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Tra San Sisto dei Valdesi e Paola il triduo per i 175 anni della morte del Venerabile Padre Bernardo Maria Clausi

Tra San Sisto dei Valdesi e Paola il triduo per i 175 anni della morte del Venerabile Padre Bernardo Maria Clausi

di FRANCO BARTUCCILa figura del Venerabile Padre Bernardo Maria Clausi nel 175° anniversario della sua morte è stata ricordata e celebrata dal 20 al 22 dicembre con delle cerimonie al Santuario di Paola, dove morì il 20 dicembre 1849, e  San Sisto dei Valdesi, borgo del Comune di San Vincenzo La Costa, dove nacque il 26 novembre 1789.

Tre giornate volute ed organizzate dall’Ordine dei Minimi con la partecipazione dell’Associazione Padre Bernardo Maria Clausi, che ha sede proprio nel borgo di nascita del Venerabile sansistese, nonché dell’amministrazione comunale di San Vincenzo La Costa.

 Il triduo è iniziato nella mattinata di venerdì  20 dicembre nella Basilica del Santuario di San Francesco di Paola con la celebrazione di alcune messe e preghiere con l’intenzione finalizzata alla sua Beatificazione; mentre nel pomeriggio la cerimonia ha trovato la sua intensità religiosa in San Sisto dei Valdesi, dove nella congrega della confraternita dell’Immacolata concezione, padre Ottavio Laino, già postulatore per le cause dei santi dell’Ordine dei Minimi, accompagnato da padre Taras Yeher, nuovo postulatore dell’Ordine, da poco più di due mesi, hanno portato ed esposto sull’altare la Madonnina miracolosa “Mater Gratiae et Misericordiae”, molto cara a padre Bernardo datagli in dono da Papa Gregorio XVI, che amava portare sempre con se ed impartire la benedizione nei vari momenti che si presentavano durante il suo percorso missionario di frate minimo in ogni parte d’Italia e anche in Francia per dei brevi viaggi.

Coincidenza ha voluto che la giornata di venerdì 20 dicembre 2024 è stata caratterizzata fin dalla mattinata dal brutto tempo con pioggia intensa e vento molto forte, anche con caduta di grandine, come accadde quel 20 dicembre 1849, e l’arrivo dei due padri Minimi a San Sisto in macchina, condotta da Franco Perrotta, presidente dell’Associazione intestata al Venerabile, è stato caratterizzato dalla fuoriuscita dalle nubi di un raggio solare che per pochi momenti ha reso luminoso l’ingresso in chiesa del cofanetto contenente la Madonnina miracolosa di padre Bernardo, quasi a voler rinnovare un legame di grande amore con quei luoghi a lui cari che lo hanno visto pure come vice parroco, prima di entrare nell’Ordine dei Minimi nel 1827, considerato dal Vescovo di Cosenza Mons. Mancinelli “La perla della diocesi cosentina”.

Ad accogliere e salutare i due padri minimi nella congrega dell’Immacolata si è fatto trovare il parroco, don Vittorio Serra, per un breve saluto  di accoglienza in nome anche della comunità parrocchiale; mentre il presidente dell’Associazione “Venerabile padre Bernardo Maria Clausi”, Franco Perrotta, nel dare il benvenuto a padre Ottavio Laino e a padre Taras Yeher, nuovo postulatore, ha tenuto a ringraziare entrambi, in modo particolare a padre Ottavio per il suo attaccamento alla figura del Venerabile Clausi per oltre un cinquantennio godendone il risultato nel riconoscimento delle virtù eroiche ottenute con Decreto di canonizzazione della Congregazione per le Cause dei Santi, datato 11 dicembre 1987, sentito il Santo Padre Giovanni Paolo II; mentre ha auspicato a padre Taras lo stesso entusiasmo che ha messo padre Ottavio nel promuovere la figura del Venerabile sansistese in tutti questi anni e poi la cura di tutte le pratiche di canonizzazione delle figure minime vissute sulle orme di San Francesco di Paola, curate nel suo mandato ventennale di Postulatore.

Per il Sindaco di San Vincenzo La Costa, Gregorio Iannotta, intervenuto a portare il suo saluto, la figura del Venerabile padre Bernardo Maria Clausi rappresenta per l’intera comunità un punto fermo ed un esempio nella ricerca della religiosità e del valore della solidarietà ed assistenza agli ultimi. Un pensiero condiviso dal nuovo Postulatore, padre Taras Yeher, che ha dichiarato la sua disponibilità ed impegno di proseguire con la stessa passione il lavoro di padre Ottavio Laino nello stimolare nei fedeli la conoscenza della figura del Venerabile aiutati anche con la preghiera per la manifestazione del miracolo che ne possa riconoscere la sua beatificazione.

«Padre Bernardo sapeva il periodo e la data della sua morte – ha detto padre Ottavio Laino – ma non quella della sua canonizzazione. Questa la sa solo nostro Signore ed è per questo che dobbiamo pregare tanto perché ciò avvenga».

Della sua morte padre Bernardo ne aveva parlato nei primi giorni del mese di novembre 1849 con San Vincenzo Pallotti, che nel salutarlo gli disse: «Me ne Andrò in convento a Paola e andrò a riposare tra nonno e nonna, ma dopo un mese anche tu mi seguirai». Così accadde per la morte e sepoltura di padre Bernardo (20 dicembre 1849), come per la morte di San Vincenzo Pallotti avvenuta a Roma il 22 gennaio 1850.

Il funerale di padre Bernardo si svolse nella chiesa del Santuario il 22 dicembre 1749 e la sepoltura avvenne contestualmente nella stessa chiesa su autorizzazione del re delle due Sicilie Ferdinando II. Rompendo il pavimento vicino la balaustra dell’altare maggiore furono trovati due cadaveri di una donna piuttosto bassa e di un uomo di statura alta e tra questi fu riposto quello del Servo di Dio, padre Bernardo. Quel posto libero dicono gli storici dell’ordine era destinato a San Francesco di Paola, morto in Francia.

Il racconto della morte di Padre Bernardo è stato fatto nella congrega della chiesa di San Sisto dei Valdesi tratta dal libro “Vita del Venerabile Servo di Dio P. Bernardo Maria Clausi” di padre Agostino Maria Donadio, dal quale emerge che anche durante la sua agonia lo portò a profetizzare le condizioni ambientali in cui si sarebbe verificato il decesso, con la manifestazione di un terremoto prima dell’abbandono del suo spirito dal corpo, seguita dall’irrompere di una tempesta di  forte vento e pioggia. Così avvenne alle 6,30 di quel mattino del 20 dicembre 1849.

La cerimonia commemorativa di San Sisto dei Valdesi si è poi chiusa con la celebrazione di una Santa Messa ad opera di padre Ottavio Laino e di padre  Taras Yeher, che ha contribuito a creare e rinnovare il legame con il piccolo Vincenzo divenuto grande con il nome di padre Bernardo Maria Clausi, per essere ultimo tra i figli di San Francesco di Paola nella sua imitazione di testimonianza del valore della Charitas.  (fb)