Bivongi è il primo, tra i Comuni più piccoli d’Italia e il quinto, in Calabria, ad esser entrato a far parte dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.
L’adesione all’Istituto – nato nel 1930 senza scopo di lucro e con obiettivi prettamente culturali e scientifici – ha suscitato grande soddisfazione nel presidente regionale Inu, Domenico Passarelli e rientra tra gli obiettivi dell’Amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Valenti.
Insieme a Bivongi, hanno aderito la Regione Calabria, Cosenza, Rende, Lamezia e Rossano.
L’esecutivo, infatti, con il lavoro quotidiano svolto in particolare dal primo cittadino e dal vicesindaco, Francesco Passarelli, dopo aver partecipato a luglio al convegno nazionale organizzato proprio dall’Istituto Nazionale di Urbanistica sul tema Garantire il diritto alla città, il 24 settembre tra i relatori al convegno nazionale Energia verde ed acqua, il 6 ottobre ospiti al convegno internazionale per il Dialogo sulle buone pratiche di sostenibilità, prosegue, ora, la sua attività di attuazione delle politiche per la salvaguardia dell’ambiente, per la promozione dell’energia rinnovabile, e per l’avvio di un progetto di rigenerazione urbana e smart city.
«Un impegno, questo – si legge in una nota – rivolto alla tutela e al rilancio abitativo del centro storico di Bivongi, assunto come prioritario in fase di insediamento amministrativo e fondamentale per la promozione e valorizzazione di un territorio che, con orgoglio e soddisfazione, ci proietta tra i comuni virtuosi della Calabria».
L’Istituto, nato come libera Associazione di Enti e persone fisiche, ha tra gli obiettivi la ricerca nei diversi campi di interesse dell’urbanistica, l’aggiornamento continuo e il rinnovamento della cultura e delle tecniche urbanistiche, la diffusione di una cultura sociale sui temi della città, del territorio, dell’ambiente e soprattuto dei beni culturali. Ecco perché l’adesione a questa importante associazione che annovera tra i propri soci molti enti e istituzioni pubbliche nonché molte regioni e comuni. (zc)