Da stasera al 27 aprile il Museo Archeologico Nazionale di Reggio ospita la straordinaria mostra Improbabili Morfologie. Disegni per il Campo Marzio di Giovan Battista Piranesi, curata da Gaetano Ginex, docente del Corso Integrato di Disegno e Rilievo dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura e Territorio (DArTE) dell’Università Mediterranea. Giovan Battista Piranesi (1720-1778) è stato il fedele interprete, attraverso le sue mirabili incisioni, della Roma settecentesca. Architetto, artista ed intellettuale eclettico, profondo conoscitore di Roma antica, Piranesi ha sovrapposto all’ordito della città storica una trama di sua creazione, un’apparente fabbricazione di utopie, che, però, consente, attraverso l’eccellenza della tecnica incisoria, di recuperare e preservare l’antico attraverso la sua rilettura in chiave moderna. La mostra costituisce il risultato di una ricerca condotta in seno al Dipartimento di Architettura e Territorio (DArTE) dell’Università Mediterranea dal professore Gaetano Ginex e dalla sua équipe, partita dal ritrovamento, nella ex facoltà di Architettura, del volume “Il Campo Marzio dell’Antica Roma” di Giovan Battista Piranesi, edito nel 1762, in cui vengono presentate le sei tavole che costituiscono l’intero foglio dell’Ichnografia, la pianta incisa su lamine di rame che corredava l’opera piranesiana.
La mostra sarà inaugurata alle 17 in piazzetta Paolo Orsi, all’interno del MArRC, alla presenza del curatore, con la partecipazione del direttore del Museo Carmelo Malacrino, il Magnifico Rettore dell’Università Mediterranea Marcello Zimbone, il direttore del Dipartimento DArTe Adolfo Santini, il direttore del Dipartimento Patrimonio, Architettura, Urbanistica (PAU) Tommaso Manfredi, la coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Architettura Rita Simone, la vice presidente dell’Unione Italiana Disegno (UID) Francesca Fatta, il Prorettore alle politiche culturali dell’Università Mediterranea Gianfranco Neri.
«Con gli studenti dei corsi di Disegno e di Rilievo dell’Architettura – ha dichiarato Ginex – si è elaborata una lettura del Campo Marzio piranesiano nel tentativo, forse ambizioso, di coniugare un pensiero teorico sull’architettura attraverso una dimensione archeologica implicita nell’opera analizzata. In quest’ottica, il passaggio all’estrusione ha significato di fatto una ricerca sull’idea di spazio architettonico, generando una lettura stratificata dell’opera che attraverso il disegno e la rappresentazione di parti e di elementi rivendica un ipotetico processo di riconoscimento. Conoscenza, ricerca e didattica si interfacciano fra loro e danno forma alla mostra che presentiamo, frutto dell’impegno di numerosi giovani studenti del Dipartimento di Architettura e Territorio (DArTE) dell’Università Mediterranea».
«Con grande piacere, ospitiamo la mostra “Improbabile morfologie. Disegni per il Campo Marzio di Giovan Battista Piranesi” – ha dichiarato il direttore Malacrino – proposta del Dipartimento di Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea diretto da Adolfo Santini e frutto di un lavoro di ricerca condotto da Gaetano Ginex e dalla sua équipe. Si tratta di un esempio di sinergia tra istituzioni, il cui compito è quello di produrre e comunicare cultura, finalizzata a valorizzare le ricerche compiute da giovani studenti universitari, nell’ottica di una sempre maggiore promozione del territorio e delle sue risorse». (mp)