Ha preso il via, a Guardia Piemontese, la Festa della Libertà. Si tratta di una iniziativa promossa dal Centro Culturale “Gian Luigi Pascale” in collaborazione con il XV Circuito delle Chiese Valdesi e l’amministrazione comunale in occasione del 175esimo anniversario dello Statuto Albertino del 1848.
Una due giorni, dunque, per commemorare il “XVII Febbraio”, ricordando il riconoscimento dei diritti civili e politici ai valdesi.
Il 17 febbraio 1848, il re di Sardegna Carlo Alberto firmava le “Lettere Patenti” che ponevano fine a un lungo periodo di discriminazione dei cittadini di fede valdese. Qualche giorno dopo un analogo provvedimento riconosceva i diritti civili anche ai cittadini di fede ebraica. Per i valdesi questo significava poter uscire dalle storiche Valli piemontesi dove erano stati per secoli confinati, vessati e perseguitati. Significava aver accesso alle professioni, alle scuole e alla libera residenza nelle città del Regno. Non era ancora la piena libertà religiosa perché le “Patenti” non prevedevano la possibilità di poter avere luoghi di culto e libera predicazione al di fuori delle Valli.
Da diversi anni la settimana intorno al 17 febbraio è stata istituita come “Settimana della libertà”, durante la quale si promuovono incontri e iniziative di solidarietà con chi soffre per la mancanza di libertà religiosa o per la violazione dei diritti umani.
Tanti gli appuntamenti in programma: questo pomeriggio, alle 17.30, nella Sala Consiliare la conferenza sul tema La libertà religiosa in Italia. Modera il pastore Jens Hansen. Relazionano il Prof. Lothar Vogel, professore di storia del Cristianesimo e decano presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma, Don Francesco Castelli, professore di storia e direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano S. Giovanni Paolo II di Taranto.
A seguire accensione del falò e degustazione del vin brulè, in ricordo dei fuochi di gioia che vennero accesi per la prima volta proprio nel 1848 per celebrare la novità della libertà.
La giornata si concluderà con l’agape bianca, con un rinfresco offerto ai presenti. Durante la manifestazione si potranno ammirare gli splendidi abiti da sposa guardioli, che rappresentano per il paese l’orgoglio della riscoperta della sua identità storica e culturale.
Domenica 19 febbraio, presso la Sala Operaia, dopo i saluti del parroco di Guardia Piemontese, Don Ernesto Piraino, con il quale si è intrapreso un cammino ecumenico, si svolgerà alle ore 10.30 il Culto pubblico, con Santa Cena, presieduto dal Prof. Lothar Vogel. (rcs)