’intera popolazione meridionale e dell’Italia stessa che non ha possibilità di progredire e di competere in Europa, se la si divide, parcellizzandone le forze.
È arrivata l’ora che il Mezzogiorno si federi, si aggreghi e trovi la forza e le ragioni di stare insieme per arginare la deriva a cui ci sta portando un centrodestra lontano dai bisogni degli italiani e che insegue solo il consolidamento di un potere personale e partitico/ideologico.
Tant’è che in cambio della divisione dell’Italia si concede ampio potere alla Meloni. Non a caso, infatti, nel mentre si approva in via definitiva in Parlamento l’autonomia differenziata, in Senato passa il premierato di Giorgia che rappresenterà, ahinoi, un freno alla democrazia ed alla libertà.
In questa prospettiva è necessario che il Mezzogiorno faccia ‘sistema’, ritrovando le ragioni di una battaglia comune in favore dei nostri territori per divenire motore dello sviluppo dell’economia nazionale rendendo il nostro Sud moderno ed attrattivo. ν
[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]