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Innocenza Giannuzzi

Innocenza Giannuzzi: Per il prossimo triennio alla Calabria niente fondi della Cultura

Innocenza Giannuzzi, presidente Confartigianato Turismo Catanzaro, ha dichiarato che «La Calabria è vittima dell’ennesimo scippo», in quanto «alla nostra regione non sarà destinato alcun contributo relativo ai fondi ministeriali della Cultura per il prossimo triennio, mentre solo il 9% andrà ad altre aree del Sud Italia. Perché, allora, proclamare Vibo Valentia “Capitale italiana del Libro 2021”, se nella programmazione dei fondi 2021-2023 il governo centrale non stanzia nessun contributo?».

«È possibile – ha aggiunto – che gli enti culturali calabresi non abbiamo alcun requisito che consenta loro di ricevere quelle sovvenzioni destinate a tutte le altre regioni italiane? Nell’atto di indirizzo ministeriale, nella parte dedicata alle priorità politiche, vi è scritto: “Le priorità politiche sono individuate tenendo conto innanzitutto delle principali linee di azione delineate con riferimento ai settori cultura e turismo nell’ambito del Pnrr che copre l’arco temporale 2021-2026″».

«La nostra regione dovrebbe – forse – essere destinataria del Pnrr (piano nazionale di resistenza e resilienza) – ha proseguito Giannuzzi – ma non essere destinataria dei fondi della nuova programmazione. Si tratta di un controsenso o per la Calabria non sono previste azioni del Pnrr sulla cultura e turismo? Sembra il gioco delle scatole cinesi, ma il rischio è che la nostra terra, una volta terminato il gioco, possa rimanere solo con le scatole vuote e null’altro».

«Pare che per il Ministero – ha detto ancora Giannuzzi – la nostra regione non abbia un patrimonio storico, paesaggistico, archeologico e culturale da valorizzare, che non abbia una storia che meriti di essere tutelata e valorizzata, eppure la Calabria è stata la culla della Magna Graecia, è stata colei che ha dato il nome a un grande Nazione che si chiama Italia. È evidente che oggi la nostra storia e la nostra cultura non contino, perché siamo meritevoli di ricevere zero fondi».

«Troppo facili –  ha concluso – i proclami nazionali quando si parla del Sud e della Calabria, troppo facile dare i numeri se poi questi non rimangono neanche tali e confluiscono in altre regioni. L’enorme patrimonio ancora tutto da valorizzare e da scoprire che conserva la nostra terra potrebbe consentirci di essere il nuovo attrattore turistico d’Italia, ma evidentemente qualcuno non vuole che il Sud e la Calabria escano dalla condizione in cui oggi versano, a causa di uno scippo lungo secoli, silenzioso e costante!». (rcz)