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ACRI (CS) - Il 9 novembre la mostra antologica "La variabile del tempo" di Massimo Sirelli

ACRI (CS) – Il 9 novembre la mostra antologica “La variabile del tempo” di Massimo Sirelli

Il 9 novembre, ad Acri, al Museo d’Arte Contemporanea, sarà inaugurata la mostra antologica La variabile del tempo di Massimo Sirelli e a cura di Antonella Bongarzone.

La mostra, visitabile fino al 7 marzo, è stata possibile grazie al finanziamento che l’Associazione Oesum Led Icima ha ottenuto a mezzo dell’Avviso Pubblico TOCC (azione B2 transizione ecologica organismi culturali e creativi del Ministero della Cultura) della Direzione Generale Creatività Contemporanea.

L’esposizione, composta da 30 opere, festeggia i 30 anni di carriera dell’artista, ripercorrendo le tematiche nevralgiche nella produzione dell’artista calabrese che a mezzo di nuove iconografie elabora nuovi modi di definire il valore dell’opera d’arte e di restituirla come linguaggio.

L’approccio di Massimo Sirelli alle arti visive avviene in adolescenza tramite i graffiti, la street art ed il writing, che lo aiutano a filtrare la realtà. Primo artista calabrese, nella Calabria degli anni ‘90 lontana dalle atmosfere delle grandi metropoli italiane e europee, ad usare il linguaggio metropolitano come ambiente di ricerca e sperimentazione.

«Era l’estate del 1995, avevo 13 anni e da pochi giorni erano terminati gli esami di terza media. Un giorno presi delle bombolette dal magazzino degli attrezzi e realizzai il primo murales in strada. Non ho mai più smesso di cercare nuovi stimoli creativi».

Il percorso espositivo ripercorre gli assi tematici della sua produzione artistica. Massimo Sirelli appropriandosi di elementi prelevati dalla cultura di massa in modo dissacratorio e ironico, nonché di critica verso la nuova società dei consumi, riesce nelle sue opere, che esasperano volutamente i toni, a stravolgere le icone popolari. Scopo della sua arte è cercare un canale comunicativo diretto con un pubblico il più possibile allargato ed eterogeneo, instillando dubbi, stimolando riflessioni e suggerendo un diverso modo di osservare il reale.

L’antologica presenta una panoramica completa dei concetti e delle sperimentazioni che, nel corso degli anni, Sirelli ha sviluppato tra la pop e l’urban art: un percorso artistico che prende avvio negli anni Novanta del Novecento, ma che continua tutt’oggi. (rcs)