Sono 40, tra Enti pubblici e privati, che hanno aderito alla manifestazione d’interesse del Conservatorio di Cosenza, tesa a realizzare una rete/filiera di produzione musicale in Calabria, un progetto voluto fortemente dal direttore del Conservatorio Maestro Francesco Perri, che intende, in poco tempo, creare un rilevante momento di convergenza basato sullo sviluppo e sulla circuitazione musicale.
«Èun momento storico importante – ha detto il Maestro Perri – che ha dato l’opportunità di capire quanta preziosa collaborazione sarà possibile realizzare nei prossimi mesi e di rinascita per il territorio».
Tra le realtà che hanno aderito, il Teatro Goldoni di Livorno, La Pietà dei Turchini di Napoli, Falaut Associazione flautisti italiani, Funneco Aps di Castellammare di Stabia, Ibimus l’Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese, la filiera delle Unpli, la Figaro Opera Society di Avola, e poi tante associazioni musicali territoriali come la storica Associazione Quintieri, la Società Beethoven Acam, Kalabriasona di Crotone, Associazione Musicale Stillo, e poi gli enti pubblici come i Comuni di: Cosenza, Tarsia, Dipignano, Santa Sofia d’Epiro ed ancora il Liceo Musicale “L. Della Valle” di Cosenza, diversi Istituti Comprensivi territoriali, ed ancora Associazione Italiana Ciechi, Associazione Italiana Persone Down, Associazione Italiana Autisti.
«Creare una filiera musicale a 360° in Calabria e, nello specifico nella provincia di Cosenza – ha detto ancora Perri – significa iniziare a condividere un percorso di dialogo musicale ad ampio raggio. È un primo importante passo verso il dialogo fra enti pubblici e privati sulla musica per un organico sviluppo territoriale. Mai è stata fatta fino ad ora una simile operazione che possa coinvolgere tanti enti musicali e non contemporaneamente».
Dopo questa prima ricognizione, si passa alla fase operativa. Per fine settembre è previsto un primo incontro sul progetto musicale 2021/22 di cui il Conservatorio di Cosenza si farà promotore.
«Vorrei – ha concluso il direttore – avvicinare presto il mondo politico. Serve una legge sulla musica in Calabria, serve un’orchestra ed una produzione musicale stabile con una precisa circuitazione. Serve un rilancio delle strutture teatrali. La musica è anche economia e potenziale volano per un territorio ricco di istituzioni musicali, di musicisti, di idee musicali. Capiremo insieme la reale situazione individuando le prospettive reali di incontro». (rcs)