A Reggio Calabria è nato il Comitato Gestori Impianti Sportivi, con l’obiettivo di riorganizzare le attività sportive e proteggere un patrimonio non solo economico ma anche sociale e di benessere in un momento storico particolarmente complicato.
Il Comitato è composto da Matteo Pellicone, già “La Pagoda”, il Centro Sportivo Mirabella, Hinterreggio Village, il Palalumaka, il Parco Caserta Sport Village, il Parco Longhi Bovetto e lo Sport Village di Catona, mentre il portavoce è Marco Francesco Polimeni, direttore del Parco Caserta Sport Village.
«Il Comitato che abbiamo costituito lo scorso 4 maggio – ha dichiarato Polimeni – vuole mettere in evidenza alcune osservazioni utili alla ripartenza della propria attività volta alla pratica sportiva, ludico- ricreativa all’aperto, in considerazione degli ampi spazi che i centri sportivi hanno a disposizione. Con l’inizio della fase 2, siamo certi che tutto ciò è possibile attraverso un ritorno all’attività sportiva da vivere all’aperto, tale da poter garantire il benessere dell’individuo, in questa importante fase che ci vede impegnati verso l’uscita dal covid-19».
«Stiamo, difatti – ha proseguito il portavoce – manutenendo i nostri impianti, dotandoci di strutture, tecnologie, attrezzature, sistemi di sanificazione e dispositivi di protezione/prevenzione individuale che metteremo a disposizione della nostra utenza. Inoltre -spiega il direttore del Parco Caserta Sport Village- stiamo potenziando e formando in remoto il nostro già qualificato personale asservito alla organizzazione delle nostre attività sociali al fine di raggiungere un unico obiettivo: divenire un vero e proprio centro di monitoraggio del corretto svolgimento della pratica sportiva garantendo e tutelando i nostri utenti che, dopo due mesi di lockdown, chiedono di poter prenderci cura della loro salute”, conclude il Portavoce del Comitato».
Le strutture che fanno parte del Comitato Gestori Impianti Sportivi di Reggio Calabria sono in grado di garantire la ripartenza in assoluta sicurezza adottando le seguenti misure: accesso al centro contingentato, nel rispetto del distanziamento sociale, con rilevazione della temperatura e verifica dell’acquisizione dell’informativa AntiCovid19; controllo del possesso ed utilizzo di mascherina e guanti per dipendenti e collaboratori dell’impianto sportivo; presenza di gel igenizzante mani a disposizione dei clienti in prossimità delle attività sportive; svolgimento dell’attività sportiva con distanza sociale non inferiore a due metri; disinfezione continua degli ambienti, delle strutture e delle attrezzature strumentali alle attività sociali; divieto di accesso da parte dei clienti ai servizi spogliatoi e docce; accesso ai servizi igienici debitamente contingentato e nel rispetto del distanziamento sociale; servizio ristorante tradizionale all’aria aperta solo per singoli individui o nuclei familiari conviventi in attesa di specifica riapertura regolamentata dell’intero settore; servizio bibite caldo freddo, snack e gelati tramite distributori automatici e in alternativa attraverso ordinazione da remoto con consegna alla postazione, in attesa di specifica riapertura regolamentata dell’intero settore.
«Viste le superiori considerazioni – si legge in una nota – il Comitato chiede di prevedere la riapertura delle strutture dal prossimo 11 maggio 2020, consapevoli che il mancato accoglimento di tale richiesta cagionerebbe un grave danno economico-sociale al mondo dell’impiantistica sportiva in grado di poter svolgere attività sportiva all’aperto, si legge nella comunicazione inviata dal Comitato alla Città Metropolitana di Reggio Calabria e alla Regione Calabria». (rrc)