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CATANZARO – L’incontro “Donne e Carriere Stem: un divario di genere da colmare”

Si intitola Donne e Carriere Stem: un divario di genere da colmare l’incontro promosso dal Soroptimist Club Catanzaro in collaborazione con il Liceo Classico Galluppi, in programma per domani 4 marzo su Zoom alle 11.

L’evento sarà aperto dalla dirigente scolastica del liceo “Galluppi”, Elena De Filippis, e da Adele Manno, presidente Soroptimist Cz. Seguiranno gli interventi di due ingegnere, una informatica, Stefania Muzzi, e l’altra meccanica, Cinzia Cantaffio, oltre che di una fisica teorica astroparticellare, Elena Pinetti, con le conclusioni affidate all’assessore alle Pari Opportunità e all’Istruzione del comune di Catanzaro, Nuccia Carrozza.

Nel mondo, meno di 4 laureati su 10 nelle materie Stem (acronimo inglese che indica scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) sono donne. In Italia, sebbene si sia registrato un aumento degli iscritti nel 2020/2021 in corsi di laurea in ambito tecnico- scientifico, il dato rilevato è ancora troppo lento, soprattutto tra le donne. Al momento, solo il 16,2% di laureate fra i dottori in materie scientifiche. Per questo motivo, anche in questo ambito, si parla di un vero e proprio “gender gap”, sia di istruzione che lavorativo.

«C’è sempre stato e continua a permanere, nei rapporti sociali e familiari – ha dichiarato la presidente Manno – il pregiudizio per cui le donne e le materie scientifiche non siano compatibili. Eppure il mondo della scienza è costellato di donne di straordinaria grandezza. Il senso dell’appuntamento, organizzato grazie alla sensibilità della dirigente Elena De Filippis, è da ricercarsi proprio nella necessità di indicare alle ragazze modelli di riferimento in carriere Stem, adatte a sfatare il pregiudizio e ad incentivare percorsi professionali che, soprattutto nei prossimi anni, consentiranno l’inserimento nel mondo del lavoro».

«Basti pensare al discorso del presidente del Consiglio Mario Draghi – ha concluso – il quale ha preannunciato che si investirà “economicamente ma soprattutto culturalmente perché sempre più giovani donne scelgano di formarsi negli ambiti in cui intendiamo rilanciare il Paese”, ovvero quello digitale, tecnologico ed ambientale». (rcz)