di FRANCO BARTUCCI – Dopo l’approvazione dei Senati Accademici dell’Università della Calabria e dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro, anche il Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi (Coruc) ha approvato, all’unanimità, l’attivazione del corso innovativo di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Tecnologie digitali.
Il corso appartiene alla classe delle lauree magistrali LM-41 (Medicina e Chirurgia), ma consente allo studente, con il superamento di pochi esami aggiuntivi, di ottenere un doppio titolo al termine del ciclo di studi di 6 anni: una laurea magistrale in ‘Medicina e Chirurgia’ (LM-41) e la laurea triennale in ‘Ingegneria informatica’ – curriculum Bioinformatico (L-8)
Come è stato già sottolineato in precedenti servizi, si tratta di un percorso formativo unico nel Sud d’Italia e che, rispetto alle altre poche esperienze simili presenti nel Paese, si caratterizza per la Bioinformatica e soprattutto per il focus su Intelligenza artificiale e Data science.
L’obiettivo è quello di formare i medici del futuro: professionisti che, alla preparazione in campo sanitario, uniranno forti competenze in Intelligenza artificiale, Robotica, Data science, Ingegneria bioinformatica, Data mining.
Si tratta di settori che stanno conquistando un ruolo sempre più importante in medicina, con applicazioni che riguardano la prevenzione, la diagnostica, la chirurgia e l’oncologia di precisione, la riabilitazione, lo sviluppo di farmaci e di terapie personalizzate, ma anche la gestione delle emergenze e la programmazione.
I due corsi di laurea di base – ‘Medicina e Chirurgia’ e ‘Ingegneria informatica’ – hanno già ordinamenti ministeriali che consentono di prevedere discipline comuni. Nel piano di studi del nuovo corso di laurea proposto da Università della Calabria e dalla ‘Magna Graecia’, il programma dell’indirizzo Bioinformatica della laurea triennale in Ingegneria Informatica è parte integrante del percorso formativo complessivo, fatta eccezione per 5 insegnamenti (27 crediti formativi totali) che diventano aggiuntivi rispetto al tradizionale curriculum medico.
Il piano di studi comprende 387 crediti formativi (Cfu), così organizzati: 60 Cfu Area di Base: lo studente acquisirà le conoscenze di base per capire la struttura e la funzione dell’organismo umano (anatomia, genetica, biologia) e comprendere le tecnologie su cui si fondano le applicazioni biomediche e bioinformatiche in campo sanitario (chimica, fisica, matematica, informatica); 122 Cfu Area Preclinica: lo studente si soffermerà sui processi fisiopatologici e sui meccanismi che ne sono alla base e acquisirà i principi della medicina di laboratorio e le competenze utili all’applicazione delle nuove tecnologie in campo sanitario (farmacogenomica, machine learning, elettronica, automatica e strumentazione biomedica, analisi dei segnali e delle bioimmagini); 110 Cfu Area Clinica e delle Scienze Umane: gli studenti si avvieranno alla pratica medica clinica negli ambiti della patologia sistematica e integrata medico chirurgica, della farmacologia e tossicologia, della clinica medica e chirurgica, delle scienze neurologiche, della pediatria generale e specialistica, della ginecologia ed ostetricia, della diagnostica per immagini e della radioterapia, delle emergenze medico chirurgiche, della medicina e sanità pubblica. Acquisiranno inoltre le competenze necessarie nell’ambito delle tecnologie ingegneristiche per la moderna pratica clinica: telemedicina, imaging, data-mining etc….
60 Cfu Tirocini Formativi: saranno effettuati nei reparti di strutture cliniche già convenzionate con l’ateneo Magna Graecia e in altre strutture qualificate che saranno convenzionate nei prossimi mesi, ma anche in laboratori informatici e centri di ricerca; 8 Cfu Tesi di laurea: allo studente sarà richiesto lo sviluppo di un progetto, in cui utilizzerà le competenze multidisciplinari acquisite nel corso del sessennio nell’ambito di un tema a sua scelta. La tesi potrà essere realizzata anche presso strutture ospedaliere, centri di ricerca e aziende del settore biomedico e farmaceutico; 27 Cfu (5 insegnamenti) aggiuntivi per il conseguimento del doppio titolo: insegnamenti altamente professionalizzanti e orientati alla pratica medica più evoluta che impiega risultati di avanguardia dell’ingegneria informatica; tecniche di Intelligenza artificiale e Robotica, Elettronica e sensoristica
Adesso spetterà al Ministero dell’Università con il Consiglio Universitario Nazionale (Cun) e con l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur) approvarne l’istituzione a partire dall’anno accademico 2021/2022.
I posti previsti, che andranno a concorso per il primo anno, saranno sessanta per come è stato già annunciato. Dal momento che i primi tre anni di studio avverranno presso la sede dell’Università della Calabria e gli ultimi tre anni di cliniche avverranno nella sede della “Magna Grecia” di Catanzaro, è importante stabilire che i criteri di ammissione a detto corso di laurea dovranno essere simili a quelli stabiliti per tutti gli altri corsi di laurea dell’Università della Calabria, per come tradizione prevista dalla stessa legge istitutiva.
Da quasi cinquant’anni vige, per tutti i corsi di laurea dell’Università della Calabria, il numero chiuso o programmato con l’obbligo di riservare l’80% dei posti a studenti calabresi o figli di emigrati calabresi residenti all’estero, il 15% a studenti extraregionali ed il 5% a studenti stranieri. Lo stesso dovrà accadere per il corso in “Medicina e Tecnologie digitali”.
Può essere l’inizio per costituire quella classe medica calabrese che nasce, si forma e si afferma in questa Regione per come da più parti è stato auspicato.
Per l’Università della Calabria, inoltre, sarà una felice occasione, con l’apertura del primo anno accademico di questo nuovo corso di laurea, per celebrare degnamente il 50° anniversario della sua nascita pensando alla nomina, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione con l’on. Riccardo Misasi Ministro, del Comitato Tecnico Amministrativo, dei Comitati Ordinatori delle quattro Facoltà (Ingegneria, Scienze Economiche e Sociali, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Lettere e Filosofia), dell’elezione del suo primo Rettore nella persona del prof. Beniamino Andreatta, della scelta del territorio del Comune di Rende per l’insediamento del campus universitario e l’avvio del cantiere per la realizzazione dei primi edifici in contrada Arcavacata, ed in ultimo per l’approvazione e pubblicazione da parte del Ministero del suo primo Statuto.
Tutto questo avvenne, appunto, nel 1971, con Rettore il prof. Beniamino Andreatta, ed è l’inizio, per la Calabria, di una nuova era che affascinò in primo luogo migliaia di giovani calabresi. (rcs)