;
Palazzo San Giorgio

A Reggio il centrodestra invita i consiglieri comunali a dimettersi

Forza Italia, Lega, Coraggio Italia e Reggio Attiva di Reggio Calabria, ha invitato tutti i Consiglieri comunali dell’opposizione a dimettersi dalla carica. «È un doveroso atto di responsabilità e di amore verso la Città, che siamo certi arriverà da ogni lista» si legge in una nota congiunta del centrodestra, che ha ribadito come dal processo Miramare, «ad uscirne veramente sconfitti sono i Cittadini, l’immagine di Reggio e l’andamento della cosa pubblica».

«Siamo consapevoli – si legge nella nota – dei rischi quotidiani che corre chi amministra, i sindaci in particolare, anche a causa di una legge, la Severino appunto, che di certo è da rivedere il prima possibile; malgrado ciò, va rispettata finché tale sarà. Ma il problema di Reggio Calabria e della sua Amministrazione non è la Severino in sé, né l’abuso d’ufficio contestato a mezza squadra Falcomatà, è piuttosto la mancanza di agibilità politica, nonché le condizioni pessime in cui versa ogni settore dell’Amministrazione comunale. Ecco perché ci saremmo aspettati le dimissioni del sindaco (anche prima della sentenza) e ancor di più di coloro rimasti a comporre la Maggioranza».

«Oltre a Giuseppe Falcomatà e agli altri membri della Maggioranza residua – prosegue la nota – sono venuti meno i valori propri della morale politica. Gravissimo, in tal senso, è stato l’atteggiamento assunto nei confronti del Vicesindaco, Prof. Tonino Perna, a cui è stato riservato un trattamento politicamente perverso: nominato per fiducia e poi (a sua insaputa) sollevato dall’incarico per convenienza. Rassegnando le dimissioni e prendendo una netta distanza dalla linea politica falcomatiana – cosa che avrebbe dovuto fare prima, proprio perché complice di questo disastro – Perna ha rappresentato un quadro allarmante delle dinamiche interne comunali. Inquietanti le sue affermazioni su Falcomatà, tanto sull’aspetto personale quanto politico».

«Un sindaco – scrive il centrodestra – che ha politicamente mentito a ripetizione, anche ai “suoi”, anche un minuto dopo la lettura della sentenza, quando ha detto che avrebbe discusso il da farsi con il Partito e con la “squadra” e che solo dopo avrebbe reso conto alla cittadinanza. Nulla di tutto ciò. In realtà cosa fare lo aveva già deciso da tempo, in totale autonomia, e predisposto ancor prima di entrare in aula bunker, come confermano le delibere pubblicate un istante dopo l’intervista, rilasciata con l’arroganza politica tipica della sua Amministrazione».

«Motivo per cui – si legge ancora – è stato scaricato anche dai vertici nazionali del PD, bocciato, perché indifendibile sotto ogni piano. Lo sanno anche a Roma che quella di Reggio è una Maggioranza già minata da lotte fratricide, e su cui pende – non dimentichiamolo! – pure la spada di Damocle dell’inchiesta sui brogli elettorali».

«Non ci sono i requisiti minimi di agibilità politica – conclude il centrodestra – non si può pensare di “andare avanti”, concetto invece più volte ribadito dal sindaco, nelle attuali condizioni politiche e soprattutto pubbliche. Reggio Calabria è allo sbando totale e di questo passo non può che peggiorare. Serve una presa di coscienza che manca solo alla Maggioranza, e che invece i cittadini hanno assunto ormai da un pezzo e che adesso il CentroDestra intende rendere concreta: dimissioni collettive e ritorno al voto a stretto giro. Non c’è altro modo per dare uno scossone e nuova prospettiva». 

I primi a rispondere all’appello sono stati i tre consiglieri comunali di Forza ItaliaFederico MiliaAntonino CaridiAntonino Maiolino, che hanno «messo nero su bianco le nostre dimissioni dinnanzi al notaio».

«La Legge Severino è senza dubbio da modificare. Lo ha ribadito anche ieri la Coalizione e Forza Italia è in prima linea su questo fronte. Anche per noi vale assolutamente la presunzione di innocenza. Infatti non è la sospensione degli amministratori il motivo fondante di questa nostra azione» hanno spiegato, sostenendo che «a Reggio non ci sono più i requisiti minimi di agibilità politica».

«Non intendiamo essere complici – hanno spiegato – di un governo cittadino pilotato, che ha fallito politicamente e amministrativamente e che ha la totale responsabilità del disastro senza precedenti nella storia della Nostra Città».

«Ad oggi, stando così le cose, la destinazione è il baratro – hanno concluso –. Vogliamo dare segnale forte non solo ad una Maggioranza sempre più traballante, ma soprattutto ai reggini, che ormai da giorni invocano a gran voce un’azione forte di contrasto alle nefandezze di cui l’Amministrazione Falcomatà è protagonista da oltre 7 anni.  Noi abbiamo fatto il primo passo. Attendiamo gli altri 7 amici e colleghi del CentroDestra  per dare immediata concretezza a quanto stabilito dalla Coalizione».

Sulla questione è intervenuto anche Giacomo Saccomanno, commissario regionale della Lega, rendendo noto che «i consiglieri comunali della Lega si sono già dimessi venerdì ed è stato incaricato un notaio per la raccolta delle altre firme».

«Oggi chi ha tanto parlato può, finalmente – ha proseguito – dimostrare la propria coerenza e posizione. Atti concreti e non un favore all’amministrazione di sinistra. Posizione netta assunta da tutto il partito e che dimostra quanto la Lega tenga a Reggio Calabria. Ora tutti coloro che tanto hanno gridato contro Falcomatà e la sua disastrosa amministrazione potranno attivarsi concretamente e liberarla da un sistema che ha dimostrato malaffare e interessi diversi rispetto a quelli generali». (rrc)