di ENZO MUSOLINO – Prendiamo spunto da una recente nota del Gruppo Consiliare PD alla Regione Calabria, sottoscritta dal Capogruppo Mimmo Bevacqua, per ragionare – anche da Villa – della crisi idrica che tutti ci investe, al di fuori da polemiche sterili e da semplicismi inopportuni.
Non è corretto, infatti, solo puntare il dito contro il cambiamento climatico (che è la causa fondamentale dell’ attuale grande sete mondiale) per deresponsabilizzarci.
Siamo tutti chiamati, infatti, a declinare il problema a livello locale, rubinetto per rubinetto, in modo da dare voce e speranza ai tanti calabresi che quest’estate hanno sofferto per la penuria d’acqua.
Tutto questo, quindi, riguarda in primis i Comuni – il livello istituzionale più vicino ai cittadini – che, a nostro parere, dovrebbero sempre di più rendere pubblici i dati su una “siccità” che colpisce soprattutto i più deboli, le fasce povere della popolazione. Pertanto, come Circolo territoriale Democratico, chiediamo all’Amministrazione villese di intervenire sugli argomenti sollevati dal Gruppo PD al Consiglio regionale, esigendo anch’essa dalla Regione Calabria interventi adeguati e urgenti, strumenti di programmazione diretti anche alla realizzazione di opere strutturali sulle reti idriche “colabrodo”. Non basta, purtroppo, intervenire per rattoppare, per sigillare le perdite sempre più frequenti; occorre dire la verità: le reti idriche dei comuni calabresi, Villa San Giovanni compresa, hanno bisogno di lavori sostitutivi non più rinviabili, con risorse che, ovviamente, debbono esulare dai bilanci disastrati delle municipalità.
È necessario verificare la reperibilità dai fondi Pnrr di risorse specificatamente dedicate all’approvvigionamento idrico dei comuni, è necessario utilizzare gli stanziamenti europei – così indicano i consiglieri regionali PD – anche attraverso una riformulazione del Fsc.
Di tutto questo, purtroppo, non c’e’ traccia evidente nelle decisioni della Regione Calabria che, a dire la verità, ha saputo riformulare la spesa dei Fondi di Coesione solo per agevolare il Ministro Salvini sull’operazione disastrosa “Ponte sullo Stretto”.
I cittadini villesi, i calabresi tutti, devono essere in grado, per esempio, di accedere a contributi pubblici per l’acquisto di serbatoi e autoclavi (è questa una delle proposte formulate dal Capogruppo Bevacqua). Un’adeguata distribuzione idrica passa non solo per l’opportuna manutenzione ordinaria e straordinaria, non solo per le buone pratiche dei cittadini ormai in maggioranza consapevoli della scarsità del bene acqua (e’ possibile, comunque, sempre migliorarne la consapevolezza con specifiche campagne di informazione) ma dipende, soprattutto, dalle agevolazioni economiche a favore delle famiglie e dagli interventi strutturali tesi alla predisposizione di nuove infrastrutture, di imponenti opere di ammodernamento che richiedono l’impegno finanziario, innanzitutto, della Regione Calabria.
Non e’ più accettabile disperdere nelle condotte ridotte a “gruviera” il preziosissimo liquido vitale.
Occorre che i Comuni – e per questo ci rivolgiamo a quello di Villa SG – denuncino pubblicamente questo stato di cose, la scarsità dei fondi a loro disposizione, che riconoscano senza titubanze il disagio subito da tanti cittadini costretti, in diversi quartieri, alla mancanza serale/notturna dell’ acqua, per poi essere chiamati a pagare per intero la tariffa per un servizio parziale.
È necessario – per amore di verità e per stimolare il dibattito politico – diffondere istituzionalmente quanto, purtroppo, appartiene all’esperienza di tanti Villesi e Calabresi “assetati”: l’acqua manca, è insufficiente, le “chiusure” obbligatorie per rimpinguare gli invasi sono tanto necessarie quanto inaccettabili nel lungo periodo.
Chiedano i Comuni alla Regione Calabria l’istituzione di un tavolo permanente di confronto e di azione sulla crisi idrica, con la presenza fondamentale degli Amministratori, con il coinvolgimento dei Comuni, quindi, a livello “politico” e non solo mediato dalla Protezione Civile. Non è più il tempo di sottovalutare il fenomeno, non basta, come e’ evidente, rincorrere l’emergenza, è necessario richiamare tutte le Istituzioni alla loro responsabilità.
Se manca l’acqua in casa manca il vivere civile dignitoso! Va detto con forza e anche i Comuni possono fare la loro parte pubblicizzando le carenze locali, dando voce alle difficoltà di tante famiglie; difficoltà di approvvigionamento, purtroppo, non più legate alla sola lunga stagione estiva. Grazie ancora al Gruppo Consiliare PD Regionale per aver posto la questione e per aver indicato possibili soluzioni. Tocca anche alle realtà locali prenderne atto e contribuire, tutti insieme, alla soluzione del problema epocale.(em)
[Enzo Musolino è segretario cittadino del PD Villa SG]