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Mons. Francesco Savino

L’OPINIONE / Santo Gioffrè: Il predicatore e il trafficante di manoscritti

di SANTO GIOFFRÈ – Ieri sono accaduti 2 fatti devastanti per la Calabria e la sua tenuta come entità Etnica, mentre la gente vaga, ubriacata dagli ultimi fuochi d’artificio e feste vinicole. Ieri è uscita una violenta nota della Cei, per bocca di Mons. Savino contro l’autonomia differenziata che sarà la «morte per le Regioni Meridionali…».

A queste decise dichiarazioni rispondono in due; ladri di manoscritti e maestri di porcellum. Zaia, che vuole la moglie piena e il marito ubriaco e il miracolato di Sant’Antonio di Padova, Santo arruolato, da sempre, dai Controrivoluzionari. E che dice l’inventore di porcellum? Ma come, io la legge l’ho fatta recependo, tutte, le osservazioni del Governatore Roberto Occhiuto e, ora, mi dite che il suddetto mio porcellum porterà alla morte del Sud? Mettetevi d’accordo… Già, mettetevi d’accordo!

Allora, se è così, forse, il potente Governatore delle Calabrie Citra, Ultra I e II, deve spiegarci se sa cosa comporterà per la Calabria, tra le altre bestialità, aver dato via libera a Calderoli d’inserire funzioni non Lep che fanno parte di “materie Lep” (ad esempio contrattazione integrativa e retribuzione nel campo della scuola e sanità) dentro la Legge sull’Autonomia Differenziata, per il futuro delle miserie della Calabria. Forse è sfuggita la cosa. Non solo non avremo, più, Sanità pubblica, ma si tornerà ai Maestri di strada alla Zanotti Bianchi per trovare qualcuno che sappia scrivere qualche Sms, come facevano i Preti ai tempi degli Immigrati Italiani in Brasile subito dopo l’Unità d’Italia: cornuti, derubati e bastonati! (sg)