L’Arpacal offre supporto a 108 comuni costieri calabresi un supporto nelle attività di comunicazione, con un poster informativo, per meglio far comprendere quali siano gli aspetti essenziali della campagna di balneazione, su impulso del direttore generale dell’Arpacal, dott. Domenico Pappaterra, e del direttore scientifico, dr. Michelangelo Iannone.
Nello specifico, si tratta delle modalità di prelievo, tempi di analisi e di risposta, eventuali ordinanze di divieto di balneazione e revoca delle stesse. I comuni che aderiranno potranno affiggere nei luoghi di maggiore frequenza di turisti sulla costa questi manifesti informativi che al tempo stesso, contenendo un QRcode, permetteranno, attraverso lo smartphone, di collegarsi al sito del ministero della Salute per consultare gli ultimi dati della campagna di balneazione del luogo ove essi si trovano.
Come è noto, il ruolo dell’Arpacal nell’ambito di tale campagna di monitoraggio è specificamente individuato nelle fasi di prelievo, analisi, refertazione dei campioni prelevati negli oltre 800 km di costa calabrese nonché, per conto della Regione Calabria, popolamento del data-base regionale che contribuisce alla comunicazione dei dati ufficiali al ministero della Salute. Dati ufficiali che, utili per la campagna di balneazione dell’ annualità successiva, sono comunque consultabili in tempo reale attraverso il sito del ministero all’indirizzo www.portaleacque.salute.gov.it.
«Quest’anno la Direzione scientifica, d’intesa con la Direzione generale e l’Assessorato regionale alla Tutela dell’Ambiente – ha spiegato Iannone – ha voluto condividere con tutti i Comuni costieri della Calabria, un semplice ed efficace prodotto di comunicazione per far comprendere meglio ai bagnanti presenti sulle coste calabresi come si svolge la campagna di balneazione, quali sono le procedure, quali sono i contatti da poter considerare nell’eventualità si volessero acquisire ulteriori informazioni. Ulteriori perché, a mente della normativa vigente, la cartellonistica è un obbligo che il Comune deve comunque assolvere annualmente ed in autonomia».
«Da diverse annualità – ha proseguito – l’Arpacal al fine di migliorare la comunicazione di pubblico servizio alla collettività che si trova sulle coste calabresi, cittadini residenti ma anche turisti forestieri, informa attraverso il sistema dei media la collettività intera, anche sui social-media, degli esiti delle refertazioni analitiche compiute sui punti di balneazione qualora essi siano sfavorevoli. Ciò al fine di garantire un’immediata notizia, nell’attesa che ciascun Comune, per come previsto dalla normativa nazionale vigente, provveda ad emettere il consequenziale divieto temporaneo di balneazione con ordinanza del sindaco».
«Allo stesso tempo – ha concluso – nel momento in cui i dati dovessero ritornare nella normalità dei limiti di legge, Arpacal comunica, stessi mezzi, l’esito positivo del ritorno alla balneabilità». (rcz)